Occhiali protettivi
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Occhiali protettivi
Utilizzare i giusti dispositivi di sicurezza sul lavoro come gli occhiali protettivi, non è una semplice opzione ma una realtà necessaria per tutelare uno degli organi indispensabili e al contempo tra i più sensibili del corpo umano come gli occhi. Ma quali sono le caratteristiche di questi strumenti? Come fare a sceglierli? Di seguito analizzeremo ogni singolo aspetto degli occhiali da lavoro al fine di offrire una conoscenze completa di questo prodotto.
La lente è studiata per offrire ampia visibilità e realizzata con particolari materiali resistenti, leggeri e flessibili. Il ponte per il naso è confortevole e inoltre e anti scivolo in modo da mantenere lo strumento sempre in posizione. Anche il supporto laterale ha un design diverso, con delle stanghette che sono molto doppie e con una forma ergonomica in modo da aderire perfettamente a qualunque tipologia di viso senza necessità di dover sistemare più volte gli occhiali protettivi durante un'attività. La montatura sia della lente sia delle stanghette è trasparente offrendo quindi una visione anche laterale a chi sta lavorando senza limitare il campo visivo. Inoltre per evitare che venga ridotta la circolazione d'aria, sono presenti delle fessure laterali a spina di pesce che non intaccano il livello di protezione ma permettono però all'occhio di respirare. Infine le lenti sono antiriflesso e antiappannamento.
Altro materiale utilizzato è l'acetato, anche questo un polimero termoplastico che grazie alla tipologia di lavorazione offre limpidezza delle superfici e soprattutto un'elevata capacità di contrastare la penetrazione di corpi estranei grazie alla presenza di particolari fibre che lo rendono resistente ed elastico.
Una particolare tipologia di policarbonato ad alta capacità penetrativa è il CR39, un materiale plastico utilizzato anche per le calotte degli aerei. Gli occhiali protettivi con questo materiale sono classificati tra i più adatti a proteggere gli occhi dalla particelle ad alta velocità con una classica di resistenza meccanica pari a "s".
Per la realizzazione dei DPI per gli occhi potrà essere utilizzato anche il vetro temperato, una particolare tipologia di cristallo che viene lavorato ad alte temperature permettendo di acquisire una trasparenza straordinaria ma anche una durezza tale da renderlo adatto a qualunque tipologia di attività.
Infine tra i materiali utilizzati, sarà presente una quantità minima di gomma, posizionata nell'incavo del naso, o sulle stanghette laterali, per rendere più confortevole l'utilizzo degli occhiali protettivi.
In base alla tipologia di montatura si avrà la possibilità di disporre di diversi modelli.
Gli occhiali protettivi con lente unica a ponte sono le versioni più utilizzate, essi prevedono un'unica lente centrale, al centro vi è un pratico incavo per il naso, con una struttura ergonomica e gommata.
I modelli a lente doppia hanno invece una struttura a ponte molto simile agli occhiali tradizionali.
Gli occhiali a mascherina sono delle versioni particolati che prevedono due pratiche stanghette, con una lente singola o doppia, con una forma più squadrata rispetto ai modelli precedenti, che li porta ad essere molto simili ad una mascherina. Sono presenti degli inserti in gomma nella parte superiore e inferiore che permettono un'aderenza perfetta al volto.
Infine, una volta che non siano più utili, gli occhiali dovranno essere risposti all'interno della propria custodia onde evitare graffi.
Gli occhiali protettivi vengono quindi classificati come DPI, ovvero dispositivi di protezione individuale, e dovranno essere indossati da tutti gli operatori che svolgono precise attività in cui sono richiesti elementi protettivi, classificati come EN 166 in base al regolamento 245/2016 UE.
Ma come funziona un'occhiale protettivo? Ciò che lo differenzia da quelli ordinari è una serie di caratteristiche specifiche:
• Filtri: si identifica la tipologia di filtro applicato alla lente che varia in base alla capacità di assorbire i raggi UV, gli infrarossi, i raggi solari o una specifica tipologia di irradiazione del sole e che parte da un valore pari a 2, per identificare i filtri UV, fino a 6.
