
Direttiva Case Green: dalla UE l’iter operativo dei piani nazionali di ristrutturazione degli edifici
Linee guida, regolamenti e modelli comuni per aiutare gli Stati a definire gli interventi sul patrimonio edilizio e centrare l’obiettivo zero emissioni al 2050

Approvata il 24 aprile 2024 e pubblicata in Gazzetta ufficiale l’8 maggio, la direttiva impone agli Stati membri l’elaborazione di Piani Nazionali di Ristrutturazione degli Edifici (National Building Renovation Plans - NBRPs).
Regolamenti e modelli per gli Stati membri
Il 30 giugno la Commissione europea ha presentato un pacchetto di documenti finalizzato a supportare i Paesi europei nell’attuazione della Direttiva Case Green. Si tratta di un Regolamento delegato, un Regolamento di esecuzione e una serie completa di Documenti di orientamento.Il pacchetto comprende le seguenti misure di attuazione:
- Regolamento delegato che rivede il quadro metodologico per il calcolo dei livelli ottimali in funzione dei costi: fornisce ai paesi dell’UE il quadro per stabilire requisiti di prestazione energetica economicamente vantaggiosi per i proprietari di edifici, sia per gli edifici nuovi che per quelli esistenti, tenendo conto delle specificità nazionali quali le caratteristiche del parco edilizio locale e le condizioni climatiche. Il regolamento delegato è corredato di linee guida che forniscono informazioni aggiuntive pertinenti.
- Regolamento di esecuzione che istituisce modelli comuni per il trasferimento di informazioni dalle banche dati nazionali all’Osservatorio del parco edilizio dell’UE: ciò garantirà che l’Osservatorio del parco edilizio dell’UE riceva dati di alta qualità e comparabili, fornendo così una solida base di dati per valutare i progressi nel settore edilizio in tutta l’UE.
- Documento di orientamento (con 13 allegati dedicati ad argomenti specifici): esamina più da vicino le nuove disposizioni, sostanzialmente modificate, della direttiva rifusa e fornisce orientamenti interpretativi e pratici in risposta alle domande sollevate dai paesi dell’UE.
Il Commissario per l’Energia e l’Edilizia Abitativa Dan Jørgensen ha dichiarato:
“Migliorare le prestazioni energetiche dei nostri edifici fa bene al clima e ai nostri cittadini. Le misure che adottiamo oggi aiuteranno gli Stati membri ad attuare il percorso che abbiamo scelto insieme per rendere il settore edilizio europeo decarbonizzato e più competitivo”.
Nello stesso giorno della pubblicazione del pacchetto, si è riunito per la prima volta il nuovo Comitato consultivo per l’edilizia abitativa, un gruppo di esperti che hanno il compito di esaminare la questione più ampia della riduzione delle bollette energetiche e di un’edilizia abitativa più sostenibile e accessibile.
Linee Guida e strumenti operativi per la EPBD 2024
Qualche settimana prima, il 2 giugno 2025 la Commissione Europea aveva pubblicato una serie di strumenti operativi che aiutano gli Stati nazionali a predisporre i propri piani entro le scadenze previste.Gli Stati, infatti, devono predisporre una bozza di Piano entro il 31 dicembre 2025 e la versione definitiva entro il 31 dicembre 2026, dopo l’analisi e le eventuali raccomandazioni della Commissione.
Per agevolare questo lavoro, la Commissione ha fornito i seguenti strumenti:
- un modello annotato di Piano con istruzioni per ciascuna sezione;
- un foglio di calcolo per l’analisi del patrimonio edilizio;
- indicazioni per la consultazione pubblica nazionale, obbligatoria ai fini della redazione del Piano.
Vai agli strumenti
Cosa prevede la EPBD 2024 (Direttiva Case Green)
La Energy Performance of Buildings Directive (EPBD) 2024 stabilisce una roadmap vincolante per la trasformazione del settore edilizio europeo. Obiettivo principale: ridurre le emissioni, tagliare i consumi e sostituire i combustibili fossili, promuovendo una progressiva riqualificazione del costruito.Obiettivi strategici:
- parco immobiliare a zero emissioni entro il 2050;
- nuovi edifici a zero emissioni dal 2030 (dal 2028 per quelli pubblici);
- graduale eliminazione delle caldaie a combustibili fossili entro il 2040;
- ristrutturazione obbligatoria degli edifici meno performanti, residenziali e non.
La Direttiva sostituisce la 2010/31/UE e rientra nel pacchetto “Fit for 55” del Green Deal europeo.
Prestazioni minime ed edifici esistenti
Una delle novità centrali della Direttiva Case Green è l’introduzione dei Minimum Energy Performance Standards (MEPS), cioè standard minimi vincolanti di prestazione energetica per edifici non residenziali e per edifici residenziali.Edifici non residenziali:
- ristrutturazione del 16% degli edifici peggiori entro il 2030;- estensione al 26% entro il 2033.
Edifici residenziali:
- riduzione del consumo medio di energia primaria del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035;- almeno il 55% del risparmio dovrà riguardare gli immobili in classe G.
Gli Stati membri avranno flessibilità nel definire i criteri, purché misurabili e orientati a migliorare le prestazioni dell’intero stock edilizio.
Strumenti operativi della Direttiva Case Green
La EPBD 2024 introduce nuovi meccanismi per rendere più semplice e tracciabile l’attuazione degli interventi di efficientamento.Passaporti di ristrutturazione
Documenti digitali che forniscono un percorso personalizzato per interventi successivi sull’immobile, fino al raggiungimento della neutralità energetica.Certificati di Prestazione Energetica (EPC)
- nuova scala armonizzata A-G in tutta l’UE;- la classe A indica edifici a zero emissioni;
- strumento obbligatorio per compravendite, affitti e monitoraggio.
Infrastrutture per la mobilità sostenibile
Obblighi di predisposizione di:- colonnine di ricarica per veicoli elettrici;
- posti bici coperti e sicuri nei nuovi edifici e nelle ristrutturazioni importanti.
Stop agli incentivi per le caldaie fossili
Dal 1° gennaio 2025 è vietato incentivare caldaie alimentate da fonti fossili. Entro il 2040, tali apparecchi dovranno essere eliminati dal parco impiantistico nazionale.
Cosa cambia per l’Italia
L’Italia dovrà recepire la Direttiva EPBD 2024 entro il 14 maggio 2026. Ma, come detto, già entro la fine del 2025 è attesa la bozza del Piano Nazionale di Ristrutturazione degli Edifici, che includerà:- mappatura del patrimonio edilizio nazionale;
- definizione di traguardi intermedi 2030-2040-2050;
- strategie di investimento e strumenti di supporto finanziario;
- meccanismi di assistenza per famiglie vulnerabili (es. sportelli unici e semplificazioni);
- coinvolgimento di stakeholder attraverso consultazioni pubbliche.
Il piano italiano sarà determinante anche per l’evoluzione di strumenti esistenti come i bonus edilizi, l’Ecobonus e i fondi PNRR destinati all’edilizia pubblica.
Direttiva Case Green, le tappe
28 maggio 2024 | Entrata in vigore della Direttiva EPBD 2024 |
2 giugno 2025 | Pubblicazione strumenti UE per la redazione dei piani |
31 dicembre 2025 | Scadenza per la bozza del NBRP |
31 dicembre 2026 | Scadenza per la versione definitiva del NBRP |
14 maggio 2026 | Termine per il recepimento della Direttiva in Italia |
2030 | Obbligo di edifici a zero emissioni per nuove costruzioni |