Nebulizzatori disinfettanti
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Nebulizzatori disinfettanti
La disinfezione di un ambiente da elementi patogeni, microbi, muffe, insetti o spore che possono essere nocivi per l'essere umano, è una procedura per la sicurezza degli ambienti, possibile grazie ai nebulizzatori disinfettati. Conoscere questo strumento è importante al fine di scegliere quello più adatto alle esigenze del cliente.
La trasformazione del disinfettante in goccioline può avvenire grazie a una forte pressione generata dal motore dell'apparecchio che spinge il liquido contro un getto d'aria ad elevata velocità, il quale lo scompone in piccolissime particelle. Altro sistema molto impiegato è quello di convogliare il prodotto attraverso uno spazio molto limitato il cui diametro deve essere tra gli 80 e i 120 micrometri.
Infine la nebulizzazione potrà avvenire attraverso un atomizzatore, ovvero un sistema che prevede di combinare una pressione elevata con uno scambiamento termico che determina la formazione delle gocce e la realizzazione della nebbia.
Il nebulizzatore da terra è un apparecchio molto compatto, può avere dimensioni differenti ma risulta sempre essere facilmente trasportabile, grazie a una struttura a manico oppure alla presenza di ruote. Potrà essere posizionato al centro di un ambiente, direttamente sul pavimento e venire attivato senza necessità di impiegare un tecnico per la diffusione del disinfettante.
Il modello con braccio regolabile prevede due comode spalline e una struttura morbida per la schiena per poter essere facilmente indossato dall'operatore. La nebulizzazione avverrà attraverso un braccio regolabile e con una serie di ugelli.
Il processo di nebulizzazione può avvenire attraverso un atomizzatore o tramite ugello: queste ultime sono le versioni che sfruttano la pressione del motore per creare la nebbia spingendo il disinfettante attraverso un passaggio molto limitato dai 20 ai 120 micrometri. Il nebulizzatore ad aria prevede invece l'utilizzo di una fonte di aria ad alta velocità per scomporre e sprigionare il disinfettante.
In base a dove dovrà essere impiegato il nebulizzatore si potrà scegliere anche la capacità di stoccaggio del serbatoio del disinfettante. Grazie al processo di nebulizzazione verrà comunque utilizzata una percentuale ridotta di prodotto. In ogni caso, se si interviene solo in ambienti di piccole dimensioni come uffici, ristoranti o negozi potrà essere sufficiente una capacità dai 5 ai 10 litri. Nel caso invece di operazioni di disinfezione di centri commerciali, ospedali oppure zone all'aria aperta, sarà preferibile una portanza maggiore, dai 10 litri in su.
Altro fattore da considerare è la dimensione della goccia prodotta dall'apparecchio che permette quindi di offrire un effetto di copertura maggiore. La scelta dovrà essere orientata verso i modelli che permettono di creare goccioline che vanno dai 9 ai 49 micron.
A questo si deve aggiungere anche la velocità del flusso del disinfettante, ovvero la capacità del motore di attivare il processo di nebulizzazione, che viene calcolata in litri all'ora. Naturalmente se la superficie è molto ampia, è preferibile utilizzare un nebulizzatore che abbia un flusso da 0 ai 49 l/h, in modo da poter procedere rapidamente con l'operazione di disinfezione.
Infine si dovrà considerare anche la tipologia di alimentazione, preferendo i nebulizzatori a motore nel caso di un utilizzo per un tempo prolungato, rispetto alle versioni a batteria che invece hanno una durata limitata, ma risultano più leggeri e facili da trasportare.
Altro aspetto da considerare è quello delle condizioni ambientali, importanti per una diffusione uniforme del prodotto, sarà infatti necessaria una temperatura dell'ambiente di almeno 17°, che permetterà il giusto grado di evaporazione del prodotto e quindi alle goccioline di poggiarsi in modo uniforme sulle superfici.
Se si procede con un nebulizzatore da terra, sarà importante posizionare lo strumento in maniera equidistante dalle parete e nel caso in cui siano presenti diversi mobili o barriere dividere in modo equivalente lo spazio, ripetendo l'operazione sia da un lato sia dall'altro dell'ostacolo. Nel caso di un apparecchio con una pompa direzionale, si dovrà effettuare la nebulizzazione mantenendo gli ugelli sempre in alto e sfruttare l'effetto a pioggia delle goccioline.
