L’isolamento nelle pareti perimetrali

Nell’isolare questo elemento costruttivo dell’abitazione, a parità di trasmittanza termica, la posizione dell’isolante influenza in modo significativo il comportamentodell’insieme della parete. Sotto questo punto di vista ci si può ricondurre a tre differenti tecniche d’isolamento:

» Isolamento dall’ESTERNO
» Isolamento dall’INTERNO
» Isolamento in INTERCAPEDINE

L’isolamento dall’ESTERNO è la soluzione più efficace per isolare bene un edificio. È consigliato per ambienti riscaldati in continuo con interruzione notturna. Durante il funzionamento dell’impianto si ha un notevole accumulo di calore nelle pareti e il suo rilascio avviene nelle ore notturne, col riscaldamento spento, migliorando notevolmente il comfort termico. Altra caratteristica positiva di questa soluzione è la totale eliminazione di ponti termici causati dalle travi e dai solai. L’installazione di questo tipo di isolamento durante la ristrutturazione di un edificio rende massimo il rapporto costi-benefici. Le metodologie più diffuse nell’isolamento dall’esterno sono:

» SISTEMA A “CAPPOTTO”
» FACCIATA VENTILATA

L’isolamento dall’INTERNO è una tecnica poco costosa con una insignificante diminuzione di spazio abitabile. Questo tipo di isolamento è consigliabile per ambienti riscaldati saltuariamente e che quindi devono essere riscaldati rapidamente come per esempio gli uffici, le seconde case e più in generale edifici con impianti termoautonomi. Le metodologie più diffuse dell’isolamento perimetrale dall’interno sono:

» CONTROPARETE PREACCOPPIATA
» CONTROPARETE SU STRUTTURA METALLICA

È da ricordare che questa soluzione elimina i ponti termici dei pilastri ma non quelli delle solette nei vari piani.
La soluzione di compromesso è rappresentata dall’inserimento dell’isolante nell’intercapedine fra il tamponamento esterno e la muratura a vista interna. Questa è la tipologia di isolamento più utilizzata nelle nuove costruzioni poiché la spesa è modesta e l’intervento risulta conveniente. Particolari interventi di isolamento dovranno essere, in questo caso, effettuati su pilastri e solette per ridurre la dispersione termica attraverso questi ponti termici. Le metodologie più diffuse dell’isolamento in intercapedine sono:

» INTERCAPEDINE CON PANNELLI A FACCIAVISTA
» INTERCAPEDINE CON LATERIZI A FACCIAVISTA

Considerazioni analoghe possono essere fatte anche per il periodo estivo dell’anno.

 
Il “Cappotto”

DESCRIZIONE
Il sistema di isolamento termico dall’esterno ad intonaco sottile, comunemente noto come “cappotto” consiste nell’applicazione, sull’intera superficie esterna verticale dell’edificio, di pannelli isolanti che vengono poi coperti da uno spessore sottile, protettivo, di finitura realizzato con particolari intonaci.
Si tratta di un sistema di isolamento che ha preso piede in Europa negli ultimi 30 anni.
L’isolamento a cappotto viene utilizzato nelle diverse tipologie d’uso degli edifici: residenziali, commerciali, ospedalieri, scolastici, militari, produttivi, di stoccaggio.
E’ una soluzione particolarmente indicata nel caso di ripristino di superfici verticali, il cui rivestimento sia in fase di avanzato degrado. La coibentazione risulta economicamente conveniente ed impedisce il naturale processo di degrado degli edifici.


VANTAGGI
I vantaggi principali dell’isolamento a cappotto sono:
» isola in modo continuo e uniforme, consente l’eliminazione totale dei “ponti termici” ovvero quei punti che favoriscono la dispersione del calore. Si possono così conseguire un maggiore risparmio energetico (legato anche alla maggiore capacità dell’edificio di trattenere il calore), un maggiore comfort termico e l’eliminazione di muffe sulle superfici interne delle abitazioni, originate dalla condensa in corrispondenza dei ponti termici;
» protegge le pareti esterne dagli agenti atmosferici;
» rende stabili le condizioni termo-igrometriche della struttura degli edifici;
» consente di ridurre lo spessore delle pareti perimetrali con il conseguente aumento delle aree abitative;
» migliora il volano termico delle pareti perimetrali.

