NORMATIVA
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SOA, allo studio l’estensione ai lavori privati
ATTESTAZIONE SOA
SOA, allo studio l’estensione ai lavori privati
CQOP SOA lancia la proposta. CNEL disponibile ad assumere l’iniziativa legislativa, con il favore dei parlamentari
31/10/2024 - La SOA è la certificazione che consente alle imprese di partecipare alle gare d’appalto e all’esecuzione di lavori pubblici per importi superiori ai 150mila euro, rilasciata dagli Organismi di Attestazione, autorizzati dall’ANAC per verificare i requisiti tecnici ed economici delle imprese.
Le SOA rappresentano una best practice nel sistema degli appalti pubblici, grazie ai controlli che effettuano sulle imprese che partecipano alle gare con importi oltre i 150mila euro, assumendo così un ruolo di garanzia, a tutela della legittimità e dell’affidabilità dei lavori pubblici.
Vista l’affidabilità del sistema, negli anni il legislatore ha esteso l’applicabilità della certificazione SOA nell’ambito del Superbonus, in quello della patente a crediti nel settore edile, per garantire la sicurezza nei cantieri, e per la ricostruzione delle opere a seguito di calamità naturali.
Alla luce di questi elementi, le Società Organismi di Attestazione hanno chiesto di estendere il modello SOA ai lavori privati, a tutela del mercato e del Paese in generale.
La richiesta di aprire un tavolo di confronto sul tema delle SOA per i lavori privati è stata formalizzata nel corso del 1° workshop nazionale sulle SOA, a 25 anni dalla loro istituzione, che si è tenuto nei giorni a Roma presso il CNEL, organizzato da CQOP SOA, azienda che dal 2000 svolge attività di qualificazione delle imprese, con la partecipazione delle SOA, del Governo, dei parlamentari, oltre a docenti e tecnici.
In più, l’adozione di una ‘mini SOA’ rivolta a micro e piccole imprese, su base volontaria, per partecipare ad appalti di lavori sotto i 150mila euro. Si tratterebbe di un’attestazione, a costi ridotti e con caratteristiche diverse per chi partecipa a lavori di importi fino a 75mila e da questa soglia fino a 150mila, che permetterebbe di ampliare la platea della qualificazione anche alle imprese più piccole, su base esclusivamente volontaria.
Inoltre, si propone di introdurre il requisito degli investimenti sostenuti dalle imprese per la sicurezza dei lavoratori nel rilascio della SOA e la verifica da parte delle SOA dei crediti aggiuntivi delle imprese, nell’ambito della patente a crediti.
Ma la proposta principale è quella di rendere obbligatoria l’attestazione SOA per lavori privati oltre i 258mila euro.
“Il modello SOA - ha dichiarato Desiderio Berdini, Chief Innovation Officer SOA CQOP - ha consentito di diminuire il contenzioso tra PA e operatori economici. Le SOA oggi sono una parte fondamentale nel sistema degli appalti pubblici e rappresentano un unicum nel panorama europeo”.
“Per questo, auspichiamo l’apertura di un tavolo, da costituirsi ad esempio presso il CNEL, per valutare l’estensione di questo modello al maggior numero possibile di operatori economici, avvantaggiando sempre più il lavoro delle stazioni appaltanti - ha proseguito Berdini -. Si potrebbe, ad esempio, creare una qualificazione ‘differenziata’ e agile, in base a peculiarità ed esigenze di ogni settore e alle dimensioni aziendali, al fine di favorire una competizione equa e valorizzare le eccellenze del nostro tessuto imprenditoriale”.
Il nuovo Codice Appalti ha previsto una possibile estensione dell’utilizzo delle SOA, ai servizi e alle forniture, demandando la definizione ad un DPCM. “Si tratta senz’altro di una grande opportunità, per utilizzare un modello che già esiste, applicandolo in altri settori. Questo creerebbe un mercato dove le competenze sono garantite, un’economia più solida e competitiva, anche alla luce delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale, e favorirebbe lo sviluppo del Paese”, ha concluso Berdini.
