Add Impression Banner Skin
Network
Pubblica i tuoi prodotti
Quando il BIM oltre i 2 milioni di euro non è obbligatorio
di Redazione Edilportale

Quando il BIM oltre i 2 milioni di euro non è obbligatorio

Nelle gare a cavallo tra il 2024 e il 2025 conta lo stato della progettazione. Il Ministero delle Infrastrutture spiega come determinarlo

Obbligo di BIM - Foto: mikkiorso 123RF.com
Obbligo di BIM - Foto: mikkiorso 123RF.com
di Redazione Edilportale
edilportale+
09/06/2025 - Dal 1° gennaio 2025, l’obbligo di BIM negli appalti pubblici si applica alla progettazione e realizzazione di lavori di nuova costruzione e agli interventi su costruzioni esistenti con stima parametrica del valore del progetto di importo superiore a 2 milioni di euro. 
 
La soglia è stata modificata dal Correttivo del Codice Appalti, che ha segnato un rallentamento nella digitalizzazione dei contratti pubblici.
 
Ma non è tutto, perché la normativa, che spesso risulta poco chiara, si presta ad un ulteriore allentamento dell’obbligo di BIM.
 
Il servizio di supporto giuridico del Ministero delle Infrastrutture (Mit) ha infatti chiarito che, a determinate condizioni, l’obbligo di BIM può scattare oltre i 5,5 milioni di euro e non al superamento della soglia dei 2 milioni di euro.
 

Appalti a cavallo del 2024 e 2025, il dubbio

Una Stazione Appaltante ha sollevato un dubbio sull’applicazione dell’obbligo di BIM nei contratti pubblici a cavallo tra il 2024 e il 2025, quindi in fase iniziale nel momento in cui il Correttivo del Codice Appalti è entrato in vigore.
 
Il dubbio sorge dalla formulazione dell’articolo 225-bis del Codice Appalti, così come modificato dal Correttivo.
 
Tale articolo contiene una serie di disposizioni transitorie e specifica l’obbligo di BIM non si applica ai procedimenti di programmazione già avviati al momento dell’entrata in vigore della disposizione, purché per tali procedimenti sia già stato redatto il Docfap e l’importo superi le soglie comunitarie.
 
La Stazione Appaltante, concentrandosi su alcune casistiche pratiche non ben rappresentate dall'articolo, ha quindi chiesto se l’obbligo di BIM vale anche per:
 
- i lavori di importo superiore ai 2 milioni di euro, con gare bandite dal 1° gennaio 2025, ma Documento di fattibilità delle alternative progettuali (Docfap) approvato entro il 31 dicembre 2024;
 
- i lavori di importo inferiore alle soglie comunitarie (5,5 milioni di euro), per i quali non era obbligatorio redigere il Docfap, inseriti nella programmazione dell’ente prima del 31 dicembre 2024;
 
- i progetti approvati e validati entro il 31 dicembre 2024, ma con lavori vengono messi in gara nel 2025.
 

Come funziona l’obbligo di BIM

Il servizio di supporto giuridico del Mit, con la risposta 3480/2025 ha fornito un’interpretazione dell’articolo 225-bis.
 
Secondo il servizio di supporto giuridico del Mit ha ribadito che l’obbligo di utilizzare il BIM per la progettazione non si applica ai procedimenti di programmazione già avviati entro il 31 dicembre 2024, a condizione che per questi sia stato redatto il Docfap.
 
Se il Docfap è stato completato entro la fine del 2024, si può continuare a progettare senza l'obbligo di adottare il BIM, anche se la gara viene bandita successivamente. In questo modo garantire continuità e coerenza ai progetti già impostati prima dell’entrata in vigore delle nuove regole.
 
Nella sua risposta, il servizio di supporto giuridico richiama anche due pareri precedenti (n. 2128 e 3368), in cui afferma che gli elaborati progettuali già redatti rimangono validi nei loro contenuti e livelli. Tuttavia, aggiunge, per quanto riguarda la gara d’appalto vera e propria, deve essere applicata la normativa nel frattempo entrata in vigore, inclusa la necessità di aggiornare i documenti come il Capitolato Speciale d’Appalto e lo schema di contratto, in linea con le nuove disposizioni.
 
Per i lavori di importo inferiore alle soglie europee, per i quali il Docfap non è richiesto per legge (art. 2, comma 5, dell’Allegato I.7) il servizio di supporto giuridico ha chiarito che se la programmazione è stata avviata entro il 31 dicembre 2024, non c’è obbligo di progettazione in BIM.
 
Ciò che conta per capire se applicare l’obbligo del BIM, quindi, è la data di avvio della programmazione e lo stato della progettazione, non necessariamente la redazione del Docfap, dal momento che non è sempre obbligatorio.
 
Le più lette