NORMATIVA
Salva Casa, in ritardo il mini-manuale di Salvini
Le proposte di Link per la protezione della copertura
AZIENDE
Le proposte di Link per la protezione della copertura
03/10/2024 - Il tetto è la parte superiore dell'edificio costruita inizialmente per preservare l'ambiente interno dagli agenti atmosferici e dall'invasione di animali. Oggi è diventata una struttura evoluta, pensata per isolare acusticamente, coibentare termicamente, resistere in caso di fuoco e di sisma, ventilare e proteggere la struttura portante.
Per svolgere tali funzioni non si è solo modificata la struttura portante assumendo diverse configurazioni (continue, piane, inclinate) in molteplici materiali (legno, in laterocemento, in calcestruzzo armato o in acciaio) ed il manto di copertura, ma è soprattutto variata la composizione e la distribuzione dei materiali posati tra la struttura portante ed il manto di copertura. Le nuove scelte costruttive tengono infatti conto dei materiali reperibili, delle funzioni da assolvere e delle nuove tecnologie che si integrano in maniera armonica nell’intera stratigrafia del sistema tetto.
I tetti moderni sono formati da:
1. una struttura portante - solitamente formata da soletta di calcestruzzo armato, o da pannelli di copertura prefabbricati, o da un solaio misto in laterocemento o da un tavolato in legno;
2. membrane protettive/barriere vapore - posizionate dietro il rivestimento interno;
3. materiale coibentate - posto senza punti di discontinuità;
4. membrane traspirati - agganciate allo strato isolante per proteggerlo da eventuali infiltrazioni;
5. manto di copertura - composto da coppi o tegole, ma anche lamiere metalliche o pannelli di derivazione plastica.
Link propone alla propria clientela una selezione mirata di:
BARRIERE VAPORE - NET-MVB.1550.ALU NET-MVL.1550.100A NET-WSL.1550.195 - da installare dietro il rivestimento interno.
Durante la stagione invernale, il vapore risale attraverso la soletta portante condensandosi dentro lo strato isolante e, per effetto della membrana impermeabilizzante, l'acqua formatasi non può evaporare verso l'esterno, accumulandosi negli strati e riscendendo verso il basso, danneggiando così rivestimento ed isolante, creando muffe pericolose per la salute e riducendo la funzionalità della stratigrafia.
Il processo si inverte nella stagione estiva dove l'acqua accumulata negli strati si trasforma in vapore causando la formazione di bolle sulla membrana impermeabile. Viene coì posata la barriera al vapore che impedisce la condensa. La gamma di “freni a vapore” proposta è in tessuto in polietilene conforme alla norma EN13984, abbinato o meno con strato di alluminio termoriflettente.
MEMBRANE TRASPIRANTI - NET-BBM.1550.115 NET-BBM.1550.135 NET-BBM.1550.155 NET-BBM.1550.175 NET-BBM.1550.215 - da applicare direttamente sull'isolamento termico, parallelamente alla gronda con una sovrapposizione minima di 15 cm per contrastare l'insorgere di situazioni termoigrometriche critiche; conformi alle norme EN 13859-1, EN 13859-2.
Tali sottofondi sono permeabili al vapore e impermeabili con protezione dello strato in polipropilene su entrambi i lati, la cui funzione è quella di consentire il passaggio del vapore proveniente dall'interno verso l'esterno. Le membrane devono essere fissate lungo le travi con stecche e calibrate creare un adeguato substrato di drenaggio efficace sulla gronda. Vengono tipicamente utilizzate come strato protettivo sussidiario contro l’umidità (penetrazione di acqua liquida, neve soffiata dal vento) e il vento nelle strutture a tetto spiovente.
SOTTOFONDI PER TETTI NON PERMEABILI AL VAPORE - NET-ACL/1540/145 NET-ACL/1550/120 NET-ACL/1550/085 NET-ACL/1550/100 - la copertura di un tetto deve risultare impermeabile all'acqua e resistente ai carichi (vento, neve, carichi accidentali). Spesso vi sono infiltrazioni per capillarità o a causa del ciclo gelo disgelo, che possono danneggiare la copertura stessa. In questo caso è molto importante una corretta manutenzione del manto e gli elementi di completamento e l’applicazione di specifici soffondi non permeabili, appoggiati parallelamente alla grondaia con una sovrapposizione di almeno 15 cm.
Il sottofondo anti condensa proposto è conforme alla norma EN 13859-1 e viene fissato lungo le travi con controsoffitti (minimo 50/50 mm). Questi, sollevano le stecche di piastrellatura dal sottofondo, e creano un efficace percorso di drenaggio verso la grondaia. La gamma di “sottofondi per tetti” proposta è un sottofondo non permeabile al vapore per coperture discontinue tipicamente utilizzato come strato protettivo sussidiario contro l'umidità (penetrazione di acqua liquida, neve soffiata dal vento) e il vento nelle strutture a tetto spiovente ventilato. È necessario un adeguato spazio di ventilazione tra il sottofondo e l'isolamento termico.
