Ance lancia la proposta di un Piano Nazionale Casa
MERCATI
Ance lancia la proposta di un Piano Nazionale Casa
Dai costruttori un progetto per ampliare l’offerta abitativa con procedure rapide e incentivi, in attesa del Piano Casa (Italia) del Governo Meloni
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del 07/01/2025
06/12/2024 - Un Piano Nazionale Casa in grado di garantire un’offerta abitativa più ampia, fondato su quattro leve: urbanistica, sinergia pubblico-privato, leva finanziaria-fiscale e una nuova governance statale con fondi stabili.
Lo ha presentato mercoledì Stefano Betti, vicepresidente dell’Associazione Nazionale dei Costruttori Edil (Ance), nel corso del convegno dal titolo “La città è per tutti” centrato sui temi dell’emergenza abitativa e dei processi di trasformazione delle nostre città, svoltosi nella prima giornata di “Città in scena”, il festival della rigenerazione urbana promosso da Ance, Associazione Mecenate 90 e Fondazione Musica per Roma che si concluderà oggi 6 dicembre.
Per realizzare il Piano Nazionale Casa, Ance propone di agire su quattro leve:
- la leva urbanistica;
- una nuova sinergia tra pubblico e privato;
- la leva finanziaria-fiscale;
- una nuova governance statale con fondi stabili.
Per quanto riguarda l’aspetto urbanistico - ha spiegato Betti - servono procedure “accelerate e semplificate” e poi la “valorizzazione e dismissione di immobili pubblici favorendo la partnership pubblico-privato”.
Sul lato finanziario occorre, poi, il coinvolgimento di investitori istituzionali, enti pubblici, enti benefici, risparmio di prossimità e fondi d’investimento pazienti, attraverso meccanismo della garanzia pubblica. Infine, dal punto di vista fiscale, servono “incentivi” per ridurre i costi di produzione e vendita e rendere la casa accessibile.
“Come Ance stiamo portando avanti una proposta sull’abitare che è solo uno dei tasselli della rigenerazione urbana - ha dichiarato la Presidente dell’Associazione, Federica Brancaccio, chiudendo il convegno -. “È qui che ci giochiamo il futuro del Paese, per questo chiediamo al Governo di dare finalmente avvio a un piano complessivo per le città. Le proposte ci sono, è arrivato il momento di metterle in pratica e passare all’azione”.
Il Governo guidato da Giorgia Meloni e il Ministero delle Infrastrutture di Matteo Salvini stanno da tempo elaborando un Piano Casa “nuovo, ambizioso, rivoluzionario, visionario, ispirato a modelli di cohousing e cohousing intergenerazionale”. A fine 2023 si è tenuta la prima riunione del tavolo di lavoro, al quale ha partecipato anche l’Ance, e durante il quale sono state anticipate le proposte per affrontare in modo organico l’emergenza abitativa.
Pochi giorni dopo, con la Legge di Bilancio per il 2024, il Governo Meloni ha deciso di investire 100 milioni di euro nei prossimi anni per il recupero del patrimonio immobiliare esistente e la riconversione di edifici pubblici in edilizia residenziale pubblica sociale.
La Legge di Bilancio 2024 ha anche disposto l’emanazione da parte del Ministero delle infrastrutture di linee guida per la sperimentazione di modelli innovativi di edilizia residenziale pubblica e di edilizia sociale che avrebbero dovuto vedere la luce entro aprile 2024. Ma dopo febbraio 2024, epoca dell’ultima comunicazione del Ministero su questo tema, di Piano Casa non si è più parlato.
Secondo il testo, il ‘Piano Casa Italia’ definirà le strategie di medio e lungo termine finalizzate ad una complessiva riorganizzazione del sistema casa, in sinergia con gli enti territoriali, al fine di fornire risposte ai nuovi fabbisogni abitativi emergenti dal contesto sociale, integrare i programmi di edilizia residenziale e di edilizia sociale, dare nuovo impulso alle iniziative di settore, individuare modelli innovativi di governance e di finanziamento dei progetti e razionalizzare l’utilizzo dell’offerta abitativa disponibile.
