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Progettazione BIM da 4 milioni di euro in su, la richiesta dei Comuni

Progettazione BIM da 4 milioni di euro in su, la richiesta dei Comuni

La nuova proposta dell’Anci per evitare di ricorrere ad incarichi esterni e dotarsi di personale formato

Vedi Aggiornamento del 15/01/2025
Progettazione BIM - Foto: chuanchai 123RF.com
Progettazione BIM - Foto: chuanchai 123RF.com
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 15/01/2025
06/12/2024 - Elevare ancora l’obbligo di progettazione BIM nelle gare di appalto. La richiesta arriva dall’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), intervenuta mercoledì in audizione sul Correttivo del Codice Appalti.
 
In questo modo, l’obbligo di progettazione BIM nelle gare di appalto coinvolgerebbe sempre meno gare.
 

Obbligo di progettazione BIM, la richiesta dell’Anci

Anci ha chiesto di elevare da 2 milioni a 4 milioni la soglia di applicabilità dell’obbligo di appalti BIM.
 
Secondo i Comuni, un’introduzione generalizzata per gli appalti superiore a 2 milioni costringerebbe, comunque, un grande numero di stazioni appaltanti a ricorrere ad incarichi esterni per dotarsi di personale formato.
 
Al contrario, sostiene l’associazione dei Comuni, elevando la soglia di applicabilità, l’obbligo di appalti BIM andrebbe ad incidere soggettivamente su meno stazioni appaltanti, ed oggettivamente sugli appalti più complessi, in cui l’obbligo appare più ragionevole.
 

Progettazione BIM nel Correttivo Appalti

La bozza del Correttivo Appalti, attualmente in Parlamento per l’esame delle Commissioni Ambiente, Bilancio e Politiche dell'Unione Europea di Camera e Senato, ha già accolto le richieste delle Amministrazioni in merito all’obbligo di BIM.
 
Ricordiamo infatti che ad oggi la progettazione in BIM è obbligatoria per le opere di importo pari o superiore alla soglia comunitaria (5,5 milioni di euro). Senza alcun intervento in materia, dal 1° gennaio 2025 la progettazione BIM sarebbe diventata obbligatoria nelle gare d’appalto per la realizzazione di opere da 1 milione di euro.
 
A fronte delle richieste delle Amministrazioni, preoccupate di dover assumere personale qualificato o formare appositamente quello esistente, il Correttivo del Codice Appalti ha elevato a 2 milioni di euro la soglia a partire dalla quale, dal 1° gennaio 2025, scatterebbe l’obbligo di progettazione BIM.
 
Il Consiglio di Stato, chiamato ad esprimere un parere sul Correttivo del Codice Appalti, ha giudicato ragionevole l’innalzamento della soglia che fa scattare l’obbligo di progettazione BIM.
 
Se la nuova richiesta dei Comuni dovesse essere presa in considerazione, di fatto un gran numero di gare sarebbero sottratte dall’obbligo del BIM.
 

Date disallineate per l’obbligo di progettazione BIM

L’obbligo di progettazione in BIM è a rischio caos. Secondo la normativa vigente, dal 1° gennaio 2025 la progettazione BIM sarà obbligatoria per le opere da 1 milione di euro.
 
In base al Correttivo Appalti, invece, dal 1° gennaio 2025 la progettazione BIM sarà obbligatoria per le opere da 2 milioni di euro (o da 4 milioni qualora vengano accolte le richieste dell’Anci).
 
Il Correttivo Appalti, però, non riuscirà ad essere approvato ed entrare in vigore entro il 1° gennaio 2025, quindi nei primi mesi del 2025 il BIM sarebbe obbligatorio da 1 milione di euro e successivamente la soglia dell’obbligo si alzerebbe.
 
Il rischio è che molte gare si blocchino in attesa di condizioni più favorevoli.
 
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