Il nebulizzatore è composto da diversi materiali che ne devono garantire sicurezza, resistenza e trasportabilità. Per i serbatoi viene principalmente impiegata la plastica, resistente agli urti alla penetrazione e soprattutto all'eventuale corrosione degli agenti chimici. La parte centrale del motore è in acciaio o alluminio, così come gli ugelli e il braccio regolabile, in modo da offrire un'alta capacità di resistere alla pressione generata.
Grazie ai nebulizzatori disinfettanti sarà quindi possibile combinare una doppia azione, chimica e fisica. Nel primo caso, si considera la funzione specifica di un'agente sanificante, ovvero quello di eliminare eventuali batteri muffe, germi, microbi e spore. Inoltre grazie all'effetto nuvola, si otterrà una riduzione di polveri e la possibilità di eliminare eventuali odori. Dall'altro vi è anche un'azione fisica dato che le goccioline si poggeranno sulle superfici e quindi attaccandosi ad esse in modo uniforme, permetteranno di aumentare il livello di copertura necessario al fine di eliminare agenti patogeni e prevenire la formazione.
L'impiego di un nebulizzatore è importantissimo in diversi settori in cui per legge è obbligatorio la disinfezione dei luoghi o per necessità di mantenere un ambiente salubre. L'utilizzo di questo strumento ha quindi un campo di applicazione molto ampio, si pensi all’ambito sanitario e medico, alla sanificazione di ospedali, ambulatori e studi medici, al suo impiego nel settore alimentare e nei supermercati, alla disinfezione di asili, scuole e centri sportivi. A questo si aggiunge la necessità di intervenire anche nei luoghi pubblici come centri commerciali, uffici, banche e tutti quegli spazi, al chiuso e all'aperto, in cui possono esserci contaminazioni dovute all'elevata frequenza delle persone.
Gli elementi principali di questo strumento sono quindi il serbatoio, una vasca chiusa da una valvola a tappo nel quale verrà introdotto il disinfettante necessario per l'azione di disinfezione; il nebulizzatore, ovvero il motore dello strumento che permette di trasformare il liquido in piccole goccioline.
Vi è poi una struttura portante: l'attrezzo prevede un insieme di elementi che permettono di trasportarlo nel luogo in cui sarà necessario intervenire. Sarà possibile disporre di ruote, oppure di un supporto a maniglia, o di cinghie per indossare in spalla l'apparecchio.
E’ prevista un'alimentazione a motore, oppure con una batteria ricaricabile incorporata.
Sull'apparecchio sono poi presenti una serie di pulsanti e di indicatori che ne permettono l’accensione e consentono eventualmente di controllare la pressione e la percentuale di liquido disinfettante presente.
In rapporto ai diversi modelli di nebulizzatori disinfettanti, sarà infine possibile avere differenti sistemi di nebulizzazione: potremo avere un ugello fisso e unico, dal quale fuoriesce la nebbia, oppure un braccio regolabile alla cui estremità sono collocati vari fori per ottenere diversi tipi di getti. ...altro
Cosa sono i nebulizzatori disinfettanti e come funzionano
Il termine nebulizzatore disinfettante indica un particolare attrezzo elettronico o a motore, attraverso il quale sarà possibile diffondere un disinfettante su una superficie. La parola stessa nebulizzatore, riprende l'idea della nuvola di aerosol, ovvero una sostanza liquida che è stata trasformata in una nebbiolina, attraverso un processo specifico, grazie al quale una sostanza viene ridotta in goccioline infinitesimali, che si diffondono nell'ambiente andandosi a poggiare sulle diverse superfici.La trasformazione del disinfettante in goccioline può avvenire grazie a una forte pressione generata dal motore dell'apparecchio che spinge il liquido contro un getto d'aria ad elevata velocità, il quale lo scompone in piccolissime particelle. Altro sistema molto impiegato è quello di convogliare il prodotto attraverso uno spazio molto limitato il cui diametro deve essere tra gli 80 e i 120 micrometri.
