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Dalle detrazioni al Testo Unico dei bonus edilizi, quale scenario per l’efficienza energetica

Dalle detrazioni al Testo Unico dei bonus edilizi, quale scenario per l’efficienza energetica

Enea presenta il Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali. I prossimi dati risentiranno delle modifiche normative

Risultati bonus edilizi - Foto: foottoo 123RF.com
Risultati bonus edilizi - Foto: foottoo 123RF.com
di Paola Mammarella
25/03/2025 - I risultati dei bonus edilizi confermano l’importanza degli incentivi per il raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico.
 
Il Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali, diffuso nei giorni scorsi da Enea, evidenzia che gli interventi sugli impianti e la sostituzione degli infissi sono stati i lavori che hanno riscosso più successo, ma anche la crescita costante dell’interesse verso il fotovoltaico.
 
Il Rapporto, curato dal Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica dell’ENEA, fotografa gli interventi conclusi nel 2023 sulla base delle informazioni e dei dati disponibili al 30 novembre 2024 e apre la strada ad una serie di riflessioni sul ruolo degli incentivi e sullo scenario futuro.
 

I risultati bonus edilizi

Enea ha analizzato le schede descrittive degli interventi, che i beneficiari delle detrazioni inviano quando realizzano lavori che impattano sulla prestazione energetica dell’edificio.
 
Per l’ecobonus, per esempio, le schede descrittive per gli interventi agevolati conclusi nel 2023 sono 627.933. Gli investimenti attivati con questi lavori, cioè le spese congrue dichiarate nelle schede descrittive, ammontano a 5,8 miliardi di euro. Il risparmio energetico conseguito attraverso gli interventi agevolati è stimato in 1.699,56 GWh/anno.
 
Gli interventi ecobonus hanno riguardato prevalentemente gli edifici residenziali (86,15%). Il tipo d’intervento più frequente ha riguardato gli impianti di climatizzazione invernale (51,29%). La quota maggiore di investimenti si è concentrata sulla sostituzione degli infissi (41,37%).
 
Gli interventi sugli impianti di climatizzazione invernale si sono dimostrati i più rilevanti anche in termini di risparmio energetico conseguito (48,38% del risparmio complessivo).
 
Per quanto riguarda il bonus facciate, nel 2023 sono stati conclusi interventi d’isolamento termico delle pareti verticali per un importo complessivo di 90,80 milioni di euro. Il risparmio energetico derivante da questi interventi è stimato in 16,57 GWh/anno.
 
Nell’ambito del bonus ristrutturazioni, gli interventi più frequenti nel 2023 sono stati quelli sugli impianti. L’installazione di pompe di calore (anche in sostituzione di generatori di calore preesistenti) ricopre da sola il 37% degli interventi totali, con un risparmio energetico di 365,80 GWh/anno.
 
Il numero di impianti fotovoltaici mostra una costante crescita nel corso degli anni (29.250 nel 2021, 58.283 nel 2022 e 120.024 nel 2023). Analogamente, la potenza elettrica installata registra un costante e rapido incremento negli anni (139,4MW nel 2021, 305,4 MW nel 2022 e 658 MW nel 2023).
 
Il rapporto sui risultati dei bonus edilizi ripercorre anche l’andamento del Superbonus, su cui Enea pubblica mensilmente un resoconto dettagliato. Dal rapporto emerge che gli investimenti Superbonus hanno avuto un andamento sempre crescente fino a marzo 2024 per poi presentare un appiattimento a partire da marzo 2024.
 
Il rapporto sui risultati dei bonus edilizi mostra come, prima dei lavori, circa il 60% degli edifici si trovasse nelle due classi energetiche più basse. Dopo i lavori, oltre il 65% degli edifici ha raggiunto almeno una classe energetica del gruppo A.
 

I risultati dei bonus edilizi e gli interventi futuri

I risultati raggiunti dai bonus edilizi dipendono dall’entità delle detrazioni fiscali che hanno agevolato i lavori di efficientamento energetico.
 
I trend descritti da Enea sono destinati a cambiare. Negli scorsi anni, infatti, le aliquote dell’ecobonus e del bonus ristrutturazioni sono state costanti, pari al 65% e al 50%, mentre dal 2025 le percentuali di detrazione si sono ridotte e uniformate, passando al 50% solo per le prime case e al 36% per gli immobili diversi dalle abitazioni principali. Il Superbonus, invece, non agevolerà più nuovi interventi e si è avviato alla sua naturale scadenza.
 
Con questo scenario, gli interventi risulteranno meno attrattivi e a risentirne saranno anche i risultati in termini di risparmio energetico.
 
Bisogna però considerare che la riduzione delle aliquote dei bonus edilizi, introdotta dalla legge di Bilancio 2025, è stata motivata con le criticità riscontrate nell sistema dei bonus edilizi.
 
Tali criticità sono state evidenziate anche dall’Indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia.
 
L’indagine, avviata nel marzo 2023 dalla Commissione Ambiente della Camera e presentata la scorsa settimana, ha fatto emergere la necessità di semplificare e stabilizzare la normativa e orientare le misure agli obiettivi europei di decarbonizzazione e sicurezza.
 
Il sistema delineato dalla legge di Bilancio 2025 rappresenta quindi una transizione, dopo la quale prenderà forma un nuovo sistema di incentivi con il Testo Unico dei bonus edilizi.
 
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