La proposta è stata accolta favorevolmente dal Presidente del CNEL Renato Brunetta, che ha dichiarato: “un buon sistema di qualificazione delle imprese per la partecipazione alle gare d’appalto è funzionale non solo a garantire la correttezza degli affidamenti ma anche a favorire una maggiore sicurezza sul lavoro. Molti incidenti, infatti, sono connessi alla sfera degli appalti e dei subappalti. Questo è un tema su cui il CNEL si sta impegnando moltissimo”.
“Oggi più che mai dobbiamo dare una risposta concreta sulla sicurezza del lavoro. Per fare questo è fondamentale dare la stessa tutela che c’è nel pubblico anche al privato, come la qualificazione delle imprese che somministrano servizi e forniture, garantita dalla SOA. C’è bisogno di lavorare nella prevenzione, e per questo come forza politica siamo dell’idea di introdurre il reato di omicidio sul lavoro e istituire una Procura nazionale” - ha commentato Agostino Santillo, Segretario Commissione Parlamentare bicamerale per la semplificazione e deputato M5S.
“Sarebbe senz’altro auspicabile l’apertura di un tavolo di confronto, che coinvolga anche le associazioni del mondo del lavoro, componente fondamentale di questo sistema. Innalzare la qualità della sicurezza non riguarda solo le imprese ma anche i lavoratori stessi, e il CNEL è il posto migliore dove far partire questo dibattito” - ha detto Enzo Pelle, Segretario generale FILCA-CISL.
Favorevole anche Giuseppe Fabrizio Maiellaro, consulente per le grandi opere del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. “Tutto ciò che può contribuire ad innalzare gli standard di qualità e sicurezza nel mondo delle imprese va salutato con favore. Il mondo delle costruzioni private non è meno importante e sensibile rispetto a quello delle costruzioni pubbliche e innalzare la qualità fa bene anche alla salute delle imprese”.
“Il lavoro delle SOA ha una ricaduta importante per la Nazione intera. Le aziende quando sono certificate sono migliori. Per questo, certificare la qualità è fondamentale per fare le scelte migliori, a favore dei cittadini”, ha concluso Marco Osnato, Presidente della Commissione Finanza della Camera.
Le SOA rappresentano una best practice nel sistema degli appalti pubblici, grazie ai controlli che effettuano sulle imprese che partecipano alle gare con importi oltre i 150mila euro, assumendo così un ruolo di garanzia, a tutela della legittimità e dell’affidabilità dei lavori pubblici.
Vista l’affidabilità del sistema, negli anni il legislatore ha esteso l’applicabilità della certificazione SOA nell’ambito del Superbonus, in quello della patente a crediti nel settore edile, per garantire la sicurezza nei cantieri, e per la ricostruzione delle opere a seguito di calamità naturali.
Alla luce di questi elementi, le Società Organismi di Attestazione hanno chiesto di estendere il modello SOA ai lavori privati, a tutela del mercato e del Paese in generale.
La richiesta di aprire un tavolo di confronto sul tema delle SOA per i lavori privati è stata formalizzata nel corso del 1° workshop nazionale sulle SOA, a 25 anni dalla loro istituzione, che si è tenuto nei giorni a Roma presso il CNEL, organizzato da CQOP SOA, azienda che dal 2000 svolge attività di qualificazione delle imprese, con la partecipazione delle SOA, del Governo, dei parlamentari, oltre a docenti e tecnici.
La proposta: SOA per i lavori privati
Tra le proposte avanzate c’è anzitutto la necessità di modernizzare le norme che disciplinano il rilascio dell’attestazione SOA, attualizzando i requisiti che le imprese devono avere per entrare nel mercato, rendendo così la SOA un vero valore aggiunto.In più, l’adozione di una ‘mini SOA’ rivolta a micro e piccole imprese, su base volontaria, per partecipare ad appalti di lavori sotto i 150mila euro. Si tratterebbe di un’attestazione, a costi ridotti e con caratteristiche diverse per chi partecipa a lavori di importi fino a 75mila e da questa soglia fino a 150mila, che permetterebbe di ampliare la platea della qualificazione anche alle imprese più piccole, su base esclusivamente volontaria.
Inoltre, si propone di introdurre il requisito degli investimenti sostenuti dalle imprese per la sicurezza dei lavoratori nel rilascio della SOA e la verifica da parte delle SOA dei crediti aggiuntivi delle imprese, nell’ambito della patente a crediti.
