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Condizionatore senza unità esterna, guida alla tecnologia
FOCUS
Condizionatore senza unità esterna, guida alla tecnologia
Un unico dispositivo che combina motore e split, progettato per fornire aria condizionata in ambienti dove l'installazione di un'unità esterna è complicata o impossibile
15/10/2024 - Un condizionatore senza unità esterna, chiamato anche split senza unità esterna o condizionatore monoblocco, è una macchina progettata per fornire aria condizionata e funziona in modo simile ai modelli tradizionali con due unità (split interno e unità esterna). La differenza principale tra le due tecnologie risiede nel fatto che il compressore, invece di essere collocato all’esterno, è integrato all'interno del dispositivo, posizionato direttamente nello spazio da climatizzare.
I componenti necessari non esistevano ancora per quel tipo di progetto, e i refrigeranti ecologici erano ancora lontani dall'essere prodotti su larga scala e si trovavano in fase sperimentale. La sfida era così al di là della credibilità che persino la ricerca di investitori, in Italia, divenne più una distrazione che un qualcosa su cui poter realmente contare.
I due, incoraggiati dai primi esperimenti, iniziarono a riprogettare e reinventare, cercando componenti e competenze in tutto il mondo. Nonostante le risorse limitate, riuscirono a realizzare un prototipo funzionante in meno di un anno, dando inizio a un percorso di continua evoluzione e perfezionamento per questa tecnologia.
Le griglie esterne sono fondamentali per il corretto funzionamento di un condizionatore senza unità esterna. Molti produttori forniscono griglie specificamente progettate insieme al condizionatore, poiché queste ottimizzano il compromesso tra il flusso d'aria e la protezione dei componenti interni.
Le griglie garantiscono:
La necessità di uno scambio diretto con l'esterno rende indispensabile l'installazione di un condizionatore monoblocco sulle pareti perimetrali dell'edificio.
Nei modelli senza unità esterna, la condensa può essere:
Versatilità e integrazione estetica. Grazie alla varietà di design disponibili, questi sistemi si adattano facilmente a diversi contesti abitativi, integrandosi armoniosamente con lo stile degli interni.
Rispetto delle normative sul decoro architettonico. In molti casi, l'installazione di unità esterne è vietata da regolamenti condominiali o da vincoli architettonici, soprattutto in edifici storici o in zone protette. I condizionatori "monoblocco" senza unità esterna permettono di superare queste limitazioni, poiché tutto il sistema è contenuto all'interno dell'edificio.
Riduzione del rumore esterno. L’assenza di un motore esterno elimina il problema del rumore all’esterno, spesso una fonte di disturbo per vicini e condomini.
Manutenzione semplificata. Con un condizionatore senza unità esterna, la manutenzione è generalmente più semplice. Non è necessario avere accesso a unità collocate in posizioni difficili da raggiungere (come tetti o facciate esterne). Questo si traduce in interventi più rapidi e meno costosi.
Tuttavia, è importante valutare alcuni aspetti che potrebbero influenzare la scelta in determinati contesti:
Efficienza energetica bilanciata. Sebbene l'assenza di un motore esterno possa ridurre la potenza massima di raffreddamento e riscaldamento, rendendo questi dispositivi meno adatti per ambienti molto ampi o per zone climatiche particolarmente estreme, le moderne tecnologie hanno fatto passi avanti. Molti modelli sono oggi dotati di tecnologia inverter, che regola automaticamente la potenza per mantenere la temperatura desiderata, riducendo così i consumi energetici e offrendo un'ottima efficienza, soprattutto in ambienti di medie dimensioni.
Design ottimizzato per spazi ridotti. Rispetto ai sistemi tradizionali, questi condizionatori richiedono l'installazione su una parete esterna, e il loro ingombro interno può essere maggiore. Tuttavia, i produttori stanno continuamente perfezionando i design per ridurre al minimo l'impatto sugli spazi abitativi, rendendoli una soluzione pratica anche per stanze con limitato spazio a disposizione. Inoltre, la possibilità di evitare l’installazione di unità esterne rappresenta un vantaggio decisivo in contesti dove le normative o l’estetica dell’edificio lo richiedono.
Rumorosità interna gestibile. Se l’assenza di un motore esterno riduce notevolmente i rumori percepiti all'esterno, all'interno potrebbe esserci una lieve percezione di maggiore rumorosità rispetto ai tradizionali sistemi split. Tuttavia, i nuovi modelli sono progettati con tecnologie che ottimizzano l’isolamento acustico, mantenendo il comfort interno a livelli adeguati, senza compromettere la tranquillità degli ambienti domestici.
Come si è arrivati ai condizionatori monoblocco?
L’invenzione dei condizionatori senza unità esterna risale al 1997, ad opera di due ingegneri italiani Fabrizio e Giuliano Ungarelli, rispettivamente padre e figlio. Un'idea del genere era tanto futuristica quanto poteva esserlo uno smartphone in quell'epoca.I componenti necessari non esistevano ancora per quel tipo di progetto, e i refrigeranti ecologici erano ancora lontani dall'essere prodotti su larga scala e si trovavano in fase sperimentale. La sfida era così al di là della credibilità che persino la ricerca di investitori, in Italia, divenne più una distrazione che un qualcosa su cui poter realmente contare.
I due, incoraggiati dai primi esperimenti, iniziarono a riprogettare e reinventare, cercando componenti e competenze in tutto il mondo. Nonostante le risorse limitate, riuscirono a realizzare un prototipo funzionante in meno di un anno, dando inizio a un percorso di continua evoluzione e perfezionamento per questa tecnologia.