Nel caso di interventi di ripristino, il sistema a cappotto comporta una serie di vantaggi non indifferenti, dal lato organizzativo e del risparmio:
» non richiede l’allontanamento degli inquilini durante l’esecuzione dei lavori;
» rallenta il processo di degrado degli edifici offrendo una protezione totale;
» risolve il problema delle crepe e delle infiltrazioni di acqua meteorica;
» permette la realizzazione, in un’unica fase, dell’isolamento e della finitura con evidenti risparmi.


REQUISITI
Per ottenere un sistema a cappotto efficace, bisogna prestare la massima attenzione alle caratteristiche dei singoli componenti, in particolare del materiale isolante.
La lana di roccia risulta essere un materiale particolarmente idoneo, in quanto presenta i seguenti requisiti:
» stabilità dal punto di vista dimensionale al variare della temperatura e dell’umidità; eventuali dilatazioni originate da variazioni termoigrometriche potrebbero provocare delle fessurazioni sull’intonaco, nel caso in cui il materiale isolante non sia stabile;
» stabilità nel tempo;
» lavorabilità;
» bassa elasticità compatibilmente con la resistenza meccanica dell’insieme; questo permette di rendere relativamente indipendenti le due strutture rigide costituite dalla parete e dall’intonaco esterno;
» sicurezza in caso di incendio dovuta alla natura inorganica del materiale isolante


STRATIGRAFIA DELLA PARETE


1 Rivestimento interno
Intonaco a gesso e tinteggiatura a pittura a tempera
2 Strato di supporto
Elementi di laterizio semipieno per murature portanti di spessore cm 25, peso compreso tra 1000 e 1600 kg/mc. Foratura compresa tra il 15% e il 45%.
3 Legante
Malta adesiva.
4 Protezione
Angolare metallico di protezione in acciaio o alluminio.
5 Strato isolante
Pannello rigido in lana di roccia resinato ad alta densità ROCKWOOL 431.
6 1° strato di rasatura
Malta rasante per la formazione del primo strato di intonaco
7 Armatura
Rete in tessuto o in fibra di vetro
8 Fissaggio meccanico
Tasselli a disco ad espansione
9 2° strato di rasatura
Malta rasante a copertura della rete
10 Strato di finitura
Intonaco speciale


POSA IN OPERA
• Prima di procedere alla posa in opera è indispensabile accertarsi che il sottofondo sia compatto, pulito e sgrassato, non trasudi umidità o sia ricoperto da un velo d’acqua;
• se si posa su di un vecchio intonaco accertarsi che questo sia sempre perfettamente ancorato, in caso contrario, rimuoverlo;
• eventuali componenti sporgenti (es. davanzali) o esterni alla facciata (pluviali, gronde, ecc) devono essere spostati maggiormente all’esterno per consentire il posizionamento dello spessore isolante e della finitura;
• se si è in presenza di un supporto liscio stendere la malta adesiva su tutto il pannello; nel caso di supporto costituito da mattoni o blocchi occorre stenderla a punti o a cordoli;
• posare e far aderire alla parete il pannello con la malta, accertandosi che le giunture siano livellate. La posa dei pannelli avviene dal basso verso l’alto.Vengono posti ben accostati e a giunti verticali sfalsati, evitando che la malta adesiva penetri nei giunti;
• in aggiunta, ma non in alternativa all’incollaggio, fissare i pannelli meccanicamente con appositi tasselli costituiti da un disco e da una gamba. Il disco ha lo scopo di pressare per punzonamento l’isolante contro il supporto.
Ogni tassello viene inserito in vicinanza degli angoli dei singoli pannelli, quattro per ogni pannello;
• subito dopo la posa dei pannelli, si devono applicare gli elementi di rinforzo in corrispondenza degli spigoli.
Vengono incollati con della malta adesiva, premendoli contro gli spigoli;
• applicato un primo stato di rasatura fresca si stende la rete in fibra di vetro, eliminando sacche d’aria e pieghe.
Durante la posa della rete, non si deve asportare materiale di rasatura, ma ridisporlo immediatamente sulla rete;
• le estremità della rete devono essere sovrapposte per evitare discontinuità nell’armatura. La sovrapposizione deve essere di almeno 8/10cm e in prossimità degli angoli applicare una fascia di rete di rinforzo di circa 10x30cm annegandola completamente nella rasatura;
• prima della posa del rivestimento finale, se richiesto si applica uno strato di primer, la cui funzione è quella di garantire una perfetta adesione del rivestimento di finitura allo strato sottile di rasatura precedentemente realizzato;
• accertarsi che la rete sia completamente nascosta sotto la rasatura, che a mano a mano deve essere ridistribuita in modo uniforme stendendo una seconda mano;
• lo strato di rasatura è il prodotto che deve proteggere il pannello isolante dagli agenti atmosferici, e assieme alla rete di armatura, deve realizzare uno strato monolitico per resistere alle azioni meccaniche che agiscono sul sistema (urti, vento, movimenti di origine termica);
• quando lo strato di rasatura è completamente asciutto si inizia ad applicare il rivestimento di finitura che ha il ruolo di proteggere gli strati sottostanti dalle intemperie e dalle radiazioni solari. Deve possedere una buona elasticità alle sollecitazioni meccaniche. Deve essere sufficientemente permeabile al vapore d’acqua per non ostacolarne la migrazione, ma contemporaneamente impermeabile all’acqua per non far bagnare dalla pioggia di stravento le pareti esterne. Si usa in genere una particolare pittura a base sintetica e/o minerale che si può realizzare con varie finiture speciali (rustico, rasato, graffiato, spugnato o spruzzato).

