
Case mobili nei campeggi senza autorizzazione paesaggistica
AMBIENTE
Case mobili nei campeggi senza autorizzazione paesaggistica
Ministra Santanchè: ‘niente più vincoli per ogni casetta, conta solo l’autorizzazione del complesso turistico’
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del 27/05/2025

20/05/2025 - È esentata dall’autorizzazione paesaggistica la collocazione di case mobili per vacanze, caravan e autocaravan all’interno di strutture turistico-ricettive all’aperto già munite di autorizzazione paesaggistica.
È invece assoggettata autorizzazione paesaggistica semplificata la realizzazione di infrastrutture a rete e la modifica delle aree attrezzate dotate di sistemi di utenza elettrica, idrica e fognaria, senza realizzazione di nuove costruzioni o aumento della capacità ricettiva.
È quanto prevede il DPR approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, che modifica l’elenco degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica e di quelli sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata, di cui al DPR 31 del 13 febbraio 2017.
Questi interventi vengono così equiparati a quelli di manutenzione o sostituzione, senza ampliamenti dimensionali, delle strutture amovibili esistenti situate nell’ambito di strutture ricettive all’aria aperta già munite di autorizzazione paesaggistica, eseguiti nel rispetto delle caratteristiche morfo-tipologiche, dei materiali e delle finiture esistenti, che sono già esenti da autorizzazione paesaggistica.
Questi interventi vengono equiparati a quelli di:
- realizzazione di verande e strutture in genere poste all’esterno (dehors), tali da configurare spazi chiusi funzionali ad attività economiche quali esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, attività commerciali, turistico-ricettive, sportive o del tempo libero;
- installazione di manufatti amovibili o di facile rimozione, consistenti in opere di carattere non stagionale e a servizio della balneazione, quali, ad esempio, chioschi, servizi igienici e cabine;
- prima collocazione ed installazione dei predetti manufatti amovibili o di facile rimozione aventi carattere stagionale,
che richiedono una autorizzazione paesaggistica semplificata.
“Oggi il Governo ha compiuto un altro passo avanti, e ringrazio il ministro Giuli, verso la semplificazione. Finalmente, per quanto riguarda il turismo all’aria aperta, i villaggi turistici non dovranno più avere l’autorizzazione delle Sovrintendenze per le singole casette mobili o per i caravan, ma sarà sufficiente l’autorizzazione che hanno come villaggio. “Si va avanti e si aiuta il turismo all’aria aperta perché è un turismo che può crescere moltissimo in Italia, soprattutto al Sud”.
“Grazie alla stretta sinergia col Ministro del Turismo Daniela Santanché, con questo intervento siamo riusciti a mettere in campo un’azione concreta di sostegno per un settore strategico quale il turismo sostenibile che punta molto sui percorsi meno conosciuti ma ricchi di fascino e storia. A partire da quella rete dei cammini di cui è innervata la nostra Penisola e che scava nelle viscere della nostra identità nazionale” - ha concluso.
È invece assoggettata autorizzazione paesaggistica semplificata la realizzazione di infrastrutture a rete e la modifica delle aree attrezzate dotate di sistemi di utenza elettrica, idrica e fognaria, senza realizzazione di nuove costruzioni o aumento della capacità ricettiva.
È quanto prevede il DPR approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, che modifica l’elenco degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica e di quelli sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata, di cui al DPR 31 del 13 febbraio 2017.
Case mobili esenti da autorizzazione paesaggistica
La prima modifica aggiunge alla lista delle opere realizzabili senza autorizzazione paesaggistica la collocazione da parte del gestore o di terzi, anche in via continuativa, all’interno di strutture turistico-ricettive all’aperto munite di autorizzazione paesaggistica inerente specificamente anche alle aree attrezzate dotate di sistemi di utenza elettrica, idrica e fognaria, ivi insistenti, di mezzi mobili di pernottamento, con eventuali pertinenze e accessori, quali caravan, case mobili per vacanze e autocaravan, che non abbiano alcun collegamento di natura permanente al suolo, siano dotati di sistemi di aggancio alle reti tecnologiche facilmente rimuovibili e siano rimossi alla cessazione definitiva dell’azienda turistico-ricettiva senza provocare mutamenti dell’aspetto esteriore dei luoghi.Questi interventi vengono così equiparati a quelli di manutenzione o sostituzione, senza ampliamenti dimensionali, delle strutture amovibili esistenti situate nell’ambito di strutture ricettive all’aria aperta già munite di autorizzazione paesaggistica, eseguiti nel rispetto delle caratteristiche morfo-tipologiche, dei materiali e delle finiture esistenti, che sono già esenti da autorizzazione paesaggistica.
Infrastrutture a rete con autorizzazione paesaggistica semplificata
All’elenco delle opere soggette ad autorizzazione paesaggistica semplificata si aggiungono gli interventi sulle strutture turistico-ricettive all’aperto, munite di autorizzazione paesaggistica, che comportino la realizzazione di infrastrutture a rete e modifiche del numero o della collocazione delle aree attrezzate dotate di sistemi di utenza elettrica, idrica e fognaria, senza realizzazione di nuove costruzioni o aumento della capacità ricettiva.Questi interventi vengono equiparati a quelli di:
- realizzazione di verande e strutture in genere poste all’esterno (dehors), tali da configurare spazi chiusi funzionali ad attività economiche quali esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, attività commerciali, turistico-ricettive, sportive o del tempo libero;
- installazione di manufatti amovibili o di facile rimozione, consistenti in opere di carattere non stagionale e a servizio della balneazione, quali, ad esempio, chioschi, servizi igienici e cabine;
- prima collocazione ed installazione dei predetti manufatti amovibili o di facile rimozione aventi carattere stagionale,
che richiedono una autorizzazione paesaggistica semplificata.
Ministra del Turismo Santanchè: ‘niente più vincoli per ogni casetta’
“Oggi il Governo ha compiuto un altro passo avanti, e ringrazio il ministro Giuli, verso la semplificazione. Finalmente, per quanto riguarda il turismo all’aria aperta, i villaggi turistici non dovranno più avere l’autorizzazione delle Sovrintendenze per le singole casette mobili o per i caravan, ma sarà sufficiente l’autorizzazione che hanno come villaggio. “Si va avanti e si aiuta il turismo all’aria aperta perché è un turismo che può crescere moltissimo in Italia, soprattutto al Sud”.Ministro della Cultura Giuli: ‘bene semplificazione su case mobili’
“La semplificazione delle procedure autorizzative per i mezzi mobili di pernottamento varate dal Consiglio dei Ministri è un elemento importante che consentirà maggiore chiarezza e accessibilità alle regole per il turismo all’aria aperta e darà nuova linfa alla valorizzazione delle nostre bellezze naturali, paesaggistiche per un pieno sviluppo economico dei territori, soprattutto di quelli all’infuori dei grandi circuiti turistici” - ha dichiarato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.“Grazie alla stretta sinergia col Ministro del Turismo Daniela Santanché, con questo intervento siamo riusciti a mettere in campo un’azione concreta di sostegno per un settore strategico quale il turismo sostenibile che punta molto sui percorsi meno conosciuti ma ricchi di fascino e storia. A partire da quella rete dei cammini di cui è innervata la nostra Penisola e che scava nelle viscere della nostra identità nazionale” - ha concluso.