Seghe
Una sega è uno strumento che ha la capacità di incidere o tagliare numerosi e diversi materiali, sebbene il suo principale utilizzo è riscontrabile nell’ambito del legno.
Grazie ad una sega è possibile ottenere due o più sezioni di materiale più piccole e di misure definite rispetto alla forma originaria oppure modellare una struttura rimuovendo le parti che non servono.
Questo strumento ha origini antichissime, si stima che fosse prodotto già in tempi antichi come l’Egitto pre dinastico. Il fatto che siano stati fatti ritrovamenti simili fa intendere come un oggetto come questo possa rispondere a esigenze primarie dell’uomo e come ancora oggi riesca a compensare necessità importanti.
Da quali parti è composta una sega?
La generalità delle seghe è costituita dagli stessi elementi principali: il tallone che rappresenta la parte che si trova a ridosso dell'impugnatura; la punta che è locata invece all’estremità opposta rispetto tallone e che risulta quindi costituire l’area più lontana rispetto all'impugnatura; la lama che rappresenta lo scheletro e la parte fondamentale della sega ed è costituita da una dentatura affilata; il dorso è la parte simmetricamente opposta rispetto alla lama dentata ed è liscio; i denti, collocati su tutta la lama, sono delle punte fendenti ed affilate che rappresentano il fulcro della sega perché costituiscono la parte che aderisce e taglia i materiali.
Questi denti sono strutturati in modo da non essere completamente dritti ed allineati, ma sono leggermente inclinati in modo alternativo. In concreto quindi un dente è inclinato leggermente verso destra ed il successivo verso sinistra e così per tutta la struttura della lama. Questa particolare conformazione ha lo scopo di ridurre al minimo l’attrito che si crea tra la lama ed il materiale che si sta tagliando evitandone il surriscaldamento e diminuendo la fatica.
Il gullet è la distanza tra le sommità dei denti della lama. La misura standard utilizzata per individuare la lunghezza di una lama è di 25 millimetri Questa distanza è misurabile grazie ad un righello posizionato sulla punta del dente di una lama. La procedura è di contare quanti denti sono presenti in 25 millimetri arrotondando per eccesso.
Seghe manuali o motorizzate
La sega manuale si presenta come una lama finemente dentata attaccata ad un supporto di legno o plastica o altro materiale resistente, dotato a sua volta di una cavità abbastanza grande per poter inserire la mano.
Esistono in commercio anche varie seghe motorizzate e digitalizzate che funzionano senza l’ausilio della forza umana.
La lama della sega può assumere varie forme, la più diffusa è quella dritta, ma se ne trovano di circolari o a nastro (nell’articolo verranno approfondite nello specifico).
Tipologie di seghe in commercio
Tra le seghe a mano esistono due ulteriori sotto categorie che si distinguono in base alle diversità che interessano la lama: le seghe a mano a lama libera e le seghe a mano a lama intelaiata.
Le prime sono costituite da tipologie di seghe la cui lama non risulta essere tesa da alcuna struttura integrativa e restano quindi rigide grazie alla loro conformazione.
In questa area di seghe si trovano: il saracco (la sega più comunemente conosciuta), il gattuccio e la sega a dorso che rappresentano seghe la cui lama è saldata direttamente ed in modo continuativo all’impugnatura; vi è poi la sega a costola la cui lama è un rettangolo a cui è fissata l’impugnatura con un angolo inclinato rispetto alla lama.
La sega da perni, che è simile a una sega a costola, viene utilizzata per tagli di perfezione come piccoli pezzi in rilievo rispetto alla superficie piana.
La seconda categoria di seghe a mano, le seghe a mano a lama intelaiata, è costituita invece da seghe la cui struttura è supportata da un apposito telaio che ne mantiene la lama rigida.
In questa categoria troviamo la sega a telaio che è formata da uno scheletro a forma di H allungata tramite una traversa tenuta insieme da due montanti. La lama si trova al centro ed è mossa da una corda che sta all’estremità più alta, movimentata a sua volta dall’azione di un tenditore. Il tenditore è un congegno di legno (chiamato nottola) che da una estremità è collegato alla corda da tendere e all’altra estremità fa contatto con la traversa.
La sega ad arco in cui la lama è mossa dall’azione di un arco di metallo. Esistono vari tipo di sega ad arco: il seghetto da traforo per i tagli di precisione su superfici a basso spessore, il seghetto per metalli, la sega ad arco per il legno (capace di tagliare materiali in legno di notevoli dimensioni come tronchi d’albero).
La seconda grande macro area in cui si dividono le seghe è quella delle seghe a motore.
