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Una casa efficiente e smart vale fino all’80% in più di una da ristrutturare

Una casa efficiente e smart vale fino all’80% in più di una da ristrutturare

TEHA Group: gli edifici ad alta efficienza energetica valgono il 43% in più di quelli abitabili. In crescita anche smart district e tecnologie interoperabili

Vedi Aggiornamento del 12/05/2025
Smart building ed efficienza energetica: quanto aumenta il valore degli immobili - Foto: mikkiorso 123rf.com
Smart building ed efficienza energetica: quanto aumenta il valore degli immobili - Foto: mikkiorso 123rf.com
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 12/05/2025
17/04/2025 - L’efficienza energetica e l’integrazione tecnologica negli edifici stanno ridefinendo i parametri progettuali e prestazionali del costruito. Oggi, il valore di un immobile è sempre più legato alla sua classe energetica, alla capacità di ridurre i consumi e all’adozione di sistemi intelligenti di gestione.
 
La progettazione tende a superare il singolo edificio per abbracciare una visione sistemica, quella degli smart district, in cui l’interoperabilità tra impianti e dispositivi consente un controllo avanzato dei consumi energetici e idrici.
 
È quanto emerge dall’ultima analisi della Community Smart Building di TEHA Group, think tank privato e indipendente italiano dedicato all’evoluzione dell’edilizia.
 

Cresce il valore degli edifici efficienti

Secondo i dati, un edificio ad alta efficienza può valere fino all’80% in più rispetto a uno da ristrutturare, mentre l’impiego di tecnologie smart può portare a una riduzione dei consumi energetici fino al 29%, con ricadute significative anche sul contenimento della povertà energetica.
 
Tra il 2018 e il 2023, la quota di edifici in classe energetica A è salita dall’8% al 15%. Un progresso importante, ma ancora insufficiente: tre quarti del patrimonio immobiliare italiano si colloca nelle tre peggiori classi energetiche, contribuendo a livelli ancora elevati di povertà energetica.
 
Il mercato, tuttavia, premia sempre di più la qualità energetica. Gli edifici ristrutturati in classe alta raggiungono un valore medio di 2.316 euro/m², pari al 43% in più rispetto agli edifici semplicemente abitabili (1.615 euro/m²) e addirittura all’80% in più rispetto a quelli da ristrutturare (1.290 euro/m²).
 

Smart district e interoperabilità: la nuova frontiera dell’edilizia

La trasformazione del costruito non si ferma al singolo edificio. Il futuro prossimo si chiama smart district: quartieri intelligenti dove efficienza energetica, digitalizzazione e sostenibilità si sviluppano in un sistema interconnesso. Un approccio che richiede interoperabilità tra tecnologie e sistemi, in grado di massimizzare i benefici ambientali ed economici per utenti e operatori.
 

“Il rinnovamento green e smart del parco immobiliare italiano è un’opportunità economica significativa ma servono investimenti e una sinergia forte tra policy maker, imprese e cittadini per accelerare questo processo” -

spiega Benedetta Brioschi, Partner e Responsabile della Community Smart Building di TEHA Group.
 


Il risparmio possibile: fino a 19 miliardi di euro l’anno

L’Italia è tra i Paesi europei con maggiore incidenza della povertà energetica, con oltre 5,3 milioni di persone coinvolte. Eppure, l’efficientamento smart degli edifici potrebbe ridurre i consumi energetici fino al 29% e quelli idrici fino al 5%, portando risparmi complessivi tra i 17 e i 19 miliardi di euro l’anno.
 
Un’opportunità da non perdere, anche alla luce delle tecnologie già disponibili: dai sistemi BACS di automazione e controllo intelligente degli impianti, alla digitalizzazione degli ascensori e al recupero energetico nelle infrastrutture verticali.
 

Le voci della filiera

Nel confronto avviato da TEHA con gli operatori del settore Real Estate e dei building intelligenti emergono strategie concrete e visioni convergenti.
 
ABB, con le sue tecnologie digitali, punta all’ottimizzazione dei consumi e del comfort per accelerare la transizione energetica. BTicino, attraverso i sistemi BACS, promuove una riduzione dei consumi fino al 25% grazie alla termoregolazione smart. KONE sottolinea il ruolo chiave dell’ascensore intelligente, che oggi è parte integrante dei sistemi digitali di gestione dell’edificio e può persino recuperare l’energia prodotta in frenata per altri usi.
 
Questi esempi mostrano come la collaborazione tra industria, progettisti e operatori immobiliari sia già in atto. La sfida ora è rendere questi approcci sistemici e scalabili, puntando su formazione, interoperabilità tecnologica e regole chiare per favorire la trasformazione del settore.
 
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