• Gradazione: si fa riferimento al colore della lente in base a una serie di gradazioni che partano dal valore 1.2 fino ad arrivare a 11. La scala varia in funzione dell'impiego della lente. In caso di necessità di massima trasparenza o di un ambiente con scarsa luminosità si impiegherà una colorazione trasparente o a specchiaio. Le lenti Blu si adattano per far risposare gli occhi, mentre il giallo aumenta la luminosità in caso di poca luce. Sono presenti anche colorazioni come arancione, marrone e fumo che permettono una protezione elevata contro i raggi UV, fino ad arrivare al verde scuro adatto alla saldatura, e infine alla schermatura polarizzata proteggendo gli occhi dai riflessi.
• Resistenza meccanica: il termine si riferisce alla capacità del DPI di proteggere gli occhi contro particelle che possono colpirli ad alta velocità, calcolata in base alla distanza percorsa in metri a secondo. Questo parametro viene classificato con quattro valori, A, B, F, S, in ordine crescente di capacità dell'occhiale di resistere all'impatto.
• Spessore della lente: altro fattore di rilievo è lo spessore della lente, che deve variare in base al parametro precedente. Naturalmente maggiore è la capacità di resistere a un impatto e in proporzione verrà richiesto un numero di millimetri superiore. Gli occhiali protettivi partono dai 6 mm fino a un massimo di 22 mm.
• Requisiti aggiuntivi: infine si considerano alcune caratteristiche specifiche degli occhiali protettivi come per esempio la resistenza all'abrasione, all'appannamento e alle variazioni di temperatura. Tra questi requisiti si avrà anche la possibilità di ottenere una montatura per i visi con dimensioni al di fuori degli standard o con particolari forme di protezione contro gli infrarossi.
• Tipologia di montatura: per attribuire la dicitura di occhiale protettivo, sarà necessario che la struttura di supporto rispecchi alcune specifiche. Anche in questo caso verrà richiesta in base alla tipologia di lente, una resistenza meccanica, una tipologia di filtro e una specifica gradazione.
Inoltre si dovrà valutare anche la tipologia di montatura, scegliendo quella tipica a occhiale, se per esempio si deve mantenere questo DPI per un periodo di tempo molto lungo, dato che potrà essere impiegato anche come strumento da vista, mentre la versione a mascherina può essere molto utile se si indossano a proprio volta occhiali da correzione.
Infine un fattore determinate per permettere una sicurezza completa degli occhi è quello di indossare un occhiale proiettivo della giusta misura, che protegga l'occhio in maniera completa sia dal punto di vista frontale sia laterale. ...altro
Cosa sono gli occhiali protettivi e come sono fatti
La parola occhiali protettivi è indicativa per comprendere cosa siano questi strumenti di protezione, dato che da un lato riprendono la funzione dei tipici occhiali da vista, e dall'altro prevedono una serie di elementi che offrono a chi li indossa una protezione agli occhi.La lente è studiata per offrire ampia visibilità e realizzata con particolari materiali resistenti, leggeri e flessibili. Il ponte per il naso è confortevole e inoltre e anti scivolo in modo da mantenere lo strumento sempre in posizione. Anche il supporto laterale ha un design diverso, con delle stanghette che sono molto doppie e con una forma ergonomica in modo da aderire perfettamente a qualunque tipologia di viso senza necessità di dover sistemare più volte gli occhiali protettivi durante un'attività. La montatura sia della lente sia delle stanghette è trasparente offrendo quindi una visione anche laterale a chi sta lavorando senza limitare il campo visivo. Inoltre per evitare che venga ridotta la circolazione d'aria, sono presenti delle fessure laterali a spina di pesce che non intaccano il livello di protezione ma permettono però all'occhio di respirare. Infine le lenti sono antiriflesso e antiappannamento.
