Network
Pubblica i tuoi prodotti
Bonus edilizi, tutte le novità della Manovra 2025

Bonus edilizi, tutte le novità della Manovra 2025

Nuove regole per bonus ristrutturazione, ecobonus, bonus mobili, sismabonus e superbonus e novità per caldaie ed elettrodomestici

Aggiornato al 28/12/2024
Bonus edilizi 2025, cosa prevede la Manovra - Foto: X @SenatoStampa
Bonus edilizi 2025, cosa prevede la Manovra - Foto: X @SenatoStampa
di Rossella Calabrese Aggiornato al
Il Parlamento ha approvato definitivamente la Manovra 2025, che diventa quindi legge e sarà in vigore a partire dal 1° gennaio 2025.

Nel testo ci sono le proroghe e le modifiche ai bonus edilizi 2025 - bonus ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus e bonus mobili - contenute nella versione iniziale della Legge di Bilancio.

Sono state inoltre introdotte due novità: lo stop alle caldaie a gas e il bonus elettrodomestici.
 

Bonus ristrutturazione 2025, nuove aliquote e nuove scadenze

Il bonus ristrutturazione, la detrazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio, viene prorogato con aliquote decrescenti nel tempo e differenziate tra abitazione principale (prima casa) e abitazione non principale.
 
Per gli interventi sulla prima casa si mantiene nel 2025 l’aliquota del 50% e il tetto di spesa di 96.000 euro (le stesse condizioni vigenti oggi). Nel 2026 e 2027 l’aliquota scenderà al 36% mentre il tetto di spesa resterà a 96.000 euro.
 
Per le abitazioni non prima casa, il decalage comincerà nel 2025, con la riduzione della percentuale di detrazione al 36%. Nel 2026 e 2027 l’aliquota di detrazione scenderà ancora fino a quota 30%. Il tetto di spesa resta a 96.000 euro.
 
Trascorsi questi 3 anni con aliquote differenziate e tetto di spesa maggiorato, nei successivi 6 anni - dal 2028 al 2033 -, per effetto di una legge già in vigore da maggio 2024, per tutti i lavori, sia su prima casa che su altre abitazioni, l’aliquota sarà del 30% e il tetto di spesa scenderà a 48.000 euro.

Cambiano anche i tetti di spesa: dal prossimo anno, fermi restando gli specifici limiti previsti da ciascuna norma agevolativa, per i soggetti con reddito superiore a 75.000 euro, l’ammontare complessivo delle spese detraibili sarà calcolato tenendo conto del numero di figli e della presenza di figli con disabilità.
 

Ecobonus 2025, aliquota unica per tutti i lavori

L’ecobonus avrà un’aliquota uguale per tutte le tipologie di lavori di efficientamento energetico, ma differenziata in base all’immobile su cui saranno realizzati gli interventi. Tale aliquota decrescerà nel 2026 e 2027.
 
Per le prime case, l’ecobonus 2025 avrà un’aliquota del 50%; per le abitazioni diverse dalla prima casa e gli immobili non residenziali, l’ecobonus 2025 avrà un’aliquota del 36%.
 
Dopo il 2025, l’ecobonus vedrà decrescere le aliquote della detrazione: nel 2026 e nel 2027, l’ecobonus avrà un’aliquota del 36% per gli interventi realizzati sulle prime case.
 
Nel 2026 e nel 2027, l’aliquota dell’ecobonus sarà pari al 30% per gli interventi realizzati su abitazioni diverse dalla prima casa e altre tipologie di immobili.
 
Vale anche per l’ecobonus la novità del tetto di spesa dipendente dal reddito e dalla situazione familiare.
 
 

Stop ai bonus su caldaie a gas dal 2025

Dall’ecobonus e dal bonus ristrutturazione, a partire dal 2025, saranno esclusi gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
 
Per ‘impianto di riscaldamento ibrido’ si intende un prodotto ibrido che combina almeno due tipi diversi di generatore di calore come, ad esempio, le combinazioni di pompe di calore e caldaie, il solare ibrido (combinazione di caldaia e pannelli solari termici) e le combinazioni di questi sistemi.
 
Continueranno però ad essere incentivabili gli impianti di riscaldamento ibridi. La definizione delle tecnologie - caldaie uniche e impianti di riscaldamento ibridi - e delle fonti di energia - combustibili fossili e fonti rinnovabili - ammesse o escluse dagli incentivi è stata fornita dalla Commissione europea.
 

