Porte antipanico
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Porte antipanico
Una porta antipanico rappresenta un dispositivo di sicurezza molto efficace, facile da azionare e la cui installazione, grazie a determinate caratteristiche strutturali, è diventata obbligo di legge per determinati ambienti. In moltissimi casi la porta antipanico è in grado di salvare la vita a molte persone ed è quindi indispensabile conoscere le caratteristiche che rendono questo strumento imprescindibile per prevenire diversi tipi di rischi, imprevisti o incidenti in edifici lavorativi e strutture pubbliche.
Il maniglione antipanico è una barra rinforzata orizzontale azionata a pressione che occupa tutta la larghezza della porta ed è generalmente posizionata all’altezza delle classiche maniglie.
Una porta antipanico si apre verso l’esterno se viene effettuata una leggera spinta (o pressione) e permette una via di fuga semplice, facile e veloce alla portata di tutti.
Il maniglione antipanico rende la porta leggera, in modo che chiunque possa azionarlo e aprire la porta senza eccessivi sforzi.
Questa condizione in particolare, rende agevole ed immediata l'uscita delle persone dall'edificio, evitando al contempo di creare rischiose resse o code in caso di pericolo o in una situazione di estrema emergenza.
Le porte antipanico sono vendibili anche al singolo utente, che può ad esempio decidere di installarle in casa propria, soprattutto in quegli ambienti più soggetti al rischio di incendio come la cucina.
In caso di incendio o di qualsiasi tipologia di incidente, con una porta antipanico tutti devono poter essere in grado di azionare facilmente l’apertura verso l’esterno. La maggior parte delle porte antipanico è inoltre dotata di apposite molle che ne richiudono autonomamente l’apertura, così da evitare che eventuali fiamme o agenti di pericolo si propaghino anche verso l’esterno dell’edificio.
Molte porte antipanico sono inoltre dotate di una guaina plastificata, posizionata lungo tutto il perimetro, che ha la capacità di espandersi qualora la temperatura interna dell'edificio raggiunga temperature assai elevate (parliamo di 150 o 200 gradi) in modo da isolare e sigillare l'ambiente interno ed esterno. Questa particolarità è utilissima in caso di incendio perché impedisce al fumo di fuoriuscire ed eventualmente intossicare le persone che sono riuscite a mettersi in salvo.
Deve anzitutto essere facile da aprire: come abbiamo detto è necessario che la porta antipanico sia di agevole apertura, deve essere semplice da azionare anche per un bambino ed è quindi fondamentale tenere in considerazione questa caratteristica come assolutamente necessaria e primaria.
E’ importante che la porta antipanico possa aprirsi solo dall’interno verso l'esterno e non viceversa, per non creare intralci o ulteriori pericoli in caso di ressa. Essa deve poi essere in grado di chiudersi in modo autonomo facilitando quanto più possibile il passaggio all’esterno. E' importante quindi scegliere una porta antipanico dotata di appositi dispositivi di autochiusura: parliamo di specifiche molle che, una volta cessata l’azione di pressione per l’apertura, sono in grado di richiudersi in automatico.
Deve infine esserci la possibilità di blocco nel caso vi fosse l'esigenza di tenere la porta aperta per un certo tempo. Si pensi ad esempio ad un ospedale e all'eventualità che debba essere trasportata all'esterno una barella o una sedia a rotelle: se la porta si chiudesse subito, non sarebbe funzionale. In questi casi è possibile scegliere una porta antipanico dotata di sistemi di bloccaggio quali, ad esempio, dei magneti affissi al muro in grado di bloccarla per il tempo necessario alle operazioni di salvataggio.
La porta antipanico deve essere facilmente individuabile: in una situazione di estrema necessità ed emergenza chiunque deve essere messo nella condizione di trovare agevolmente e quindi riconoscere in maniera immediata quale sia la porta antipanico da utilizzare. A tal proposito, è importantissimo esporre in ogni luogo che dispone di porte antipanico, una piantina o un foglio illustrativo che indichi precisamente ed in maniera chiara dove sono posizionate e qual è il percorso più veloce per raggiungerle.
Molto importante è anche il controllo periodico delle aperture antipanico, in modo che risultino sempre ottimizzate e performanti all'utilizzo; una buona manutenzione richiede un intervento di personale specifico e professionale almeno una volta ogni 6 mesi.
Prima di procedere con l'esplicazione della normativa di riferimento è bene ricordare che tutti i dispositivi di apertura antipanico devono essere conformi alla normativa antincendio (UNI EN 1125) e devono avere apposto il marchio CE, ovvero la conferma che il dispositivo rispecchi tutte le norme di sicurezza imposte dalla legge.
Tutte le porte antipanico devono poi essere classificabili nella scala REI (acronimo di Resistenza, Ermeticità ed Isolamento termico). Per accertarsi che la porta antipanico sia certificata REI si può cercare il bollino identificativo REI al cui fianco sarà indicato un numero (30, 60, 90, 180) che indica effettivamente quanto tempo la porta antipanico in questione ha la capacità di resistere ad un incendio ed una sollecitazione termica importante.