Perché un condizionatore senza unità esterna?
Un climatizzatore fisso è comunemente costituito da un'unità interna e una esterna. Sebbene questa sia la configurazione più diffusa, può risultare scomoda in molte situazioni. In particolare, l'installazione dell'unità esterna può presentare complicazioni significative, rendendo l'operazione difficile o, in alcuni casi, impossibile da realizzare, soprattutto in edifici con vincoli architettonici, paesaggistici o anche strutturali.Come funziona un condizionatore senza unità esterna
Come un condizionatore tradizionale, anche un modello monoblocco necessita di uno scambio d'aria con l’esterno per funzionare. Attraverso aperture praticate nella muratura, il dispositivo è collegato all'esterno, da cui preleva l'aria calda. Questa viene raffreddata nel compressore utilizzando un gas refrigerante, per poi essere immessa fresca nell'ambiente interno.Le griglie esterne sono fondamentali per il corretto funzionamento di un condizionatore senza unità esterna. Molti produttori forniscono griglie specificamente progettate insieme al condizionatore, poiché queste ottimizzano il compromesso tra il flusso d'aria e la protezione dei componenti interni.
Le griglie garantiscono:
- il massimo coefficiente di scambio termico;
- una protezione efficace contro l’ingresso di polveri, insetti e agenti atmosferici;
- una maggiore durata dei componenti interni della macchina.
La necessità di uno scambio diretto con l'esterno rende indispensabile l'installazione di un condizionatore monoblocco sulle pareti perimetrali dell'edificio.
Come scarica la condensa un condizionatore senza unità esterna?
Sorge spontaneo chiedersi come venga gestita la condensa in questi sistemi, considerando che nei condizionatori tradizionali è solitamente l'unità esterna a occuparsene.Nei modelli senza unità esterna, la condensa può essere:
- Raccolta in una vaschetta interna. Alcuni modelli dispongono di una vaschetta interna per raccogliere la condensa, che deve essere svuotata periodicamente, come avviene nei climatizzatori portatili. Sebbene semplice, questa soluzione richiede una manutenzione regolare.
- Scaricata con scarico diretto. Altri modelli offrono la possibilità di collegarsi direttamente a uno scarico domestico, come il sifone del lavandino, permettendo un'eliminazione automatica della condensa senza necessità di intervento manuale.
- Fatta evaporare automaticamente. Alcuni climatizzatori avanzati, come le versioni SF (solo freddo), smaltiscono la condensa vaporizzandola attraverso i fori a parete, riducendo al minimo l'intervento dell'utente.
Pro e contro dei condizionatori senza unità esterna
Tra i principali vantaggi dei condizionatori senza unità esterna troviamo:Versatilità e integrazione estetica. Grazie alla varietà di design disponibili, questi sistemi si adattano facilmente a diversi contesti abitativi, integrandosi armoniosamente con lo stile degli interni.
Rispetto delle normative sul decoro architettonico. In molti casi, l'installazione di unità esterne è vietata da regolamenti condominiali o da vincoli architettonici, soprattutto in edifici storici o in zone protette. I condizionatori "monoblocco" senza unità esterna permettono di superare queste limitazioni, poiché tutto il sistema è contenuto all'interno dell'edificio.
Riduzione del rumore esterno. L’assenza di un motore esterno elimina il problema del rumore all’esterno, spesso una fonte di disturbo per vicini e condomini.
Manutenzione semplificata. Con un condizionatore senza unità esterna, la manutenzione è generalmente più semplice. Non è necessario avere accesso a unità collocate in posizioni difficili da raggiungere (come tetti o facciate esterne). Questo si traduce in interventi più rapidi e meno costosi.
Tuttavia, è importante valutare alcuni aspetti che potrebbero influenzare la scelta in determinati contesti:
Efficienza energetica bilanciata. Sebbene l'assenza di un motore esterno possa ridurre la potenza massima di raffreddamento e riscaldamento, rendendo questi dispositivi meno adatti per ambienti molto ampi o per zone climatiche particolarmente estreme, le moderne tecnologie hanno fatto passi avanti. Molti modelli sono oggi dotati di tecnologia inverter, che regola automaticamente la potenza per mantenere la temperatura desiderata, riducendo così i consumi energetici e offrendo un'ottima efficienza, soprattutto in ambienti di medie dimensioni.
Design ottimizzato per spazi ridotti. Rispetto ai sistemi tradizionali, questi condizionatori richiedono l'installazione su una parete esterna, e il loro ingombro interno può essere maggiore. Tuttavia, i produttori stanno continuamente perfezionando i design per ridurre al minimo l'impatto sugli spazi abitativi, rendendoli una soluzione pratica anche per stanze con limitato spazio a disposizione. Inoltre, la possibilità di evitare l’installazione di unità esterne rappresenta un vantaggio decisivo in contesti dove le normative o l’estetica dell’edificio lo richiedono.
Rumorosità interna gestibile. Se l’assenza di un motore esterno riduce notevolmente i rumori percepiti all'esterno, all'interno potrebbe esserci una lieve percezione di maggiore rumorosità rispetto ai tradizionali sistemi split. Tuttavia, i nuovi modelli sono progettati con tecnologie che ottimizzano l’isolamento acustico, mantenendo il comfort interno a livelli adeguati, senza compromettere la tranquillità degli ambienti domestici.