 
Facciata ventilata

DESCRIZIONE
La facciata ventilata è una tecnica d’isolamento termico che viene effettuata dall’esterno e sfrutta la ventilazione di una camera d’aria creata fra l’isolante ed il rivestimento esterno. Quest’ultimo può essere costituito da elementi di varia natura: lapidei, terrecotte, metallici, plastici, conglomerati cementizi fibrorinforzati, ceramici.
Le pareti ventilate sono progettate e realizzate per dar luogo, nell’intercapedine, ad un flusso d’aria ascendente azionato dalla prevalenza naturale dovuta alla differenza di temperatura fra l’aria presente nell’intercapedine e quella presente in ingresso della stessa, detto “effetto camino”.
L’ottimo comportamento al fuoco dei prodotti in lana di roccia ROCKWOOL, è requisito necessario che deve possedere l’isolante installato nel sistema a FACCIATA VENTILATA.


VANTAGGI
I vantaggi che derivano dall’isolare l’edificio col sistema a Facciata Ventilata, utilizzando i pannelli in lana di roccia ROCKWOOL, sono:
» Realizzazione dell’isolamento termico in modo omogeneo e continuo, facilmente raccordabile alle linee di imposta dei telai delle chiusure trasparenti al fine di ottenere un totale controllo dei ponti termici sui vari fronti di facciata e contemporaneamente migliorare il volano termico delle pareti.
» Eliminazione totale dei ponti termici, dovuti ai pilastri e ai solai. Evitare ponti termici significa ridurre le dispersioni termiche fino al 30 % garantendo sicuri risparmi energetici e migliore comfort abitativo.
» Possibilità d’aumentare, e di molto, lo spessore dell’isolante termico, contribuendo al comfort negli ambienti interni contemporaneamente all’aumento del risparmio energetico con conseguente diminuzione d’immissione di inquinanti nell’ambiente.
» Riduzione del carico termico dell’edificio durante la stagione calda. Questo grazie alla parziale riflessione della radiazione solare incidente sulla facciata da parte del rivestimento e alla ventilazione dell’intercapedine. La riflessione, ovviamente, risulta massima con rivestimenti molto riflettenti tipo quelli di colore chiaro e finitura lucida.
» Protezione dal FUOCO; a causa dell’effetto camino della Facciata Ventilata è consigliabile utilizzare materiali isolanti di natura inorganica come i prodotti in lana di roccia ROCKWOOL.