I materiali degli occhiali protettivi e i diversi modelli
Tra i modelli più utilizzati ci sono gli occhiali protettivi in policarbonato, essi presentano caratteristiche uniche come trasparenza, altissima capacità di resistere agli sbalzi termici, resistenza meccanica, durezza e capacità isolanti.Altro materiale utilizzato è l'acetato, anche questo un polimero termoplastico che grazie alla tipologia di lavorazione offre limpidezza delle superfici e soprattutto un'elevata capacità di contrastare la penetrazione di corpi estranei grazie alla presenza di particolari fibre che lo rendono resistente ed elastico.
Una particolare tipologia di policarbonato ad alta capacità penetrativa è il CR39, un materiale plastico utilizzato anche per le calotte degli aerei. Gli occhiali protettivi con questo materiale sono classificati tra i più adatti a proteggere gli occhi dalla particelle ad alta velocità con una classica di resistenza meccanica pari a "s".
Per la realizzazione dei DPI per gli occhi potrà essere utilizzato anche il vetro temperato, una particolare tipologia di cristallo che viene lavorato ad alte temperature permettendo di acquisire una trasparenza straordinaria ma anche una durezza tale da renderlo adatto a qualunque tipologia di attività.
Infine tra i materiali utilizzati, sarà presente una quantità minima di gomma, posizionata nell'incavo del naso, o sulle stanghette laterali, per rendere più confortevole l'utilizzo degli occhiali protettivi.
In base alla tipologia di montatura si avrà la possibilità di disporre di diversi modelli.
Gli occhiali protettivi con lente unica a ponte sono le versioni più utilizzate, essi prevedono un'unica lente centrale, al centro vi è un pratico incavo per il naso, con una struttura ergonomica e gommata.
I modelli a lente doppia hanno invece una struttura a ponte molto simile agli occhiali tradizionali.
Gli occhiali a mascherina sono delle versioni particolati che prevedono due pratiche stanghette, con una lente singola o doppia, con una forma più squadrata rispetto ai modelli precedenti, che li porta ad essere molto simili ad una mascherina. Sono presenti degli inserti in gomma nella parte superiore e inferiore che permettono un'aderenza perfetta al volto.
Come si utilizzano gli occhiali protettivi
I dispositivi di protezione individuali dovranno essere indossati per tutto l'arco dell'attività lavorativa, dove richiesto dai protocolli di sicurezza. Per utilizzarli in modo corretto, sarà importante prendere alcune accortezze in modo da avere una protezione completa. Prima di indossarli è consigliabile verificare quale sia la limpidezza della lente e in caso di necessità utilizzare una pezzolina morbida al fine di eliminare sporco, oppure aloni che possono falsare la visibilità. A questo punto bisognerà indossare gli occhiali prendendoli con ambedue le mani dai supporti laterali in modo da non macchiarli. Sarà importante controllare che la loro aderenza al viso sia giusta e in caso di necessità si potranno stringere le stanghette in modo da non rischiare che durante l'attività possano cadere.Infine, una volta che non siano più utili, gli occhiali dovranno essere risposti all'interno della propria custodia onde evitare graffi.
Occhiali protettivi: classificazioni e normative
Gli occhiali protettivi sono degli strumenti che completano l'abbigliamento antinfortunistico, ovvero l'insieme di articoli obbligatori per legge che devono essere indossati da un professionista per svolgere un particolare lavoro. Le lenti permettono di proteggere gli occhi da eventuali situazioni che possono portare a danni. Per questo la struttura degli occhiali è stata ideata al fine di aderire perfettamente al viso, senza lasciare spazio sia frontalmente che lateralmente. Basta considerare come gli occhi possono essere danneggiati anche da corpi infinitesimali se questi li colpiscono a una determinata velocità. Un esempio possono essere le schegge di diversi frammenti, ma anche polveri o agenti atmosferici come acqua e vento che diventano pericolosi, producendo arrossamenti, oppure limitando la visibilità con il rischio di aumentare gli infortuni.Gli occhiali protettivi vengono quindi classificati come DPI, ovvero dispositivi di protezione individuale, e dovranno essere indossati da tutti gli operatori che svolgono precise attività in cui sono richiesti elementi protettivi, classificati come EN 166 in base al regolamento 245/2016 UE.
