Caro materiali, in arrivo 714 milioni di euro per professionisti e imprese
LAVORI PUBBLICI
Caro materiali, in arrivo 714 milioni di euro per professionisti e imprese
Servirebbero 1,1 miliardi di euro ma il Mit avverte che le risorse di cassa sono poche
14/11/2024 - Sono in arrivo 714 milioni di euro contro il caro materiali per i professionisti e le imprese che stanno lavorando nei cantieri pubblici colpiti dai rincari delle materie prime e dell'energia.
Le risorse, stanziate con due differenti decreti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, appena pubblicati, provengono dal Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche, istituito dal Decreto Aiuti (DL 50/2022).
Il DM 418 del 26 settembre 2024 ha ammesso a finanziamento 1.623 istanze per un totale di circa 281 milioni di euro, che copriranno l’aumento del prezzo dei materiali e dell’energia nel primo trimestre 2024.
Il DM 435 del 28 ottobre 2024 ha ammesso a finanziamento 2.345 istanze, per un ammontare complessivo di circa 433 milioni di euro, destinati a compensare il caro materiali del secondo trimestre 2024.
I decreti specificano che le risorse di cassa attualmente disponibili risultano insufficienti a coprire le previsioni di spesa per il biennio 2023-2024, pari a 1.182 milioni di euro.
Questo significa, si legge nei decreti, che i relativi pagamenti potranno essere effettuati solo ed esclusivamente alla definitiva assegnazione dell’incremento di cassa richiesto.
Con il DM 28 febbraio 2024 il Mit ha stabilito per quali opere si possono richiedere le risorse contro il caro materiali e fissato quattro finestre temporali per le richieste:
quattro finestre temporali:
- I finestra temporale: dal 1° aprile 2024 al 30 aprile 2024;
- II finestra temporale: dal 1° luglio 2024 al 31 luglio 2024;
- III finestra temporale: dal 1° ottobre 2024 al 31 ottobre 2024;
- IV finestra temporale: dal 1° gennaio 2025 al 31 gennaio 2025.
I due decreti diffusi nei giorni scorsi rispondono alle richieste inviate durante le prime due finestre temporali.
Le risorse, stanziate con due differenti decreti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, appena pubblicati, provengono dal Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche, istituito dal Decreto Aiuti (DL 50/2022).
Caro materiali, in arrivo 714 milioni di euro
Le risorse contro il caro materiali sono state stanziate con due decreti.Il DM 418 del 26 settembre 2024 ha ammesso a finanziamento 1.623 istanze per un totale di circa 281 milioni di euro, che copriranno l’aumento del prezzo dei materiali e dell’energia nel primo trimestre 2024.
Il DM 435 del 28 ottobre 2024 ha ammesso a finanziamento 2.345 istanze, per un ammontare complessivo di circa 433 milioni di euro, destinati a compensare il caro materiali del secondo trimestre 2024.
Poche risorse contro il caro materiali
Le risorse del Fondo saranno trasferite alle Stazioni Appaltanti che ne hanno fatto richiesta. Queste, in un secondo momento, erogheranno le somme necessarie alle imprese interessate.I decreti specificano che le risorse di cassa attualmente disponibili risultano insufficienti a coprire le previsioni di spesa per il biennio 2023-2024, pari a 1.182 milioni di euro.
Questo significa, si legge nei decreti, che i relativi pagamenti potranno essere effettuati solo ed esclusivamente alla definitiva assegnazione dell’incremento di cassa richiesto.
Come funziona il Fondo contro il caro materiali
Ricordiamo che il Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche è stato introdotto dall’articolo 26 del Decreto Aiuti (DL 50/2022) allo scopo di adeguare i costi delle opere pubbliche rifacendosi ai prezzari regionali aggiornati oppure incrementandoli fino al 20% delle cifre previste all’epoca dell’aggiudicazione.Con il DM 28 febbraio 2024 il Mit ha stabilito per quali opere si possono richiedere le risorse contro il caro materiali e fissato quattro finestre temporali per le richieste:
quattro finestre temporali:
- I finestra temporale: dal 1° aprile 2024 al 30 aprile 2024;
- II finestra temporale: dal 1° luglio 2024 al 31 luglio 2024;
- III finestra temporale: dal 1° ottobre 2024 al 31 ottobre 2024;
- IV finestra temporale: dal 1° gennaio 2025 al 31 gennaio 2025.
I due decreti diffusi nei giorni scorsi rispondono alle richieste inviate durante le prime due finestre temporali.