Il
tagliapiastrelle è uno strumento utilizzato nel mondo della falegnameria o del bricolage. Già dal nome, si può ben percepire quale sia la sua funzione. Questo specifico apparecchio permette di effettuare dei tagli ben precisi e netti, sulle piastrelle.
Varie sono le versioni disponibili sul mercato, può essere utilizzato sia da chi esegue lavori fai da te per hobby e passione, sia da professionisti nel settore. Differiscono tra loro, dunque, in base all'esigenza di chi lo acquista, al prezzo, alle dimensioni e alle funzionalità.
Come scegliere il giusto modello di tagliapiastrelle
Al momento dell'acquisto, vari sono i fattori da tenere in considerazione. Ancor prima di valutare il prezzo, è necessario capire su quale tipo di piastrella bisogna andare a lavorare. In base allo spessore e al materiale di cui essa è composta, si decide il tipo di tagliapiastrelle da acquistare.
Per piastrelle di piccole dimensioni, realizzate in ceramica, è possibile utilizzare un apparecchio robusto ma semplice e di facile utilizzo, non è necessario scegliere un tagliapiastrelle molto costoso o molto potente. Se, invece, ci si trova difronte a piastrelle più spesse di 7 millimetri, di grandi dimensioni e realizzate in materiali differenti, è necessario avvalersi di un tagliapiastrelle professionale. In questo modo la precisione e la qualità del taglio saranno garantiti.
Dunque, il discriminante nella scelta tra un tagliapiastrelle più economico e un utensile professionale è la piastrella, cioè ciò che si deve andare a tagliare.
Tagliapiastrelle manuali per i lavori più semplici
Se decidiamo di utilizzare un
tagliapiastrelle manuale per lavori di piccola entità, dobbiamo assicurarci che essa sia più larga delle piastrelle da tagliare. Lo strumento deve poi essere dotato di una sorta di goniometro che aiuti nell'eseguire i tagli in modo preciso.
La prima cosa da fare è servirsi di una matita per tracciare i punti da seguire nella fase d'incisione, quindi si introduce la piastrella nel macchinario, avendo cura che la parte lucida sia rivolta verso l'alto e che essa sia ben ferma e bloccata. Si và quindi a muovere manualmente la leva di taglio, in modo che la lama si trovi sui segni guida precedentemente realizzati, e si spinge verso il basso con pressione costante per tutta la lunghezza della piastrella. Questo movimento verrà ripetuto più volte, fino a quando la piastrella si spezzerà.
Gli attrezzi più comuni, che permettono i cosiddetti tagli a spinta, sono costituiti da un'impugnatura comoda che garantisce un movimento semplice e fluido. Questa tipologia di tagliapiastrelle è adatta a piastrelle di grandi dimensioni, anche di 60 centimetri, ma con uno spessore ridotto. Questo perché, affinché un pezzo si stacchi dalla piastrella, ci vogliono più tagli e più movimenti.
Tagliapiastrelle elettrica ad acqua per tagli professionali
I tagliapiastrelle ad acqua vengono utilizzati per tagliare lastre di marmo e piastrelle in gres porcellanato. Uno degli elementi fondamentali da valutare in questo caso è la scelta del disco diamantato, che sarà la componente del macchinario che di fatto eseguirà il taglio. Se la qualità sarà scarsa, il taglio non sarà buono e si comprometterà anche il funzionamento della taglierina stessa. Se non ci si accorge in fase preliminare della scarsa qualità del disco diamantato, questo potrà, con il tempo, andare a danneggiare il motore. Un altro aspetto da valutare è la facilità con la quale lo strumento permette il passaggio da un taglio lineare, ad altri tipi di lavorazioni.
Questo tipo di
tagliapiastrelle elettrico è dotato di un serbatoio che dev'essere essere riempito d'acqua nella fase preliminare d'utilizzo dello strumento. Successivamente, si andrà a regolare la guida di taglio e si posizionerà la piastrella in modo che la faccia lucida sia rivolta verso l'alto. A questo punto, il lavoro sarà molto semplice, basterà azionare la macchina e la lama farà tutto.
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