Nella sua formulazione originale il nuovo macroelemento consiste in un elemento a 4 nodi (24 g.d.l.) costituito da rettangolo articolato e da una serie di molle a comportamento non lineare poste al suo interno e sull’interfaccia. I legami costitutivi di dette molle sono calibrati in modo tale da descrivere i comportamenti elastico e non lineare di un singolo maschio murario a flessione e taglio sia nel piano (comportamento membranale a lastra) che fuori dal piano (comportamento flessionale a piastra) del macroelemento. In particolare il macroelemento è in grado di cogliere tutte le diverse modalità di collasso proprie della muratura, e cioè:
- Flessione composta
- Flessione composta
- Scorrimento a taglio
- Fessurazione diagonale
Questa prima formulazione del macroelemento presenta ancora limitazioni, analoghe a quelle del modello ad aste, nella possibilità di descrivere sistemi strutturali con geometrie complesse o irregolari. Per tale ragione il passo successivo del lavoro svolto è stato quello di formulare macroelementi di forma diversa da quella rettangolare e di studiare la possibilità di creare mesh di macroelementi in grado di descrivere sistemi strutturali con geometrie articolate ed irregolari e con aperture non allineate.
Gli studi svolti hanno portato alla messa a punto di macroelementi quadrangolari generici e triangolari utilizzabili per la costruzione di mesh di discretizzazione dell’intero complesso strutturale. Tale formulazione consente di creare modelli strutturali di edifici in muratura tali da, superare le limitazioni del modello ad aste, e riuscire a descrivere geometrie irregolari che richiedono un onere computazionale drasticamente ridotto rispetto al metodo agli elementi finiti.
Sono state condotte numerose indagini numeriche allo scopo di studiare la risposta sismica di sistemi strutturali in muratura modellati tramite mesh di macroelementi e di confrontare tali risultati con quelli ottenuti facendo uso della tradizionale modellazione ad aste (SAM). Le analisi simiche condotte sono state del tipo statica non lineare (analisi push-over), ed hanno mostrato come nel caso di edifici regolari le due modellazioni conducono a risultati paragonabili. Diverso è il caso di edifici irregolari per i quali il modello ad aste cade inevitabilmente in difetto.
Questa prima formulazione del macroelemento presenta ancora limitazioni, analoghe a quelle del modello ad aste, nella possibilità di descrivere sistemi strutturali con geometrie complesse o irregolari. Per tale ragione il passo successivo del lavoro svolto è stato quello di formulare macroelementi di forma diversa da quella rettangolare e di studiare la possibilità di creare mesh di macroelementi in grado di descrivere sistemi strutturali con geometrie articolate ed irregolari e con aperture non allineate.
Gli studi svolti hanno portato alla messa a punto di macroelementi quadrangolari generici e triangolari utilizzabili per la costruzione di mesh di discretizzazione dell’intero complesso strutturale. Tale formulazione consente di creare modelli strutturali di edifici in muratura tali da, superare le limitazioni del modello ad aste, e riuscire a descrivere geometrie irregolari che richiedono un onere computazionale drasticamente ridotto rispetto al metodo agli elementi finiti.
Sono state condotte numerose indagini numeriche allo scopo di studiare la risposta sismica di sistemi strutturali in muratura modellati tramite mesh di macroelementi e di confrontare tali risultati con quelli ottenuti facendo uso della tradizionale modellazione ad aste (SAM). Le analisi simiche condotte sono state del tipo statica non lineare (analisi push-over), ed hanno mostrato come nel caso di edifici regolari le due modellazioni conducono a risultati paragonabili. Diverso è il caso di edifici irregolari per i quali il modello ad aste cade inevitabilmente in difetto.