La normativa specifica che prevede la regolamentazione delle porte antipanico è compresa nel Decreto Ministeriale del 3/11/2004. Tra tutti gli aspetti tecnici, grazie a questo documento, è possibile effettuare diversificazione tra la tipologia di locale e la capienza massima dell’ambiente stesso.
In particolare, per i locali che non sono aperti al pubblico e con una capienza massima inferiore alle 9 persone, non c'è l'obbligo di installazione di porte antipanico; per i locali che non sono aperti al pubblico ma con una capienza massima tra le 9 e le 25 persone, c'è l'obbligo di installazione di maniglie a leva o maniglie a spinta; per i locali che non sono aperti al pubblico e con una capienza che va oltre le 25 persone, è obbligatorio installare un maniglione antipanico orizzontale (come sopra descritto). Per i locali aperti al pubblico e con una capienza massima fino a 9 persone, c'è l'obbligo di installare maniglie a leva o maniglie a spinta; per i locali che sono aperti al pubblico con una capienza che va oltre le 9 persone, c'è l'obbligo dell'installazione di maniglione antipanico orizzontale.
Esiste poi un'ulteriore specifica per quegli ambienti considerati pericolosi, ovvero soggetti al pericolo di incendio o di esplosione: se la capienza massima è di 4 lavoratori, c'è l'obbligo di installazione di maniglie a leva o maniglie a spinta; se la capienza è superiore ai 5 lavoratori deve essere installato il maniglione antipanico orizzontale.
Un'altra categorizzazione che viene effettuata dalla normativa in esame è la cosiddetta altezza antincendio degli edifici considerati. L'altezza antincendio è una elemento di rischio che rappresenta l'altezza massima che intercorre tra la base dell'edificio, dove c'è l'apertura o l'entrata/uscita più bassa, e la sommità dell'edificio, dove c'è l'apertura o l'entrata/uscita più in alto.
Il Dipartimento del Vigili del Fuoco del Ministero dell'Interno ha emanato un documento tecnico per le norme di comportamento in caso di incendio dei vari edifici in base alla loro altezza antincendio. Le regole risultano abbastanza stringenti in caso di edifici con un'altezza antincendio superiore a 12 metri (essi rappresentano gran parte delle infrastrutture presenti sul territorio italiano, ovvero condomini e uffici a più piani). ...altro
Cosa sono e come sono strutturate le porte antipanico
Le porte antipanico sono porte a cui è stata installata una particolare maniglia, chiamata per l'appunto maniglione antipanico.Il maniglione antipanico è una barra rinforzata orizzontale azionata a pressione che occupa tutta la larghezza della porta ed è generalmente posizionata all’altezza delle classiche maniglie.
Una porta antipanico si apre verso l’esterno se viene effettuata una leggera spinta (o pressione) e permette una via di fuga semplice, facile e veloce alla portata di tutti.
Il maniglione antipanico rende la porta leggera, in modo che chiunque possa azionarlo e aprire la porta senza eccessivi sforzi.
Questa condizione in particolare, rende agevole ed immediata l'uscita delle persone dall'edificio, evitando al contempo di creare rischiose resse o code in caso di pericolo o in una situazione di estrema emergenza.
A cosa servono le porte antipanico e perchè sono così importanti?
Una porta antipanico rappresenta uno strumento essenziale per garantire la sicurezza di un edificio o di un locale soprattutto se questo ambiente è aperto al pubblico. E’ quindi importante che luoghi come teatri, cinema, alberghi, hotel, bed and breackfast, ristoranti, palestre, ospedali, bar e locali affollati, installino porte antipanico in ogni ambiente dove potrebbe verificarsi una situazione di rischio o pericolo.Le porte antipanico sono vendibili anche al singolo utente, che può ad esempio decidere di installarle in casa propria, soprattutto in quegli ambienti più soggetti al rischio di incendio come la cucina.
In caso di incendio o di qualsiasi tipologia di incidente, con una porta antipanico tutti devono poter essere in grado di azionare facilmente l’apertura verso l’esterno. La maggior parte delle porte antipanico è inoltre dotata di apposite molle che ne richiudono autonomamente l’apertura, così da evitare che eventuali fiamme o agenti di pericolo si propaghino anche verso l’esterno dell’edificio.
Molte porte antipanico sono inoltre dotate di una guaina plastificata, posizionata lungo tutto il perimetro, che ha la capacità di espandersi qualora la temperatura interna dell'edificio raggiunga temperature assai elevate (parliamo di 150 o 200 gradi) in modo da isolare e sigillare l'ambiente interno ed esterno. Questa particolarità è utilissima in caso di incendio perché impedisce al fumo di fuoriuscire ed eventualmente intossicare le persone che sono riuscite a mettersi in salvo.
Porte antipanico: quali e come scegliere?
Una porta antipanico performante deve possedere una serie di caratteristiche che la rendono completa, sicura ed efficiente in qualsiasi situazione di pericolo o incidente.Deve anzitutto essere facile da aprire: come abbiamo detto è necessario che la porta antipanico sia di agevole apertura, deve essere semplice da azionare anche per un bambino ed è quindi fondamentale tenere in considerazione questa caratteristica come assolutamente necessaria e primaria.
