
Gare PNRR, Oice: -36% nel primo trimestre 2025 sul quarto 2024
Presidente Lupoi: ‘aumentano collaudi e direzione lavori ma alcuni bandi travisano lo spirito del Codice Appalti’

Sono questi i dati principali che emergono dal report OICE - l’Associazione che riunisce le società di ingegneria e architettura in ambito confindustriale - che analizza le gare per servizi di architettura e ingegneria (SAI) e per appalti integrati (progettazione esecutiva e costruzione) relativi ad interventi finanziati con fondi del PNRR emessi nel primo trimestre del 2025.
Stando al valore, l’incidenza delle gare PNRR - come prevedibile - sta rapidamente scendendo: passa infatti dall’8,3% del totale del mercato, raggiunto nel quarto trimestre del 2024, al 7,7% nel primo trimestre del 2025. Nel primo trimestre 2024 l’incidenza del valore dei bandi PNRR era il 47,9%.
Stante il crollo del valore dei bandi PNRR nel 2024 - spiega Oice - è evidente, comunque, che nel 2024 le attività virano verso la fase esecutiva. La direzione lavori affidata sia singolarmente che congiuntamente alla progettazione vale 19,1 milioni di euro e costituisce il 65,7% del valore totale dei bandi pubblicati, nel trimestre precedente era il 35,2%. Le attività di collaudo valgono invece 1,1 milioni di euro ma rappresentano il 4,0% del totale, nel trimestre precedente erano lo 0,3% dell’importo totale delle gare bandite.
Per Giorgio Lupoi, presidente di Oice:
“I dati del nostro report sono del tutto in linea con quanto stiamo verificando ogni giorno sul campo: aumentano non solo le direzioni lavori ma anche i collaudi. Di fatto ci sono ancora delle piccole code del PNRR con richieste che virano sulla fase esecutiva per circa il 70% del valore degli affidamenti”.
“Quello che vediamo - prosegue Lupoi - è che però alcune importanti stazioni appaltanti stanno emettendo bandi per direzione lavori che a nostro avviso non tengono conto della ratio dell’articolo 114 e della disciplina del codice concernente questa delicata attività. L’articolo 114 del d.lgs. n. 36/2023 dovrebbe infatti essere interpretato alla luce di un principio di unitarietà delle attività di direzione dei lavori e di affidamento delle stesse ad un unico soggetto e questo per evitare, anche ai fini della prevenzione del contenzioso, l’interconnessione e la sovrapposizione di ruoli e responsabilità fra tecnici della PA e soggetti esterni”.
“Invece vediamo bandi che prevedono lo spacchettamento delle attività con un Direttore lavori dell’Amministrazione e l’ufficio di direzione lavori affidato a terzi e questo a nostro avviso è foriero di problematiche non da poco. Anche per questo sarebbe auspicabile intervenire nuovamente in via interpretativa o normativa il che consentirebbe anche di ragionare sul ripristino del principio prioritario affidamento della DL al progettista incaricato al fine di garantire l’omogeneità della progettazione e della direzione dei lavori e la maggiore qualità delle prestazioni, dal momento che il progettista, conoscendo nel dettaglio il progetto di cui il direttore dei lavori deve controllare la realizzazione, può meglio assicurare e gestire tale fase di controllo e assicurare così una maggiore efficienza nell’esecuzione delle opere”.
Tornando ai dati emerge l’importante crollo del valore della progettazione nel primo trimestre del 2025, 4,1 milioni di euro. (-82,4% sul quarto trimestre 2023), evidente segno di come l’attenzione si stia spostando, come già detto, verso una fase esecutiva; infatti, se nel trimestre precedente questo costituiva il 59,5% dell’importo totale di tutti i servizi messi in gara, nel primo trimestre del 2025 la percentuale scende al 13,9%.