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Patente a crediti e Durf, nuovo chiarimento dell’Ispettorato

Patente a crediti e Durf, nuovo chiarimento dell’Ispettorato

L’INL risolve i dubbi pratici delle imprese che devono richiedere la patente ma non sono obbligate a dotarsi del documento di regolarità fiscale

Durf e patente a crediti - Foto: oft39studio 123RF.com
Durf e patente a crediti - Foto: oft39studio 123RF.com
di Paola Mammarella
05/02/2025 - Il Durf è il documento unico di regolarità fiscale, rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, che certifica il corretto adempimento degli obblighi fiscali.
 
Il Durf è uno dei requisiti necessari a ottenere la patente a crediti in edilizia, tuttavia non tutte le imprese sono tenute al possesso del documento che attesta la regolarità fiscale.
 
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) è quindi intervenuto con una nuova Faq per spiegare, alle imprese non obbligate al possesso del Durf, come richiedere correttamente la patente a crediti.
 

Patente a crediti, il dubbio sul Durf

Tra le richieste di chiarimento sulla patente a crediti, inviate all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, alcune riguardano la corretta procedura da seguire da parte delle imprese non obbligate al possesso del Durf, ad esempio perché attiva da meno di 3 anni.
 
Le imprese hanno domandato se, in fase di richiesta della patente a crediti, bisogna indicare nella motivazione “non obbligatorio” o “esenzione giustificata”.
 
 

Durf e patente a crediti, la faq dell’INL

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, nella Faq n.28, pubblicata il 31 gennaio, ha spiegato che l’impresa che non è in possesso del Durf in quanto attiva da meno di 3 anni indicare l’opzione “non obbligatorio”.
 
L’impresa attiva da meno di 3 anni, che ha richiesto la patente a crediti prima del 31 gennaio (data di pubblicazione della Faq) e ha indicato l’opzione “esenzione giustificata” non deve chiedere alcuna rettifica dell’istanza.
 
In presenza dei requisiti di regolarità fiscale, l’impresa in attesa del Durf, dopo la richiesta all’Agenzia delle Entrate, può dichiararne il possesso.  
 

Cosa è e come funziona il Durf

Ricordiamo che il Durf è stato introdotto nel 2019 dal Decreto Fiscale con l’obiettivo di certificare la regolarità in materia di imposte e tributi delle imprese che partecipano alle gare di appalto.
 
Il Durf è obbligatorio degli appalti e nei subappalti di importo complessivo annuo superiore a 200mila euro.
 
L’obbligo del Durf non riguarda le imprese in attività da meno di 3 anni.
 
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