Ma la proposta principale è quella di rendere obbligatoria l’attestazione SOA per lavori privati oltre i 258mila euro.
Estensione della SOA ai lavori privati, i commenti
“Il modello SOA - ha dichiarato Desiderio Berdini, Chief Innovation Officer SOA CQOP - ha consentito di diminuire il contenzioso tra PA e operatori economici. Le SOA oggi sono una parte fondamentale nel sistema degli appalti pubblici e rappresentano un unicum nel panorama europeo”.“Per questo, auspichiamo l’apertura di un tavolo, da costituirsi ad esempio presso il CNEL, per valutare l’estensione di questo modello al maggior numero possibile di operatori economici, avvantaggiando sempre più il lavoro delle stazioni appaltanti - ha proseguito Berdini -. Si potrebbe, ad esempio, creare una qualificazione ‘differenziata’ e agile, in base a peculiarità ed esigenze di ogni settore e alle dimensioni aziendali, al fine di favorire una competizione equa e valorizzare le eccellenze del nostro tessuto imprenditoriale”.
Il nuovo Codice Appalti ha previsto una possibile estensione dell’utilizzo delle SOA, ai servizi e alle forniture, demandando la definizione ad un DPCM. “Si tratta senz’altro di una grande opportunità, per utilizzare un modello che già esiste, applicandolo in altri settori. Questo creerebbe un mercato dove le competenze sono garantite, un’economia più solida e competitiva, anche alla luce delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale, e favorirebbe lo sviluppo del Paese”, ha concluso Berdini.
La proposta è stata accolta favorevolmente dal Presidente del CNEL Renato Brunetta, che ha dichiarato: “un buon sistema di qualificazione delle imprese per la partecipazione alle gare d’appalto è funzionale non solo a garantire la correttezza degli affidamenti ma anche a favorire una maggiore sicurezza sul lavoro. Molti incidenti, infatti, sono connessi alla sfera degli appalti e dei subappalti. Questo è un tema su cui il CNEL si sta impegnando moltissimo”.
Ipotesi SOA per i lavori privati, le dichiarazioni
“È necessario che tutti coloro che gravano attorno al sistema degli appalti siano qualificati; per questo serve parificare il sistema privato a quello pubblico. La SOA deve quindi essere aggiornata, ma anche semplifica ed esser percepita dalle imprese come supporto e occasione di miglioramento. Io sono disponibile al confronto” - ha dichiarato Erica Mazzetti, Capogruppo di Forza Italia presso la Commissione Ambiente della Camera.“Oggi più che mai dobbiamo dare una risposta concreta sulla sicurezza del lavoro. Per fare questo è fondamentale dare la stessa tutela che c’è nel pubblico anche al privato, come la qualificazione delle imprese che somministrano servizi e forniture, garantita dalla SOA. C’è bisogno di lavorare nella prevenzione, e per questo come forza politica siamo dell’idea di introdurre il reato di omicidio sul lavoro e istituire una Procura nazionale” - ha commentato Agostino Santillo, Segretario Commissione Parlamentare bicamerale per la semplificazione e deputato M5S.
“Sarebbe senz’altro auspicabile l’apertura di un tavolo di confronto, che coinvolga anche le associazioni del mondo del lavoro, componente fondamentale di questo sistema. Innalzare la qualità della sicurezza non riguarda solo le imprese ma anche i lavoratori stessi, e il CNEL è il posto migliore dove far partire questo dibattito” - ha detto Enzo Pelle, Segretario generale FILCA-CISL.
Favorevole anche Giuseppe Fabrizio Maiellaro, consulente per le grandi opere del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. “Tutto ciò che può contribuire ad innalzare gli standard di qualità e sicurezza nel mondo delle imprese va salutato con favore. Il mondo delle costruzioni private non è meno importante e sensibile rispetto a quello delle costruzioni pubbliche e innalzare la qualità fa bene anche alla salute delle imprese”.
“Il lavoro delle SOA ha una ricaduta importante per la Nazione intera. Le aziende quando sono certificate sono migliori. Per questo, certificare la qualità è fondamentale per fare le scelte migliori, a favore dei cittadini”, ha concluso Marco Osnato, Presidente della Commissione Finanza della Camera.