Comprendere l’uso specifico di questi prodotti permette di identificare con maggiore consapevolezza la soluzione più adatta alle specifiche necessità costruttive, ottimizzandone i risultati.
LINK industries su Edilportale.com
Per svolgere tali funzioni non si è solo modificata la struttura portante assumendo diverse configurazioni (continue, piane, inclinate) in molteplici materiali (legno, in laterocemento, in calcestruzzo armato o in acciaio) ed il manto di copertura, ma è soprattutto variata la composizione e la distribuzione dei materiali posati tra la struttura portante ed il manto di copertura. Le nuove scelte costruttive tengono infatti conto dei materiali reperibili, delle funzioni da assolvere e delle nuove tecnologie che si integrano in maniera armonica nell’intera stratigrafia del sistema tetto.
I tetti moderni sono formati da:
1. una struttura portante - solitamente formata da soletta di calcestruzzo armato, o da pannelli di copertura prefabbricati, o da un solaio misto in laterocemento o da un tavolato in legno;
2. membrane protettive/barriere vapore - posizionate dietro il rivestimento interno;
3. materiale coibentate - posto senza punti di discontinuità;
4. membrane traspirati - agganciate allo strato isolante per proteggerlo da eventuali infiltrazioni;
5. manto di copertura - composto da coppi o tegole, ma anche lamiere metalliche o pannelli di derivazione plastica.
Link propone alla propria clientela una selezione mirata di:
BARRIERE VAPORE - NET-MVB.1550.ALU NET-MVL.1550.100A NET-WSL.1550.195 - da installare dietro il rivestimento interno.
Durante la stagione invernale, il vapore risale attraverso la soletta portante condensandosi dentro lo strato isolante e, per effetto della membrana impermeabilizzante, l'acqua formatasi non può evaporare verso l'esterno, accumulandosi negli strati e riscendendo verso il basso, danneggiando così rivestimento ed isolante, creando muffe pericolose per la salute e riducendo la funzionalità della stratigrafia.
Il processo si inverte nella stagione estiva dove l'acqua accumulata negli strati si trasforma in vapore causando la formazione di bolle sulla membrana impermeabile. Viene coì posata la barriera al vapore che impedisce la condensa. La gamma di “freni a vapore” proposta è in tessuto in polietilene conforme alla norma EN13984, abbinato o meno con strato di alluminio termoriflettente.
MEMBRANE TRASPIRANTI - NET-BBM.1550.115 NET-BBM.1550.135 NET-BBM.1550.155 NET-BBM.1550.175 NET-BBM.1550.215 - da applicare direttamente sull'isolamento termico, parallelamente alla gronda con una sovrapposizione minima di 15 cm per contrastare l'insorgere di situazioni termoigrometriche critiche; conformi alle norme EN 13859-1, EN 13859-2.
Tali sottofondi sono permeabili al vapore e impermeabili con protezione dello strato in polipropilene su entrambi i lati, la cui funzione è quella di consentire il passaggio del vapore proveniente dall'interno verso l'esterno. Le membrane devono essere fissate lungo le travi con stecche e calibrate creare un adeguato substrato di drenaggio efficace sulla gronda. Vengono tipicamente utilizzate come strato protettivo sussidiario contro l’umidità (penetrazione di acqua liquida, neve soffiata dal vento) e il vento nelle strutture a tetto spiovente.
SOTTOFONDI PER TETTI NON PERMEABILI AL VAPORE - NET-ACL/1540/145 NET-ACL/1550/120 NET-ACL/1550/085 NET-ACL/1550/100 - la copertura di un tetto deve risultare impermeabile all'acqua e resistente ai carichi (vento, neve, carichi accidentali). Spesso vi sono infiltrazioni per capillarità o a causa del ciclo gelo disgelo, che possono danneggiare la copertura stessa. In questo caso è molto importante una corretta manutenzione del manto e gli elementi di completamento e l’applicazione di specifici soffondi non permeabili, appoggiati parallelamente alla grondaia con una sovrapposizione di almeno 15 cm.
Il sottofondo anti condensa proposto è conforme alla norma EN 13859-1 e viene fissato lungo le travi con controsoffitti (minimo 50/50 mm). Questi, sollevano le stecche di piastrellatura dal sottofondo, e creano un efficace percorso di drenaggio verso la grondaia. La gamma di “sottofondi per tetti” proposta è un sottofondo non permeabile al vapore per coperture discontinue tipicamente utilizzato come strato protettivo sussidiario contro l'umidità (penetrazione di acqua liquida, neve soffiata dal vento) e il vento nelle strutture a tetto spiovente ventilato. È necessario un adeguato spazio di ventilazione tra il sottofondo e l'isolamento termico.
Comprendere l’uso specifico di questi prodotti permette di identificare con maggiore consapevolezza la soluzione più adatta alle specifiche necessità costruttive, ottimizzandone i risultati.
LINK industries su Edilportale.com