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Strutture

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In un manufatto edile, la struttura portante è la parte preposta ad assorbire i carichi e le azioni esterne a cui il manufatto è soggetto durante tutta la sua vita utile. Che siano di tipo puntiforme (a travi e pilastri) o a setti continui (in calcestruzzo o muratura portante) le strutture portanti devono fornire alla costruzione adeguati livelli di resistenza meccanica, robustezza e elasticità nei confronti delle azioni sismiche, sicurezza in caso d'incendio, durabilità nel tempo ed efficienza.

Elementi prefabbricati in cemento armato o strutture in legno? Considerazioni e differenze

L'utilizzo di strutture prefabbricate in cemento armato, negli anni, è diventata una valida alternativa per costruzioni industriali e residenziali, l'unica in grado di ottimizzare di molto i tempi e i costi nei processi produttivi. Bisogna fare molta attenzione al trasporto degli elementi dal cantiere al luogo di destinazione oltre che alla messa in opera delle strutture e resta fondamentale il prevedere anche degli appropriati elementi di connessione in ogni prefabbricato. Da un punto di vista legislativo, le strutture prefabbricate devono rispettare le disposizioni contenute nelle vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018): nel capitolo 9 infatti, sono specificate sia le prescrizioni generali relative al collaudo statico delle opere e le responsabilità del collaudatore, sia le indicazioni sulle prove di carico, con particolare attenzione alle strutture prefabbricate e ai ponti.
Diverso è il discorso quando si parla di strutture in legno lamellare o strutture metalliche: nel primo caso parliamo di una tecnica antica (forse la più di tutte) che nel tempo è riuscita a ritagliarsi spazio nel campo della progettazione italiana. Essendo il legno un materiale leggero, ogni elemento è facilmente trasportabile e maneggiabile in cantiere; inoltre il montaggio, effettuato interamente a secco mediante l’utilizzo di collegamenti meccanici con piastre di acciaio, viti, chiodi e bulloni, è estremamente veloce. Notevole anche il risparmio energetico e l'attenzione al tema del rinnovabile e riciclabile: grazie all'utilizzo di materiali naturali a base di legno (o derivati) è garantita una migliore traspirabilità e un ottimo isolamento termico/acustico.

Mattoni e blocchi per murature portanti e armate: come costruire con il laterizio

Il laterizio è tra i più antichi materiali da costruzione e rimane oggi tra i prodotti più versatili ed efficaci sia dal punto di vista compositivo sia dal punto di vista strutturale ed energetico. Il laterizio, nato per soddisfare le esigenze costruttive delle popolazioni residenti in luoghi in cui abbondava l’argilla ma scarseggiavano pietra e legno, è rimasto un materiale ‘attuale’ che ha trovato in ogni epoca progettisti che l’hanno reso moderno, attuale, coerente con le esigenze funzionali, prestazionali ed estetiche. Una muratura in laterizio è una struttura realizzata dall’unione di elementi resistenti (mattoni o blocchi) posti in opera, generalmente, mediante giunti di malta. Le murature si dividono in tre principali categorie: blocchi portanti o strutturali, per tramezzature e blocchi per tamponamento.
La muratura armata è un sistema costruttivo costituito da blocchi in laterizio pieni o semipieni, rinforzato in modo diffuso o localizzato con barre di acciaio orizzontali e verticali e integrato con getti di malta o conglomerato cementizio, in modo da conferire alla muratura stessa resistenza a trazione.

Dispositivi antisismici e soluzioni innovative nella progettazione sicura degli edifici

L’Italia è un territorio caratterizzato da pericolosità sismica e perciò quando si costruiscono nuovi edifici, è necessario che le strutture progettate siano in grado di resistere alle sollecitazioni sismiche, come prescritto dalle norme antisismiche contenute nel capitolo 3 della NTC 2018, che codifica i modelli per la descrizione delle azioni agenti sulle strutture (pesi e carichi permanenti, sovraccarichi variabili, azione sismica, azioni del vento, azioni della neve, azioni della temperatura, azioni eccezionali). Un progettista, prima di tutto deve valutare il contesto in cui si dovrà costruire, analizzando il valore dell’azione sismica e le caratteristiche geologiche del sottosuolo. Inoltre si deve porre particolare attenzione alla distanza tra costruzioni contigue che deve essere tale da evitare fenomeni di martellamento. Bisogna considerare adeguatamente anche l’altezza massima degli edifici che deve essere opportunamente limitata, in funzione delle loro capacità deformative e dissipative e della classificazione sismica del territorio. Particolare attenzione viene riservata anche alle strutture di fondazione che devono resistere agli effetti risultanti della risposta del terreno e delle strutture sovrastanti, senza spostamenti permanenti incompatibili con lo stato limite di riferimento. Devono quindi essere dotate di elevata rigidezza estensionale nel piano orizzontale e di adeguata rigidezza flessionale.
Per fare in modo che la struttura possa resistere, senza grossi danni, a terremoti anche abbastanza intensi si possono utilizzare gli isolatori o dissipatori sismici che si posizionano tra le fondazioni e le strutture in elevazione per disaccoppiare le frequenze del sisma dalle frequenze della struttura in elevazione ed evitare l'insorgere di fenomeni di risonanza. Utilizzando gli isolatori sismici la struttura rimane in campo elastico anche durante terremoti violenti e conserva integre le capacità dissipative di energia offerte dalla duttilità. altro