Ma come funziona un'occhiale protettivo? Ciò che lo differenzia da quelli ordinari è una serie di caratteristiche specifiche:
• Filtri: si identifica la tipologia di filtro applicato alla lente che varia in base alla capacità di assorbire i raggi UV, gli infrarossi, i raggi solari o una specifica tipologia di irradiazione del sole e che parte da un valore pari a 2, per identificare i filtri UV, fino a 6.
• Gradazione: si fa riferimento al colore della lente in base a una serie di gradazioni che partano dal valore 1.2 fino ad arrivare a 11. La scala varia in funzione dell'impiego della lente. In caso di necessità di massima trasparenza o di un ambiente con scarsa luminosità si impiegherà una colorazione trasparente o a specchiaio. Le lenti Blu si adattano per far risposare gli occhi, mentre il giallo aumenta la luminosità in caso di poca luce. Sono presenti anche colorazioni come arancione, marrone e fumo che permettono una protezione elevata contro i raggi UV, fino ad arrivare al verde scuro adatto alla saldatura, e infine alla schermatura polarizzata proteggendo gli occhi dai riflessi.
• Resistenza meccanica: il termine si riferisce alla capacità del DPI di proteggere gli occhi contro particelle che possono colpirli ad alta velocità, calcolata in base alla distanza percorsa in metri a secondo. Questo parametro viene classificato con quattro valori, A, B, F, S, in ordine crescente di capacità dell'occhiale di resistere all'impatto.
• Spessore della lente: altro fattore di rilievo è lo spessore della lente, che deve variare in base al parametro precedente. Naturalmente maggiore è la capacità di resistere a un impatto e in proporzione verrà richiesto un numero di millimetri superiore. Gli occhiali protettivi partono dai 6 mm fino a un massimo di 22 mm.
• Requisiti aggiuntivi: infine si considerano alcune caratteristiche specifiche degli occhiali protettivi come per esempio la resistenza all'abrasione, all'appannamento e alle variazioni di temperatura. Tra questi requisiti si avrà anche la possibilità di ottenere una montatura per i visi con dimensioni al di fuori degli standard o con particolari forme di protezione contro gli infrarossi.
• Tipologia di montatura: per attribuire la dicitura di occhiale protettivo, sarà necessario che la struttura di supporto rispecchi alcune specifiche. Anche in questo caso verrà richiesta in base alla tipologia di lente, una resistenza meccanica, una tipologia di filtro e una specifica gradazione.
Quali sono i parametri per scegliere i migliori occhiali protettivi
Per poter scegliere gli occhiali proiettivi più adatti alle proprie mansioni, si dovrà considerare prima di tutto la tipologia di uso a cui sono destinati. Se per esempio l'occhiale ha il fine di proteggere la vista, ma il rischio è minimo e la visibilità è ottima, allora si potrà scegliere un modello con filtro 2, una capacità di resistenza meccanica equivalente a "F" e una colorazione della lente chiara. Diversa è la situazione in cui si richiede uno spessore maggiore del vetro, come in casi di particolari pericoli di particelle ad alta velocità, oppure per specifiche tipologia di lavori come le saldature. In questi casi la soluzione più consona è una classificazione più alta per ciò che riguarda i filtri e soprattutto una colorazione delle lente sul verde.Inoltre si dovrà valutare anche la tipologia di montatura, scegliendo quella tipica a occhiale, se per esempio si deve mantenere questo DPI per un periodo di tempo molto lungo, dato che potrà essere impiegato anche come strumento da vista, mentre la versione a mascherina può essere molto utile se si indossano a proprio volta occhiali da correzione.
Infine un fattore determinate per permettere una sicurezza completa degli occhi è quello di indossare un occhiale proiettivo della giusta misura, che protegga l'occhio in maniera completa sia dal punto di vista frontale sia laterale. ...altro