23/01/2025 - Più tempo per antincendio nelle scuole e rigenerazione urbana nei Comuni. Sono le richieste che l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) ha formulato come proposte di emendamenti al Milleproroghe, che attualmente è all’esame della Commissione Affari Costituzionali del Senato.
Antincendio scuole entro il 2027
Il termine per l’adeguamento alla normativa antincendio degli edifici scolastici, dei locali adibiti a scuola e degli asili nido, nonché delle strutture di istruzione e formazione tecnica superiore (IeFPS) e di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) è scaduto il 31 dicembre 2024.
Anci chiede di riaprire i termini e farli slittare al 31 dicembre 2027 perché l’adempimento di tale obbligo richiede tempi e risorse che non possono essere così stringenti ed esigui.
Gli interventi, sottolinea Anci, incidono sulle caratteristiche strutturali degli immobili, quali la verifica e l’adeguamento degli stessi al carico e alla resistenza al fuoco. Si tratta, spiega Anci, di interventi strutturali che necessitano di competenze professionali specifiche e risorse adeguate.
Anci propone infine la concertazione in sede di Conferenza Stato Città e autonomie locali, di un decreto del Ministero dell’Interno e del Ministero dell’Istruzione e del Merito che individuerà le misure gestionali di mitigazione del rischio per non ostacolare le attività didattiche.
La proroga per l’adeguamento antincendio nelle scuole non è una novità, ma avviene periodicamente. L’
ultimo slittamento dei termini fino al 31 dicembre 2024 è stato deciso con il Milleproroghe 2023.
Rigenerazione urbana nei Comuni
Anci chiede di intervenire anche sulle tempistiche per l’affidamento dei lavori di rigenerazione urbana per i quali
i Comuni hanno ricevuto 300 milioni di euro, stanziati dalla Legge di Bilancio per il 2022.
Per non perdere i finanziamenti, i Comuni dovrebbero affidare i lavori entro il 31 marzo 2025. Una volta trascorso questo termine, il Ministero dell’Interno revocherebbe il finanziamento cin un decreto da adottare entro il 15 maggio 2025.
L’idea dell’Anci è quella di concedere ai Comuni cinque mesi in più per l’organizzazione delle procedure e l’affidamento dei lavori. Per questo motivo ha proposto di posticipare al 31 agosto 2025 il termine per l’affidamento dei lavori e al 15 ottobre 2025 quello per l’approvazione del decreto di revoca.