La portata d’aria è funzione delle differenze esistenti fra le condizioni ambientali esterne e quelle che si vengono a instaurare nell’intercapedine a causa di rientrate di calore provocate, nella stagione estiva dall’esposizione all’azione solare del paramento esterno e nella stagione invernale dalle perdite energetiche dell’ambiente riscaldato attraverso la muratura perimetrale.
La ventilazione naturale interna favorisce sia la cessione all’ambiente esterno per evaporazione dell’eccesso di vapore acqueo prodotto negli ambienti interni che la rapida e completa evaporazione dell’acqua di costruzione in eccesso all’inizio della vita dell’edificio. In questo modo si evita la formazione
di una eventuale condensa all’interno del coibente e delle pareti.
Inoltre il rivestimento esterno, distaccato dalla parete interna possiede una naturale propensione a proteggere efficacemente contro le azioni combinate di pioggia e vento. Le modalità di vincolo del rivestimento e la presenza dietro allo stesso di una intercapedine ventilata consentono infatti di neutralizzare
gli effetti degli spruzzi, delle sferzate d’acqua e dei conseguenti ruscellamenti sul piano di facciata mantenendo all’asciutto l’isolante termo-acustico e la controparete interna. Ciò comporta indubbi vantaggi in termini di durabilità della parete e di efficienza energetica della stessa nel periodo di riscaldamento.
Se l’isolante termico e la controparete rimangono asciutti, l’edificio non subisce dispersioni di calore aggiuntive dovute al temporaneo aumento della conduttività dell’isolante a causa dell’acqua assorbita. Con forti azioni combinate di pioggia e vento l’isolante può essere raggiunto da qualche spruzzo
d’acqua; pertanto è sempre opportuno che quest’ultimo sia non idrofilo.


STRATIGRAFIA DELLA PARETE


1 Rivestimento interno
Intonaco a gesso e tinteggiatura a pittura a tempera
2 Strato di supporto
Elementi di laterizio pieno per murature portanti di spessore cm. 25 e peso tra 1000 e 1600 kg/mc.
3 Legante
Malta bastarda per muratura composta da cemento, calce idraulica, sabbia e acqua. La sabbia dovrà essere esente da sostanze organiche e argillose.
4 Strato isolante
Pannello Resinato rigido in lana di roccia vulcanica ROCKWOOL 211.652 rivestito su un lato con velo minerale nero.
5 Montanti
Dispositivi di supporto dei pannelli isolanti costituiti da profilati di acciaio inox o zincato.
6 Fissaggi meccanici
Tasselli a disco in plastica o acciaio, almeno 4 per ogni pannello.
7 Intercapedine di ventilazione
Strato d’aria.
9 Strato esterno
Lastra in fibrocemento con massa volumica non inferiore a 500kg/mc ed assorbimento d’acqua non superiore al 20%, composta da: impasto di cemento, acqua, vari tipi di materiali fibrosi minerali o vegetali. In alternativa si usano ceramiche o marmi.
10 Ancoraggio parete ventilata
Viti autofilettanti in acciaio inox a testa piatta.


ACCORGIMENTI
• Fissare meccanicamente l’orditura di sostegno del rivestimento estetico-protettivo;
• i pannelli saranno fissati meccanicamente alla muratura mediante tasselli a disco del diametro non minore di 50mm e di lunghezza tale da poter penetrare di almeno 30mm nella muratura;
• per evitare l’insorgere di ponti termici ed acustici,è necessario prestare particolare cura al posizionamento dei montanti e dei pannelli che devono essere ben accostati l’un l’altro;
• fissare il rivestimento estetico-protettivo all’orditura di sostegno.
• Le pareti ventilate vengono posate a “secco”, ossia mediante operazioni di montaggio meccanico integrate, in alcuni sistemi, da incollaggi e sigillature con resine;
• le operazioni di posa vengono effettuate procedendo dal basso verso l’altro;
• tutti i bordi della parete ventilata verranno opportunamente protetti. Ove tali protezioni non siano state previste esse saranno realizzate con scossaline e parabordi in lamiera zincata o di altro materiale idoneo;
• le scossaline sul lato inferiore e superiore della facciata ventilata devono avere geometria tale da consentire il ricambio d’aria all’interno dell’intercapedine per consentire l’effetto camino;
• nelle pareti ventilate la scanalatura del gocciolatoio sotto i davanzali dovrà essere realizzata in modo da risultare più esterna rispetto alle lastre di rivestimento del sistema;
• i giunti di malta fra gli elementi di laterizio devono avere un andamento regolare;
• i corsi degli elementi costituenti la muratura devono essere regolari, eseguiti se possibile con elementi interi, posati a livello, con giunti sfalsati rispetto a quelli sottostanti;
• la somma dello spessore del pannello isolante e dell’intercapedine è non meno di 10 cm.

