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Costruzioni in zona sismica, la Regione Marche recepisce il Salva Casa

Costruzioni in zona sismica, la Regione Marche recepisce il Salva Casa

Aggiornata la normativa con controlli a campione, autorizzazioni postume e iter più snelli per le sanatorie

La Regione Marche recepisce il Salva Casa
La Regione Marche recepisce il Salva Casa
07/05/2025 - La Regione Marche ha aggiornato la propria disciplina in materia di costruzioni in zone sismiche, anche con l’obiettivo di recepire le novità introdotte dal Decreto Salva Casa.
 
Il nuovo testo di legge, proposto dalla Giunta regionale, approvato all’unanimità dall’Assemblea legislativa e pubblicato sul Bollettino Ufficiale, introduce una serie di semplificazioni procedurali e innovazioni normative che puntano a ridurre il carico amministrativo per Comuni e tecnici, garantendo al tempo stesso un controllo efficace del territorio.
 

La Regione Marche recepisce il Salva Casa

La Legge Regionale 4/2025 ‘Modifiche alla legge regionale 4 gennaio 2018, n. 1 (Nuove norme per le costruzioni in zone sismiche nella regione Marche)’ introduce diverse novità operative:
 
- Controlli a campione: i Comuni non saranno più obbligati a verificare ogni singola istanza relativa a interventi in sanatoria, ma potranno effettuare controlli selettivi, basati su criteri di efficacia e fattibilità. Questo consente di superare l’inefficacia dell’approccio “a tappeto”, spesso inapplicabile nella prassi.
 
- Autorizzazione sismica postuma: viene prevista la possibilità di rilasciare l’autorizzazione anche dopo l’esecuzione dei lavori, configurando un rimedio postumo per sanare situazioni di irregolarità strutturale.
 
- Sanatorie edilizie anche strutturali: la legge disciplina i procedimenti amministrativi per la regolarizzazione di difformità parziali e variazioni essenziali, introducendo per queste istanze un iter semplificato.
 


Costruzioni in zona sismica nella Regione Marche

Gli aggiornamenti approvati in recepimento del Decreto Salva Casa non hanno modificato i contenuti essenziali della LR 1/2018 ‘Nuove norme per le costruzioni in zone sismiche nella regione Marche’. Restano infatti in vigore, senza variazioni, gli articoli che delineano l’impianto tecnico e istituzionale del sistema di controllo sismico nella Regione Marche.
 
Sono invariate:
- le funzioni in materia sismica attribuite ai Comuni, in particolare per interventi privi di rilevanza per l’incolumità pubblica;
- gli strumenti urbanistici che devono includere analisi di pericolosità e indirizzare le scelte localizzative in funzione della riduzione del rischio sismico;
- l’obbligo per i Comuni di basare la pianificazione su studi di microzonazione e di definire soglie di criticità e prescrizioni specifiche;
- gli interventi soggetti a controllo sismico in base al DPR 380/2001 e alle linee guida ministeriali;
- i procedimenti per il rilascio dell’autorizzazione sismica per interventi rilevanti e di minore rilevanza;
- la trasmissione della relazione a struttura ultimata, il collaudo statico e la dichiarazione di regolare esecuzione;
- il richiamo alle norme speciali per interventi su edifici di valore storico o monumentale, con rinvio al Codice dei beni culturali e alle Norme Tecniche per le Costruzioni.
 

Nuove norme per le costruzioni in zona sismica

Nel corso dell’iter approvativo, l’assessore regionale all’Urbanistica Stefano Aguzzi ha evidenziato la portata strategica della nuova legge regionale, che consente di snellire i procedimenti edilizi e affrontare in modo concreto le criticità degli enti locali: “era quanto mai urgente adeguare la normativa regionale, disciplinando i nuovi procedimenti amministrativi per una gestione più ordinata e rapida delle istanze”.
 
Aguzzi ha assicurato che le modifiche avranno un impatto positivo su cittadini e Comuni, alleggerendo la pressione burocratica e compensando almeno in parte la carenza di personale tecnico negli enti locali, aggravata da prossimi pensionamenti e da un elevato numero di pratiche in attesa. “Consentire controlli a campione - ha spiegato - significa rendere più credibili ed efficaci le verifiche, mantenendo comunque un controllo sostanziale sulle dichiarazioni dei tecnici abilitati”.
 
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