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Gare di progettazione: cresce il peso del BIM nella valutazione tecnica

Gare di progettazione: cresce il peso del BIM nella valutazione tecnica

Oice ha presentato i dati sulla digitalizzazione delle gare nel 2024 auspicando la rimozione di qualunque soglia per l’obbligo

Vedi Aggiornamento del 12/05/2025
Gare BIM - Foto: pavelshlykov 123RF.com
Gare BIM - Foto: pavelshlykov 123RF.com
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 12/05/2025
16/04/2025 - Nel 2024 il 66,6% dei bandi ha previsto un punteggio specifico per il BIM nella valutazione tecnica delle offerte, in aumento rispetto al 62,2% del 2023. Un segnale che premia i professionisti con competenze digitali e rafforza il ruolo del BIM nella progettazione pubblica.

Il dato è contenuto nell’8° Report OICE su digitalizzazione e gare BIM, presentato lunedì nel corso di un evento on line, cui hanno partecipato il Presidente dell’ANAC, Giuseppe Busia, e il Vice Presidente Comitato Speciale PNRR e Presidente della II Sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Pietro Baratono, che ha curato il decreto che ha introdotto il BIM a partire dal 2017.

Se, da una parte, il report evidenzia una maggiore attenzione delle Stazioni Appaltanti verso l’impiego del BIM come merito tecnico, dall’altra mostra una flessione dei bandi che richiedono l’uso del BIM come requisito obbligatorio.
 

I dati delle gare BIM nel 2024

Il report mostra come nel 2024 cala la percentuale di bandi con richiesta di BIM, che ha raggiunto il 13,2% del totale delle procedure per affidamento di servizi di ingegneria e architettura, rispetto al 13,7% del 2023. Questo in un quadro generale in cui, in termini assoluti, sulla scia del calo dei bandi del 2024, i bandi BIM sono in realtà diminuiti del 44,6% passando dai 637 del 2023 ai 353 del 2024, rallentamento da attribuire alla inizialmente farraginosa attivazione del nuovo codice appalti.
 
La maggior parte delle gare BIM ha riguardato l'affidamento di Attività di Progettazione (55,5% del totale), la direzione lavori (21%) e la verifica della progettazione (17%). Le attività per rilievo, topografia, servizi di supporto al RUP per redazioni elaborati grafici e collaudi sono ricomprese nella definizione di “altri servizi tecnici” e rappresentano il 6,5% del numero totale dei bandi.
 

Il vicepresidente OICE con delega per la digitalizzazione, Alfredo Ingletti, ha sottolineato:

“l’andamento delle gare dimostri in sostanza una stasi e non un avanzamento verso la richiesta di digitalizzazione del progetto. Si tratta però di un percorso, ormai ineludibile, sia nel mondo pubblico, sia in quello privato, e le nostre società che operano all’estero e nel privato lo sanno benissimo. Di anno in anno si fanno piccoli passi in avanti, a volte reali e a volte più di apparenza che di sostanza. Dal report emerge che il processo di effettiva digitalizzazione è stato finora più una risposta a obblighi normativi per le stazioni appaltanti, e a requisiti di committenza e mercato per progettisti e imprese, che non una revisione e ridefinizione dei processi produttivi, di coordinamento e di “cantiere digitale”.

 
Per quanto riguarda l’adozione dei capitolati informativi BIM il report ha messo in luce un ulteriore calo, passando dal 29,4% del 2023 al 25,2% del 2024. 
 
Anche se il calo non è sensibile, il direttore generale dell’Oice, Andrea Mascolini, ha commentato “ci aspettavano che aumentassero sensibilmente visto che sono elementi fondamentali per una digitalizzazione del progetto corretta ed efficiente”.

Dal report emerge infine che le Stazioni Appaltanti più attive sono state ANAS, RFI, Agenzia del Demanio, Invitalia e Autorità portuale, che hanno pubblicato bandi per un valore pari al 13,5% del totale, in calo rispetto al 2023, quando rappresentavano il 34,3%. Il 79% del totale dei bandi ha riguardato interventi per opere puntuali (lo scorso anno la percentuale era il 76,5%), il 21% le opere lineari (nel 2023 era al 23,5%). In 192 casi su 353 (il 54,4% del totale) il BIM è fattore premiale apprezzato in sede di offerta come “merito tecnico” o come “metodologia”, con punteggi specifici medi che variano da 7,6 fino ad un massimo di 15,2 punti.
 

Gare BIM, chiesta l’eliminazione di qualunque soglia

Il Presidente Busia ha affermato:

“il rapporto OICE ci aiuta a leggere bene il percorso fatto dal 2017 ad oggi. Il 2025 deve essere l’anno della digitalizzazione sia per le procedure, sia per il BIM. Si tratta di un percorso di non ritorno; con il correttivo è stata fissata la soglia dei 2 milioni in modo molto ragionevole; in prospettiva dovrà essere abbandonata perché tutti gli interventi dovranno beneficiare del BIM e delle sue potenzialità.”

 
Anche il direttore generale dell’Oice, Andrea Mascolini, auspica l’eliminazione di qualunque soglia e che la progettazione BIM diventi sempre obbligatoria.
 
L’obbligo di progettazione BIM, lo ricordiamo, ha avuto un avvio a scaglioni e la normativa è stata modificata per andare incontro alle richieste della PA, talvolta impreparata a gestire gare e progettazione digitali. Dal 2025, poi, la progettazione BIM doveva diventare obbligatoria per lavori di importo superiore a 1 milione di euro, ma la soglia è stata elevata a 2 milioni di euro, escludendo quindi un gran numero di gare dall’obbligo.
 
Per Giorgio Lupoi, Presidente OICE: "dal nostro Report emerge il divario sempre più marcato tra le realtà che, ad oggi, hanno già investito nella digitalizzazione, comprendendone gli obiettivi ed i vantaggi, e quelle che ancora si avvicinano al tema in modo superficiale, disorganizzato e con scarsa consapevolezza che la digitalizzazione non si esaurisce nel modello 3D, ma riguarda l’intero ciclo di vita del progetto”.
 
“C’è ancora molto da fare - continua - soprattutto nel campo della P.A. che si sta comunque avviando verso un profondo e necessario cambiamento; vedremo l’anno prossimo quale sarà l’impatto dell’obbligo previsto dal decreto correttivo del codice appalti che impone il BIM per progetti oltre 2 milioni di lavori di cui condividiamo la scelta e ci auguriamo che il mondo pubblico lo attui appieno. A tutto ciò si aggiungono le opportunità che l’Intelligenza Artificiale mette a disposizione di tutti gli operatori e sulle quali molte delle nostre società stanno conducendo studi, ricerche e sperimentazioni e che l’OICE sta accompagnando”.
 
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