Infine la nebulizzazione potrà avvenire attraverso un atomizzatore, ovvero un sistema che prevede di combinare una pressione elevata con uno scambiamento termico che determina la formazione delle gocce e la realizzazione della nebbia.
Le tipologie di nebulizzatori disinfettanti presenti sul mercato
In commercio sono presenti diversi modelli di nebulizzatori disinfettanti, ciascuno adatto ai diversi campi di applicazione in cui è necessario intervenire.Il nebulizzatore da terra è un apparecchio molto compatto, può avere dimensioni differenti ma risulta sempre essere facilmente trasportabile, grazie a una struttura a manico oppure alla presenza di ruote. Potrà essere posizionato al centro di un ambiente, direttamente sul pavimento e venire attivato senza necessità di impiegare un tecnico per la diffusione del disinfettante.
Il modello con braccio regolabile prevede due comode spalline e una struttura morbida per la schiena per poter essere facilmente indossato dall'operatore. La nebulizzazione avverrà attraverso un braccio regolabile e con una serie di ugelli.
Il processo di nebulizzazione può avvenire attraverso un atomizzatore o tramite ugello: queste ultime sono le versioni che sfruttano la pressione del motore per creare la nebbia spingendo il disinfettante attraverso un passaggio molto limitato dai 20 ai 120 micrometri. Il nebulizzatore ad aria prevede invece l'utilizzo di una fonte di aria ad alta velocità per scomporre e sprigionare il disinfettante.
Nebulizzatore disinfettante per ogni ambiente
Il primo elemento da considerare quando si sceglie di utilizzare un nebulizzatore è il luogo in cui si dovrà impiegare lo strumento: se parliamo di ambienti chiusi e ristretti potrà esser molto utile la versione da terra, dove non sarà strettamente necessaria la presenza di un operatore; se invece gli spazi sono molto ampi, e con la presenza di diversi oggetti ed ostacoli, si dovrà preferire la tipologia a spalla con sistema direzionale a mano.In base a dove dovrà essere impiegato il nebulizzatore si potrà scegliere anche la capacità di stoccaggio del serbatoio del disinfettante. Grazie al processo di nebulizzazione verrà comunque utilizzata una percentuale ridotta di prodotto. In ogni caso, se si interviene solo in ambienti di piccole dimensioni come uffici, ristoranti o negozi potrà essere sufficiente una capacità dai 5 ai 10 litri. Nel caso invece di operazioni di disinfezione di centri commerciali, ospedali oppure zone all'aria aperta, sarà preferibile una portanza maggiore, dai 10 litri in su.
Altro fattore da considerare è la dimensione della goccia prodotta dall'apparecchio che permette quindi di offrire un effetto di copertura maggiore. La scelta dovrà essere orientata verso i modelli che permettono di creare goccioline che vanno dai 9 ai 49 micron.
A questo si deve aggiungere anche la velocità del flusso del disinfettante, ovvero la capacità del motore di attivare il processo di nebulizzazione, che viene calcolata in litri all'ora. Naturalmente se la superficie è molto ampia, è preferibile utilizzare un nebulizzatore che abbia un flusso da 0 ai 49 l/h, in modo da poter procedere rapidamente con l'operazione di disinfezione.
Infine si dovrà considerare anche la tipologia di alimentazione, preferendo i nebulizzatori a motore nel caso di un utilizzo per un tempo prolungato, rispetto alle versioni a batteria che invece hanno una durata limitata, ma risultano più leggeri e facili da trasportare.
Nebulizzatori disinfettanti: utilizzo e materiali
L'utilizzo del nebulizzatore è un processo semplice, ma sarà necessario seguire una serie di passaggi. Un primo aspetto da considerare è la sicurezza dell'operatore, dato che si avrà a che fare con prodotti chimici che vengono introdotti nell'aria in particelle finissime e che possono essere anche inalate o attaccare le superfici scoperte del corpo. Per questo è consigliabile munirsi di sistemi di protezione individuale visiva come occhiali protettivi o una visiera, di una mascherina per la bocca, indossare guanti di gomma e una tuta protettiva.Altro aspetto da considerare è quello delle condizioni ambientali, importanti per una diffusione uniforme del prodotto, sarà infatti necessaria una temperatura dell'ambiente di almeno 17°, che permetterà il giusto grado di evaporazione del prodotto e quindi alle goccioline di poggiarsi in modo uniforme sulle superfici.