 
Isolamento dall’interno

DESCRIZIONE
L’isolamento delle pareti perimetrali dall’interno consiste nell’applicazione di uno strato isolante, di elevate caratteristiche termo-acustiche e meccaniche, sulla superficie rivolta all’ambiente riscaldato. E’ un sistema molto usato negli interventi di ristrutturazioni, soprattutto quando non è possibile intervenire dall’esterno come nel caso di un singolo appartamento condominiale.
Questa applicazione risulta particolarmente indicata per l’isolamento di murature portanti in mattoni o calcestruzzo facciavista o nel rinnovo di edifici esistenti, in particolar modo, quando la carenza di isolamento fa insorgere problemi di natura igrometrica (presenza di umidità e di muffe sulle pareti) o quando per la saltuaria utilizzazione degli ambienti (seconde case, scuole, edifici adibiti a terziario) è da privilegiare un più rapido riscaldamento. Infatti il posizionamento dell’isolante sulla superficie interna della muratura riduce sensibilmente gli effetti dovuti all’inerzia termica della parete perimetrale.

VANTAGGI
I vantaggi del sistema di isolamento termico dall’interno sono:
» rapidità di messa in opera;
» posa in opera indipendente dalle condizioni atmosferiche;
» possibilità di posare l’isolamento quando l’edificio è già abitato evitando l’onore di altre opere edili;
» non eccessivi costi di realizzazione.


Controparete preaccoppiata

DESCRIZIONE
Parete perimetrale verticale portante realizzata con elementi di laterizio semipieno con finitura esterna a facciavista isolata mediante contropareti preaccoppiate ad altezza di vano, costituite da lastre di cartongesso incollate su strato isolante composto da pannello rigido in lana di roccia munito di freno vapore.
Questa soluzione è largamente usata nelle ristrutturazioni dei locali, e a fronte di una piccola riduzione di spazio abitativo si ha un notevole aumento di comfort termico e acustico, con una spesa ridotta e con una assoluta facilità di messa in opera.
L’uso di contropareti preaccoppiate è inoltre frequente anche per l’isolamento termico ed acustico di pareti divisorie fra differenti unità abitative o anche per aumentare l’isolamento acustico fra due ambienti appartenenti alla medesima unità abitativa.
A differenza di altri materiali isolanti, che hanno prestazioni esclusivamente termiche, la struttura a celle aperte della lana di roccia consente di ottenere prodotti con elevate caratteristiche di fonoassorbimento che, se interposti nell’intercapedine di pareti doppie, consentono un sensibile incremento dell’isolamento acustico dell’intera struttura.

STRATIGRAFIA DELLA PARETE


1 Finitura
Tinteggiatura a tempera o ad acqua o, in alternativa, carta da parati.
2-3 Controparete coibentata
Controparete LABELROCK 406 costituita da lastra di cartongesso con freno vapore e pannello in lana di roccia ad alta densità.
4 Legante
Malta adesiva.
5 Parete esterna
Laterizio semipieno portante per facciavista.
Peso della muratura 1000-1600kg/mc. e foratura compresa tra 15 e 45%.


POSA IN OPERA
• Assicurarsi che la superficie interna del tavolato esterno non presenti tracce di umidità;
• rimuovere eventuali vecchi intonaci ammallorati;
• incollare alla parete portante, mediante malta adesiva posta dalla parte del pannello di lana di roccia, la controparete di cartongesso;
• allineare perfettamente tra loro le lastre di cartongesso;
• sigillare i giunti con malte specifiche, utilizzando nastri adesivi di rinforzo;
• applicare sul cartongesso la finitura interna;
• nel caso di ambienti ad elevata umidità relativa quali ad esempio bagni e/o cucine ed in assenza di una buona ventilazione è auspicabile l’utilizzo di contropareti dotati di barriere vapore.