Bonus mobili prorogato al 2025

È prorogato al 2025 il bonus mobili, la detrazione fiscale delle spese sostenute per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici dopo una ristrutturazione. Confermata la percentuale di detrazione del 50%, il tetto di spesa di 5.000 euro e le condizioni per ottenerlo.
 
Il bonus mobili si applica alle spese per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici (almeno di classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori).
 
 

Nuovo bonus elettrodomestici 2025

Arriva un nuovo bonus dedicato all’acquisto di grandi elettrodomestici ecoefficienti, prodotti in Europa, con la sostituzione contestuale di apparecchi meno performanti.
 
Consiste in un contributo del 30% con un tetto massimo di 100 euro per ciascun elettrodomestico (che sale a 200 euro per chi ha Isee inferiore a 25mila euro) per l’acquisto di elettrodomestici di elevata efficienza energetica, non inferiore alla nuova classe B. Ogni nucleo familiare potrà richiederlo per un solo elettrodomestico.
 
Per fruire del bonus elettrodomestici 2025, gli elettrodomestici acquistati dovranno essere stati prodotti in Europa e il beneficiario dovrà contestualmente smaltire gli elettrodomestici obsoleti attraverso il riciclo.
 

Sismabonus lavori e sismabonus acquisti fino al 2027

Il sismabonus per i lavori di messa in sicurezza antisismica degli edifici e il sismabonus per l’acquisto di immobili antisismici sono prorogati fino al 2027 ma con una serie di nuovi limiti.
 
Il sismabonus lavori avrà un’aliquota uguale per tutti gli interventi antisismici. L’entità della detrazione sarà differenziata in base all’immobile su cui saranno realizzati i lavori.
 
Nel 2025 il sismabonus lavori avrà un’aliquota del 50% per le prime case e del 36% per le abitazioni diverse dalla prima casa e gli immobili non residenziali.
 
Nel 2026 e nel 2027, l’aliquota del sismabonus lavori sarà pari al 36% per gli interventi realizzati sulle prime case e al 30% per gli interventi realizzati su abitazioni diverse dalla prima casa e altre tipologie di immobili.
 
Vale anche per il sismabonus lavori la novità del tetto di spesa dipendente dal reddito e dalla situazione familiare.
 
Prorogato con modifiche anche il sismabonus acquisti, cioè la detrazione riconosciuta nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3 all’acquirente di un immobile in un edificio demolito e ricostruito in chiave antisismica da un’impresa che rivende le unità immobiliari entro 30 mesi dalla conclusione dei lavori.
 
Nel 2025 l’aliquota della detrazione sul prezzo di vendita sarà pari al 50% per l’acquisto della prima casa e al 36% per l’acquisto di immobili non utilizzati come abitazione principale o a destinazione diversa. Nel 2026 e nel 2027, le aliquote del sismabonus acquisti saranno pari al 36% per le prime case e al 30% per seconde case e immobili a destinazione diversa.
 
 

Superbonus 2025 solo per chi ha già avviato i lavori

Nel 2025 potranno essere agevolati con il Superbonus (al 65%) soltanto gli interventi per i quali sia stato fatto il primo step entro il 15 ottobre 2024.
 
Nello specifico: se gli interventi sono effettuati dai condomìni, entro il 15 ottobre 2024 deve essere stata adottata la delibera assembleare e presentata la CILAS; se gli interventi sono diversi da quelli effettuati dai condomìni (edifici fino a 4 unità immobiliari con unico proprietario, Onlus, strutture sociosanitarie e assistenziali, beneficiari localizzati nei crateri sismici), entro il 15 ottobre 2024 deve essere stata presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata Superbonus (CILAS); se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici, entro il 15 ottobre 2024 deve essere stato richiesto il titolo abilitativo.
 
La Manovra 2025 dà la possibilità di ripartire in 10 rate annuali il superbonus maturato sulle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.
 

Niente proroga per il bonus verde

Non sono passati gli emendamenti che proponevano di prorogare di un anno il bonus verde. La detrazione del 36% per la sistemazione a verde degli spazi esterni alle abitazioni cesserà quindi il 31 dicembre 2024.
 

Bonus barriere architettoniche, nessuna modifica

La Legge di Bilancio non interviene sul bonus barriere architettoniche che mantiene invariate le sue regole fino al 31 dicembre 2025: detrazione Irpef e Ires del 75% delle spese sostenute per lavori relativi a scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.

 
Le più lette