E’ importante che la porta antipanico possa aprirsi solo dall’interno verso l'esterno e non viceversa, per non creare intralci o ulteriori pericoli in caso di ressa. Essa deve poi essere in grado di chiudersi in modo autonomo facilitando quanto più possibile il passaggio all’esterno. E' importante quindi scegliere una porta antipanico dotata di appositi dispositivi di autochiusura: parliamo di specifiche molle che, una volta cessata l’azione di pressione per l’apertura, sono in grado di richiudersi in automatico.
Deve infine esserci la possibilità di blocco nel caso vi fosse l'esigenza di tenere la porta aperta per un certo tempo. Si pensi ad esempio ad un ospedale e all'eventualità che debba essere trasportata all'esterno una barella o una sedia a rotelle: se la porta si chiudesse subito, non sarebbe funzionale. In questi casi è possibile scegliere una porta antipanico dotata di sistemi di bloccaggio quali, ad esempio, dei magneti affissi al muro in grado di bloccarla per il tempo necessario alle operazioni di salvataggio.
La porta antipanico deve essere facilmente individuabile: in una situazione di estrema necessità ed emergenza chiunque deve essere messo nella condizione di trovare agevolmente e quindi riconoscere in maniera immediata quale sia la porta antipanico da utilizzare. A tal proposito, è importantissimo esporre in ogni luogo che dispone di porte antipanico, una piantina o un foglio illustrativo che indichi precisamente ed in maniera chiara dove sono posizionate e qual è il percorso più veloce per raggiungerle.
Molto importante è anche il controllo periodico delle aperture antipanico, in modo che risultino sempre ottimizzate e performanti all'utilizzo; una buona manutenzione richiede un intervento di personale specifico e professionale almeno una volta ogni 6 mesi.
Quando è obbligatorio installarle una porta antipanico?
L'installazione di porte con maniglione antipanico è diventata un vero e proprio obbligo di legge per alcuni settori e determinati luoghi pubblici.Prima di procedere con l'esplicazione della normativa di riferimento è bene ricordare che tutti i dispositivi di apertura antipanico devono essere conformi alla normativa antincendio (UNI EN 1125) e devono avere apposto il marchio CE, ovvero la conferma che il dispositivo rispecchi tutte le norme di sicurezza imposte dalla legge.
Tutte le porte antipanico devono poi essere classificabili nella scala REI (acronimo di Resistenza, Ermeticità ed Isolamento termico). Per accertarsi che la porta antipanico sia certificata REI si può cercare il bollino identificativo REI al cui fianco sarà indicato un numero (30, 60, 90, 180) che indica effettivamente quanto tempo la porta antipanico in questione ha la capacità di resistere ad un incendio ed una sollecitazione termica importante.
La normativa specifica che prevede la regolamentazione delle porte antipanico è compresa nel Decreto Ministeriale del 3/11/2004. Tra tutti gli aspetti tecnici, grazie a questo documento, è possibile effettuare diversificazione tra la tipologia di locale e la capienza massima dell’ambiente stesso.
In particolare, per i locali che non sono aperti al pubblico e con una capienza massima inferiore alle 9 persone, non c'è l'obbligo di installazione di porte antipanico; per i locali che non sono aperti al pubblico ma con una capienza massima tra le 9 e le 25 persone, c'è l'obbligo di installazione di maniglie a leva o maniglie a spinta; per i locali che non sono aperti al pubblico e con una capienza che va oltre le 25 persone, è obbligatorio installare un maniglione antipanico orizzontale (come sopra descritto). Per i locali aperti al pubblico e con una capienza massima fino a 9 persone, c'è l'obbligo di installare maniglie a leva o maniglie a spinta; per i locali che sono aperti al pubblico con una capienza che va oltre le 9 persone, c'è l'obbligo dell'installazione di maniglione antipanico orizzontale.
Esiste poi un'ulteriore specifica per quegli ambienti considerati pericolosi, ovvero soggetti al pericolo di incendio o di esplosione: se la capienza massima è di 4 lavoratori, c'è l'obbligo di installazione di maniglie a leva o maniglie a spinta; se la capienza è superiore ai 5 lavoratori deve essere installato il maniglione antipanico orizzontale.
Un'altra categorizzazione che viene effettuata dalla normativa in esame è la cosiddetta altezza antincendio degli edifici considerati. L'altezza antincendio è una elemento di rischio che rappresenta l'altezza massima che intercorre tra la base dell'edificio, dove c'è l'apertura o l'entrata/uscita più bassa, e la sommità dell'edificio, dove c'è l'apertura o l'entrata/uscita più in alto.
Il Dipartimento del Vigili del Fuoco del Ministero dell'Interno ha emanato un documento tecnico per le norme di comportamento in caso di incendio dei vari edifici in base alla loro altezza antincendio. Le regole risultano abbastanza stringenti in caso di edifici con un'altezza antincendio superiore a 12 metri (essi rappresentano gran parte delle infrastrutture presenti sul territorio italiano, ovvero condomini e uffici a più piani). ...altro