Se si procede con un nebulizzatore da terra, sarà importante posizionare lo strumento in maniera equidistante dalle parete e nel caso in cui siano presenti diversi mobili o barriere dividere in modo equivalente lo spazio, ripetendo l'operazione sia da un lato sia dall'altro dell'ostacolo. Nel caso di un apparecchio con una pompa direzionale, si dovrà effettuare la nebulizzazione mantenendo gli ugelli sempre in alto e sfruttare l'effetto a pioggia delle goccioline.
Il nebulizzatore è composto da diversi materiali che ne devono garantire sicurezza, resistenza e trasportabilità. Per i serbatoi viene principalmente impiegata la plastica, resistente agli urti alla penetrazione e soprattutto all'eventuale corrosione degli agenti chimici. La parte centrale del motore è in acciaio o alluminio, così come gli ugelli e il braccio regolabile, in modo da offrire un'alta capacità di resistere alla pressione generata.
Dove è consigliato impiegare i nebulizzatori disinfettanti?
Questo macchinario è stato creato per rendere più semplice l'utilizzo di un disinfettante all’interno di un ambiente; tramite il processo di nebulizzazione è infatti possibile diffondere il prodotto in maniera idonea, nelle giuste quantità, raggiungendo i punti meno esposti e con una percentuale minima di liquido.Grazie ai nebulizzatori disinfettanti sarà quindi possibile combinare una doppia azione, chimica e fisica. Nel primo caso, si considera la funzione specifica di un'agente sanificante, ovvero quello di eliminare eventuali batteri muffe, germi, microbi e spore. Inoltre grazie all'effetto nuvola, si otterrà una riduzione di polveri e la possibilità di eliminare eventuali odori. Dall'altro vi è anche un'azione fisica dato che le goccioline si poggeranno sulle superfici e quindi attaccandosi ad esse in modo uniforme, permetteranno di aumentare il livello di copertura necessario al fine di eliminare agenti patogeni e prevenire la formazione.
L'impiego di un nebulizzatore è importantissimo in diversi settori in cui per legge è obbligatorio la disinfezione dei luoghi o per necessità di mantenere un ambiente salubre. L'utilizzo di questo strumento ha quindi un campo di applicazione molto ampio, si pensi all’ambito sanitario e medico, alla sanificazione di ospedali, ambulatori e studi medici, al suo impiego nel settore alimentare e nei supermercati, alla disinfezione di asili, scuole e centri sportivi. A questo si aggiunge la necessità di intervenire anche nei luoghi pubblici come centri commerciali, uffici, banche e tutti quegli spazi, al chiuso e all'aperto, in cui possono esserci contaminazioni dovute all'elevata frequenza delle persone.
Come è fatto un nebulizzatore disinfettante
Un nebulizzatore disinfettante prevede una serie di componenti che permettono lo stoccaggio del liquido, il processo stesso di nebulizzazione e la possibilità di direzionare la nebbia di goccioline in una direzione ben precisa.Gli elementi principali di questo strumento sono quindi il serbatoio, una vasca chiusa da una valvola a tappo nel quale verrà introdotto il disinfettante necessario per l'azione di disinfezione; il nebulizzatore, ovvero il motore dello strumento che permette di trasformare il liquido in piccole goccioline.
Vi è poi una struttura portante: l'attrezzo prevede un insieme di elementi che permettono di trasportarlo nel luogo in cui sarà necessario intervenire. Sarà possibile disporre di ruote, oppure di un supporto a maniglia, o di cinghie per indossare in spalla l'apparecchio.
E’ prevista un'alimentazione a motore, oppure con una batteria ricaricabile incorporata.
Sull'apparecchio sono poi presenti una serie di pulsanti e di indicatori che ne permettono l’accensione e consentono eventualmente di controllare la pressione e la percentuale di liquido disinfettante presente.
In rapporto ai diversi modelli di nebulizzatori disinfettanti, sarà infine possibile avere differenti sistemi di nebulizzazione: potremo avere un ugello fisso e unico, dal quale fuoriesce la nebbia, oppure un braccio regolabile alla cui estremità sono collocati vari fori per ottenere diversi tipi di getti. ...altro
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