Le seghe facenti parte di questa categoria sono: il seghetto alternativo, dove la lama è appunto mossa alternativamente da un motore, e la sega circolare, assai utilizzata nell’edilizia, che invece di avere una lama allungata ha la forma di un cerchio ed il motore ne attiva il movimento rotatorio.
Ma le sopra citate non sono le uniche, troviamo infatti anche la sega a nastro; essa ha un meccanismo più complesso che prevede l’azione di due ruote: la prima ruota ha il compito di trasmettere alla lama la forza motrice per muoversi, la seconda ruota invece è strutturata per dirigere e perfezionare la tensione della lama.
Altro elettroutensile molto utilizzato è la motosega, che presenta una struttura della lama specifica formata da una sorta di catena che gira azionata dalla forza del motore, all’interno della quale sono presenti i denti appuntiti.
Infine vi è la sega a tazza: formata da più lame circolari (che formano una sorta di spirale tagliente), è utilizzata per effettuare tagli molto ampi e profondi.
La sega giusta per ciascun utilizzo
Dopo aver elencato le varie tipologie di seghe presenti sul mercato con le loro specifiche caratteristiche, andiamo ora ad individuare alcune linee guida utili per la scelta dell’utensile più adatto ad ogni esigenza.
Il saracco: questa sega è utilizzata se l’esigenza è quella di effettuare tagli molto lunghi e profondi a pannelli e tronchi di legno duri e resistenti e quando la necessità è quella di un taglio "sbrigativo" e non di precisione.
Il gattuccio: a differenza del saracco questa sega è molto più piccola e facile da utilizzare per effettuare tagli più precisi e delineati. Questa possibilità è fornita dalla particolare conformazione a triangolo allungato della lama.
Sega a dorso: questa sega manuale utilizzata per il legno permette di effettuare tagli dritti e altamente precisi. Molto interessante è la possibilità di aggiungerci delle componenti strumentali, chiamate guide, che indirizzano la lama con precisione qualora sia necessario produrre tagli angolari. Si pensi ad esempio a tavolini, cornici, porte, profili lignei, serramenti etc.
Sega a costola: molto simile al saracco come utilizzo, si distingue da questo per una lama rettangolare e un’impugnatura rialzata rispetto alla lama. La funzione è quella di tagli "grossolani" che non necessitano precisione. Rispetto al saracco è possibile trasmettere più forza alla lama grazie alla particolare posizione dell’impugnatura ed è quindi utile per legni molto duri e spessi quando il saracco non risulta sufficiente.
Sega da perni: rispetto alla sega a costola la sega da perni permette di effettuare tagli più precisi e perfetti. Questo tipo di sega risulta utilissima qualora ci sia la necessità di eliminare delle sporgenze superflue, anche molto piccole, su supercifi piane e rettilinee.
Sega a telaio: questa sega, anche conosciuta come sega da falegname, è estremamente versatile e utilizzabile per tagli diversi. Molto utile per effettuare tagli trasversali che permettono la creazione di pezzi precisi, tagli per pezzi ad incastro, tagli curvi, contorni, spigoli e così via.
Sega ad arco: le tipologie di seghe ad arco hanno la capacità di tagliare vari materiali come anche i metalli. Grazie all'ausilio dell'arco hanno una lama molto resistente e tesa per tagli di precisione.
Seghetto alternativo: commercializzata sia elettrica che a batteria questa sega è azionata da un motore e non dalla forza umana.
Questo fattore aiuta considerevolmente nel concreto quando si ha necessità di effettuare lavorazioni che richiedono manodopera per periodi lunghi di tempo.
Il seghetto alternativo infatti non si stanca, continua imperterrito il suo lavoro di taglio ed effettua tutti i tagli uniformi evitando il rischio dell'errore umano.
Sega circolare: questa sega a motore è utilizzata principalmente nel settore edile per effettuare tagli di legni impiegati nelle costruzioni o compensati.
Grazie a questa sega infatti è possibile sincronizzare il metodo di taglio e produrre molti pezzi in serie di lunghezza e dimensioni standard.
Motosega: è composta da una lama allungata che tramite una catena a cui sono fissati i denti effettua un movimento rotatorio.
Per utilizzare questa sega è necessario porre massima attenzione in quanto ha la capacità di effettuare tagli netti e veloci anche di supercifi dure, spesse e complicate. Può infatti segare un tronco d'albero in tempi ridottissimi e con il minimo sforzo da parte del lavoratore.
Sega a nastro: utilizzata principalmente nelle fabbriche questa sega permette la lavorazione di grandi quantità di legni e altri materiali in serie. Rispetto alla sega circolare ha delle dimensioni importanti che non le permettono l'utilizzo per il semplice fai da te.
Sega a tazza: ha una forma cilindrica ed è utilizzata per effettuare buchi di grandi dimensioni su superfici a ridotto spessore.
altro