15/01/2025 - Il Piano Transizione 5.0, introdotto dal Decreto PNRR 4, è una misura strategica per incentivare l’innovazione e la sostenibilità nelle imprese italiane.
Nei giorni scorsi il Ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha fornito una risposta scritta ad un’interrogazione presentata il 23 luglio scorso.
La risposta tiene conto delle novità intervenute nel frattempo.
Come funziona il Piano Transizione 5.0
Il piano mira a favorire la trasformazione digitale ed energetica delle aziende attraverso un credito d’imposta per investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025.
La misura può contare su 6,3 miliardi di euro, risorse che finanzieranno la riduzione a dei consumi energetici delle strutture produttive di almeno il 3% o dei processi produttivi di almeno il 5%.
Il Piano Transizione 5.0 opera in sinergia con il precedente Transizione 4.0, mettendo a disposizione complessivamente
13 miliardi di euro per il biennio 2024-2025.
L’interrogazione sul Piano Transizione 5.0
A luglio, il Senatore del Gruppo Civici d’Italia, Antonio De Poli, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta, ricordando che il Ministero delle imprese e del made in Italy avrebbe dovuto varare un decreto sul funzionamento del Piano Transizione 5.0.
Dal momento che all’epoca il decreto non era stato ancora adottato, il sen. De Poli ha chiesto delucidazioni.
Piano Transizione 5.0, le iniziative per le imprese
La risposta del Ministero è arrivata dopo qualche mese. Nel frattempo il decreto è stato approvato, ma il Ministro ha fornito delle spiegazioni ulteriori sulle iniziative in arrivo.
Tra queste c’è la negoziazione con la Commissione europea per estendere l’incentivo oltre la scadenza del 31 dicembre 2025, garantendo così maggiore continuità alle imprese.
Il Governo sta poi lavorando su altre semplificazioni, come
incentivi maggiorati per impianti fotovoltaici, con un aumento dell’aliquota del credito d’imposta,
revisione delle soglie di investimento, per agevolare anche le imprese di minori dimensioni, e
sostegno al Mezzogiorno, eliminando vincoli che limitano la cumulabilità con il credito d’imposta per investimenti nella zona economica speciale unica.
Il Ministro ha ricordato che il DM 24 luglio 2024, approvato quindi subito dopo la presentazione dell’interrogazione, ha definito le modalità attuative del piano. Il decreto è stato seguito da una circolare operativa, pubblicata il 16 agosto 2024, e da un documento di FAQ dell'8 ottobre, che hanno chiarito gli aspetti applicativi.