03/04/2025 - Bonus per la riqualificazione degli alloggi inutilizzati come leva per aumentare l’offerta di immobili di edilizia residenziale pubblica, ma anche mappatura degli immobili e politiche integrate per favorire la rigenerazione urbana.
Sono alcune delle proposte avanzate dall’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), dall’Istituto nazionale di urbanistica (Inu) e da Confabitare, intervenuti in audizione sui disegni di legge, in discussione alla camera, per lo sviluppo dell’edilizia residenziale pubblica e il recupero del patrimonio esistente.
Bonus riqualificazione alloggi inutilizzati
Una delle necessità espresse durante le audizioni riguarda la riqualificazione degli alloggi esistenti, ma inutilizzati o degradati, per aumentare l’offerta di abitazioni.
Ance chiede di attuare un approccio integrato che tenga conto dei progetti di rigenerazione urbana e prevedere una maggiore flessibilità normativa per il riuso del patrimonio edilizio esistente, utilizzando anche la leva fiscale per favorire gli investimenti privati.
Ance propone un PNRR per la casa per attuare le iniziative messe in campo dall’Unione Europea. I costruttori pensano che le politiche non dovrebbero limitarsi alla semplice riqualificazione edilizia, ma che promuovere una visione complessiva di rigenerazione urbana, inclusiva di accessibilità, mobilità, servizi e infrastrutture di interesse della collettività.
Queste posizioni sono state ribadite dalla Presidente Ance, Federica Brancaccio, al Vicepresidente della Commissione Ue, Raffaele Fitto, nel corso di un incontro informale che si è tenuto stamattina a Bruxelles, a margine della sessione plenaria del Comitato europeo delle regioni e a due giorni dalla presentazione della revisione della politica di coesione.
Durante l’incontro è emersa piena sintonia sulle strategie e gli strumenti per una completa realizzazione dei Fondi Ue: sfruttare i meccanismi innovativi del Pnrr, in termini di semplificazione, riforme e accelerazioni.
Secondo Confabitare, sarebbe utile incentivare ulteriormente la collaborazione pubblico-privato attraverso forme strutturate e chiare, con una semplificazione delle procedure amministrative per facilitare la riconversione e la riqualificazione degli immobili privati in disuso.
L’idea di Confabitare è creare meccanismi semplici e sicuri per la cessione del credito fiscale, che evitino le criticità operative riscontrate nelle precedenti esperienze di bonus edilizi.
Mappatura degli alloggi in disuso o degradati
Per la riqualificazione degli alloggi inutilizzati è necessaria una mappatura, utile a quantificare l’entità del patrimonio esistente e a programmare gli interventi.
Secondo l’Inu, non c’è totale chiarezza sull’ammontare complessivo del patrimonio di proprietà pubblica e della sua distribuzione, per questo il primo è la
ricognizione e il censimento degli edifici pubblici sfitti e non utilizzati, ma anche del patrimonio privato non utilizzato, abbandonato o in stato di degrado.
Inu ritiene necessaria anche la schedatura degli alloggi e del loro stato manutentivo e la previsione di un monitoraggio periodico per avere un quadro completo dello stato e delle possibilità di intervento e dei finanziamenti necessari.
Confabitare nutre invece dubbi sulla capacità dei Comuni di svolgere il censimento e creare la banca dati degli immobili inutilizzati.