Controparete su struttura metallica

DESCRIZIONE
Isolamento di parete perimetrale verticale realizzato con lastre precostituite di gesso rivestito e fissato alla muratura mediante struttura metallica con l’interposizione, nell’intercapedine, di pannelli in lana di roccia con funzione termica ed acustica.
Questo tipo di soluzione è anche largamente utilizzata per l’isolamento termo-acustico di pareti divisorie.

STRATIGRAFIA DELLA PARETE


1 Finitura
Tinteggiatura o in alternativa carta da parati.
2 Paramento interno
Lastra in gesso rivestito da 13mm, dotata sulla superficie non a vista di una lamina di alluminio con funzione di freno vapore.
3 Struttura di fissaggio
Orditura metallica per il fissaggio della lastra in cartongesso alla parete costituita da montanti verticali a “C” in acciaio zincato da 6/10 da fissare a soffitto e pavimento.
4 Strato isolante
Pannello in lana di roccia ROCKWOOL 211-Pannello 220-Pannello 225
5 Parete esterna
Laterizio semipieno portante per facciavista.
Peso della muratura 1000-1600kg/mc. e foratura compresa tra 15 e 45%.


POSA IN OPERA
• Assicurarsi che la superficie interna del tavolato esterno sia piana e non presenti tracce di umidità nel caso di ristrutturazione;
• rimuovere eventuali vecchi intonaci nel caso di ristrutturazione;
• porre il profilo ad “U” in orizzontale sia a pavimento (guida inferiore) che a soffitto (guida superiore) in modo da garantire l’inserimento successivo dei montanti;
• inserire una guarnizione elastica tra pavimentazione e profilo a “U” orizzontale;
• collocare il profilo a “C” in verticale, coprendo tutta la distanza tra il pavimento e il soffitto meno 1cm. La larghezza del montante deve essere di poco inferiore a quella della guida così da consentire il perfetto assemblaggio dello stesso;
• posizionare fra i montanti i pannelli in lana di roccia prestando attenzione che siano ben accostati fra loro;
• fissare all’orditura metallica mediante delle viti, le lastre di cartongesso che devono avere il lato maggiore parallelo ai montanti;
• applicare sul cartongesso la finitura interna;
• nel caso di ambienti ad elevata umidità relativa quali ad esempio bagni e/o cucine ed in assenza di una buona ventilazione è auspicabile l’utilizzazione di contropareti dotati di barriere vapore.

 
Isolamento in intercapedine

DESCRIZIONE
Il sistema murario composto con isolamento termico in intercapedine è, in Italia a tutt’oggi, la tipologia più diffusa di realizzazione delle chiusure d’ambito esterno. Esso ha rappresentato la prima e più significativa evoluzione della parete perimetrale da elemento monolitico a unità tecnologica pluristrato, costituita da una sequenza ordinata e funzionale di stratificazioni in grado di garantire un corretto comportamento della chiusura sotto l’effetto degli agenti esterni ed interni.
Il sistema di isolamento termo-acustico in Intercapedine, conosciuto col nome di “muro a cassetta”, consta di due pareti dello stesso o di diverso materiale, di differenti dimensioni, separate da una camera d’aria continua al cui interno si pone il materiale isolante; per inciso la parete esterna è realizzata con elementi di maggior spessore e massa. Nel nostro paese questa tecnica di isolamento è la più usata, specialmente nelle nuove costruzioni.
L’isolamento in intercapedine eseguito con i prodotti in lana di roccia ROCKWOOL, nei necessari spessori,è in grado di assicurare un ottimo isolamento termico e acustico oltre che un accurato comfort igrometrico; inoltre il pannello in lana di roccia ROCKWOOL è sufficientemente rigido da poter supportare il proprio carico ma è anche sufficientemente adattabile alle asperità del piano di posa per poter garantire un buon accostamento fra i pannelli e quindi la continuità dell’isolamento termico oltre che acustico.
E’ un applicazione semplice, impiegata soprattutto nei casi di muri con mattoni “faccia a vista”, laterizi pieni o semipieni, muri intonacati.