Lo ha presentato mercoledì Stefano Betti, vicepresidente dell’Associazione Nazionale dei Costruttori Edil (Ance), nel corso del convegno dal titolo “La città è per tutti” centrato sui temi dell’emergenza abitativa e dei processi di trasformazione delle nostre città, svoltosi nella prima giornata di “Città in scena”, il festival della rigenerazione urbana promosso da Ance, Associazione Mecenate 90 e Fondazione Musica per Roma che si concluderà oggi 6 dicembre.
Per realizzare il Piano Nazionale Casa, Ance propone di agire su quattro leve:
- la leva urbanistica;
- una nuova sinergia tra pubblico e privato;
- la leva finanziaria-fiscale;
- una nuova governance statale con fondi stabili.
Per quanto riguarda l’aspetto urbanistico - ha spiegato Betti - servono procedure “accelerate e semplificate” e poi la “valorizzazione e dismissione di immobili pubblici favorendo la partnership pubblico-privato”.
Sul lato finanziario occorre, poi, il coinvolgimento di investitori istituzionali, enti pubblici, enti benefici, risparmio di prossimità e fondi d’investimento pazienti, attraverso meccanismo della garanzia pubblica. Infine, dal punto di vista fiscale, servono “incentivi” per ridurre i costi di produzione e vendita e rendere la casa accessibile.
“Come Ance stiamo portando avanti una proposta sull’abitare che è solo uno dei tasselli della rigenerazione urbana - ha dichiarato la Presidente dell’Associazione, Federica Brancaccio, chiudendo il convegno -. “È qui che ci giochiamo il futuro del Paese, per questo chiediamo al Governo di dare finalmente avvio a un piano complessivo per le città. Le proposte ci sono, è arrivato il momento di metterle in pratica e passare all’azione”.
Il Piano Casa del Governo Meloni
Il Governo guidato da Giorgia Meloni e il Ministero delle Infrastrutture di Matteo Salvini stanno da tempo elaborando un Piano Casa “nuovo, ambizioso, rivoluzionario, visionario, ispirato a modelli di cohousing e cohousing intergenerazionale”. A fine 2023 si è tenuta la prima riunione del tavolo di lavoro, al quale ha partecipato anche l’Ance, e durante il quale sono state anticipate le proposte per affrontare in modo organico l’emergenza abitativa.Pochi giorni dopo, con la Legge di Bilancio per il 2024, il Governo Meloni ha deciso di investire 100 milioni di euro nei prossimi anni per il recupero del patrimonio immobiliare esistente e la riconversione di edifici pubblici in edilizia residenziale pubblica sociale.
La Legge di Bilancio 2024 ha anche disposto l’emanazione da parte del Ministero delle infrastrutture di linee guida per la sperimentazione di modelli innovativi di edilizia residenziale pubblica e di edilizia sociale che avrebbero dovuto vedere la luce entro aprile 2024. Ma dopo febbraio 2024, epoca dell’ultima comunicazione del Ministero su questo tema, di Piano Casa non si è più parlato.
Da Piano Casa a Piano Casa Italia
Fino ad ottobre 2024, quando nella bozza di Manovra 2025 è comparso il ‘Piano Casa Italia’, un Piano nazionale per l’edilizia residenziale e sociale pubblica per rispondere al disagio abitativo e soddisfare il diritto alla casa, che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti promette di definire entro giugno 2025.Secondo il testo, il ‘Piano Casa Italia’ definirà le strategie di medio e lungo termine finalizzate ad una complessiva riorganizzazione del sistema casa, in sinergia con gli enti territoriali, al fine di fornire risposte ai nuovi fabbisogni abitativi emergenti dal contesto sociale, integrare i programmi di edilizia residenziale e di edilizia sociale, dare nuovo impulso alle iniziative di settore, individuare modelli innovativi di governance e di finanziamento dei progetti e razionalizzare l’utilizzo dell’offerta abitativa disponibile.