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Sanatoria della veranda: cosa succede se l’immobile è vincolato
di Redazione Edilportale

Sanatoria della veranda: cosa succede se l’immobile è vincolato

Il Tar Lazio delimita l’ambito applicativo del condono edilizio in base alla natura e all'impatto prodotto dall’intervento

Sanatoria veranda - Immagine generata con l
Sanatoria veranda - Immagine generata con l'A.I.
di Redazione Edilportale
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16/05/2025 - La sanatoria della veranda è una pratica edilizia molto diffusa che può causare contenziosi.
 
Nei procedimenti per il condono o la sanatoria di una veranda i privati, che hanno realizzato l’intervento e vorrebbero regolarizzarlo, si contrappongono ai Comuni, che in qualche caso riscontrano motivi che impediscono la sanatoria.
 
Di recente i giudici amministrativi si sono pronunciati sul contenzioso per la sanatoria di una veranda e di un gabbiotto realizzati senza alcuna autorizzazione.
 

La richiesta di sanatoria della veranda

Il caso inizia nel 2004, quando il proprietario di un immobile presenta un’istanza di condono edilizio per la regolarizzazione di una veranda e di un gabbiotto realizzati senza alcun titolo abilitativo.
 
I due manufatti insieme occupano una superficie di 13,40 metri quadri.
 
Il Comune rileva che l’area su cui è stato realizzato l’abuso presenta vincoli paesaggistici. Nel 2016 il Comune invia un preavviso di diniego spiegando che, a causa del vincolo, l’abuso non è condonabile e nel 2021 emette il provvedimento di diniego.
 
Il proprietario presenta quindi ricorso al Tar Lazio, sostenendo che il gabbiotto è un mero accessorio tecnico, sanabile e conforme alla pianificazione urbanistica vigente, mentre la veranda non implica alcun aumento di volumetria.
 

Quando la sanatoria veranda è consentita

I giudici, con la sentenza 8831/2025, hanno spiegato che gli abusi edilizi non sono condonabili se realizzati su immobili soggetti a vincoli imposti da leggi statali e regionali a tutela degli interessi idrogeologici e delle falde acquifere, dei beni ambientali e paesistici, nonché dei parchi e delle aree protette nazionali.
 
Il Tar ha aggiunto che, nell’ambito degli interventi realizzati senza permesso sugli immobili vincolati, sono condonabili solo gli interventi di manutenzione straordinaria e restauro e risanamento conservativo.
 
Al contrario, ha affermato il Tar, gli interventi abusivi, realizzati nelle aree e sugli immobili vincolati, non sono condonabili se comportano un incremento della volumetria o della superficie.
 
I giudici hanno sottolineato che sia il gabbiotto sia la veranda sono opere rilevanti, non qualificabili come accessori tecnici, che creano volumetria e rientrano nel range della ristrutturazione edilizia.
 
Il Tar ha quindi escluso la sanatoria della veranda e confermato il diniego del condono edilizio.

Se le opere avessero avuto caratteristiche diverse, o se l’area non fosse stata gravata da un vincolo, probabilmente l’istanza di sanatoria della veranda si sarebbe conclusa diversamente.
 
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