VANTAGGI
I principali vantaggi dell’isolamento in intercapedine nelle pareti perimetrali sono:
» Instaura un minimo di “volano termico” nella parete interna leggera il che garantisce una più rapida messa a regime della temperatura ambientale quando il riscaldamento è intermittente o attenuato;
» garantisce impermeabilità all’aria (quindi al passaggio dei rumori) e all’acqua. Questo perché la parete è realizzata in modo tale da avere un peso medio-alto con all’esterno uno strato di malta, ma il fattore preponderante che rende impermeabile all’acqua la nostra parete è rappresentato dall’intercapedine d’aria;
» migliora il comfort ambientale invernale eliminando la possibilità di condensa superficiale poiché la presenza dell’isolante fa aumentare la temperatura superficiale della parete interna;
» abbattimento efficace del rumore alle differenti frequenze grazie alla struttura della parete che presenta due strati di chiusura con diversa massa. L’isolante a celle aperte interposto incrementa le prestazioni fonoisolanti della struttura pluristrato.


Intercapedine con laterizio a facciavista

DESCRIZIONE
Parete perimetrale verticale realizzata in elementi forati di laterizio formanti due tavolati paralleli con interposto strato isolante in lana di roccia ROCKWOOL munito di eventuale freno al vapore. Lo spessore del tavolato esterno è di 12 cm mentre quello interno è di 8 cm.

STRATIGRAFIA DELLA PARETE


1 Rivestimento interno
Tinteggiatura a tempera su intonaco di malta bastarda.
2 Legante
Malta idraulica per muratura.
3 Tavolato interno
Laterizio forato spessore di 8cm e peso non inferiore a 550kg/m3.
4 Strato isolante
Pannello rigido ROCKWOOL 403 in lana di roccia o in alternativa pannello semirigio ROCKWOOL 211 in lana di roccia.
5 Legante
Malta adesiva.
6 Tavolato esterno
Laterizio semipieno per facciavista di spessore 12cm. e peso compreso tra 1000 e 1600kg/m3.


Intercapedine con pannelli a facciavista

DESCRIZIONE
Parete perimetrale verticale costituita da pannello prefabbricato esterno in conglomerato cementizio armato con finitura a facciavista, controparete in laterizio forato di spessore 8cm e interposto strato isolante in lana di roccia ROCKWOOL.

STRATIGRAFIA DELLA PARETE


1 Rivestimento interno
Malta bastarda e tinteggiatura a tempera.
2 Tavolato interno
Elementi di laterizio forato per murature di peso non inferiore a 500kg/mc. Foratura compresa tra il 55% e il 80%.
3 Legante
Malta idraulica per muratura.
4 Intercapedine
Strato d’aria
5 Strato isolante
Pannello Rockwool 220.116 in lana di roccia con superficie rivestita da carta Kraft con funzione di freno vapore.
6 Legante
Malta adesiva.
7 Tavolato esterno
Pannello portante prefabbricato in calcestruzzo a facciavista.

 
L’isolamento delle pareti divisorie

Il comfort degli ambienti di un edificio è notevolmente influenzato dalle proprietà termiche ed acustiche dei suoi divisori interni.
Nella progettazione ed esecuzione di un appartamento, spesso si dà poca importanza alle funzioni che devono soddisfare i divisori interni.
Una partizione interna deve soddisfare i seguenti requisiti:

• isolamento termico ed acustico, al fine di assicurare un adeguato comfort nelle varie unità abitative;
• resistenza al fuoco e la classe di reazione al fuoco richieste dalle normative vigenti per le varie tipologie edilizie;
• sufficiente resistenza meccanica.

Dal punto di vista prestazionale le soluzioni più ricorrenti di pareti divisorie sono:

1. divisori realizzati in opera con tecniche tradizionali (mattoni forati, blocchi di gesso, ecc.) durante la costruzione dell’edificio o durante la ristrutturazione. In questo caso l’isolamento può essere realizzato in Intercapedine o dall’Esterno.
2. pareti costruite in cantiere con elementi prefabbricati, tipo lastre di gesso rivestite e montate su profili metallici. Questa tipologia è molto utilizzata e si sta già diffondendo nella realizzazione di edifici non residenziali come uffici, scuole, alberghi, ecc…


Parete in cartongesso

DESCRIZIONE
Le pareti in cartongesso sono pareti verticali realizzate con lastre precostituite di gesso rivestito e avvitate su telaio metallico con interposto uno strato di materiale isolante.
Vengono utilizzate in tutta l’edilizia di interni, dal nuovo alla ristrutturazione.
In particolare queste pareti in cartongesso sono ideali per realizzare, nel minor tempo possibile, suddivisioni di grandi ambienti ad uso commerciale ed industriale.
Le pareti in cartongesso sono facili da montare, versatili e flessibili. Interponendo tra le lastre di cartongesso e i montanti dell’orditura metallica dei pannelli in lana di
roccia, si ottiene una parete contraddistinta per:
• un buon risparmio energetico;
• maggiore sicurezza contro l’incendio;
• protezione da inquinamento acustico.

STRATIGRAFIA DELLA PARETE


1 Elemento di parete
Lastre in cartongesso costituite da elementi piani di gesso rivestititi sulle superfici e sui bordi longitudinali da cartone speciale per migliorarne le caratteristiche meccaniche.
In funzione delle caratteristiche prestazionali della parete vengono realizzate soluzioni in mono o pluristrato con spessori di lastra variabili dai 10mm ai 18mm.
2 Strato isolante
Pannello Rockwool 211-Pannello 220-Pannello 225 in lana di roccia.
3 Guida
Profilo metallico ad “U” posto in orizzontale.
4 Montante
Profilo metallico a “C” posto in verticale.


POSA IN OPERA
• Prima di posizionare l’orditura metallica che costituisce l’elemento di supporto della parete, tracciare la posizione delle pareti divisorie da eseguire;
• porre il profilo ad “U” in orizzontale sia a pavimento (guida inferiore) che a soffitto (guida superiore) in modo da garantire l’inserimento successivo dei montanti;
• posizionare l’elemento elastico tra pavimentazione e profilo a “U” orizzontale per evitare la trasmissione di rumori di percussione;
• collocare il profilo a “C” in verticale, coprendo tutta la distanza tra il pavimento e il soffitto meno 1cm. La larghezza del montante deve essere di poco inferiore a quella della guida così da consentire il perfetto assemblaggio degli stessi;
• fissare all’orditura metallica mediante viti, le lastre di cartongesso con il lato maggiore parallelo ai montanti;
• prima di applicare le lastre sulla faccia opposta della parete, inserire il materiale isolante tra i montanti in modo leggermente forzato al fine di ridurre al minimo la presenza di ponti termici ed acustici;
• provvedere alla stuccatura dei giunti e successiva rasatura.


Parete in laterizi

DESCRIZIONE
L’isolamento delle pareti divisorie in laterizi è il più usato nei locali adibiti ad abitazione.
Parete interna verticale realizzata in elementi forati di laterizio formanti due tavolati paralleli con interposto strato isolante costituito da pannello rigido o semirigido di lana di roccia. Lo spessore dei tavolati è di 8 cm.
Questo tipo di isolamento è previsto e utilizzato quasi esclusivamente sulle nuove costruzioni.Viene utilizzato nelle pareti divisorie fra gli appartamenti confinanti, o tra appartamento e vano scale o vano ascensore , fermo restando che la parete rivolta al vano servizi è realizzata in calcestruzzo.
Il risultato dell’isolamento è un notevole aumento del comfort termico e acustico con conseguenti risparmi energetici e protezione al rumore.

STRATIGRAFIA DELLA PARETE


1-5 Elemento di parete
Tinteggiatura a tempera su intonaco di malta bastarda.
3 Strato isolante
Pannello rigido Rockwool 211 - Pannello 226 in lana di roccia.
2-4 Tavolato interno
Elementi forati di laterizio formanti due tavolati paralleli, ognuno dello spessore di 8cm.
Peso del laterizio non inferiore a 550kg/m3 e foratura compresa tra 55% e 80%.


POSA IN OPERA
• Realizzare la parete esterna prima di quella interna;
• fissare sul lato interno della parete esterna i pannelli coibenti mediante punti di malta adesiva;
• costruire il secondo tavolato