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Dal Cnappc i primi protocolli prestazionali

Dal Cnappc i primi protocolli prestazionali

Il tema: progettazione, direzione e collaudo delle opere di edilizia privata di nuova costruzione

Vedi Aggiornamento del 03/01/2011
04/02/2010 - Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori ha iniziato la pubblicazione di una serie di sussidi alla professione inseriti in una nuova collana editoriale dedicata alla professione. Nei giorni scorsi sono stati presentati i Protocolli Prestazionali dedicati alla progettazione, direzione e collaudo delle opere di edilizia privata di nuova costruzione.
 
In futuro la collana si arricchirà di altri Protocolli Prestazionali dedicati ad altre attività professionali quali, ad esempio, Edilizia manutenzione/ristrutturazione, Edilizia vincolata/restauro, Beni artistici e monumentali/restauro, paesaggismo, altre.

 
Il compito di definire e tutelare gli standard di qualità delle prestazioni professionali, a tutela del cittadino (consumatore) è stato affidato agli Ordini nell’ambito del dibattito che ha caratterizzato la trasformazione in legge del cosiddetto Decreto sulle liberalizzazioni, che ha coinvolto anche gli onorari professionali. Con la pubblicazione del primo manuale, il Consiglio Nazionale intende dare il proprio contributo alla definizione di quelli che, per prassi, costume, scienza e disciplina corrente, vengono definiti come standard di buona pratica nell'espletamento di tali attività.

La pubblicazione è costituita dai tre distinti volumi di seguito elencati che costituiscono un corpus di sussidi operativi e atti contrattuali di grande aiuto ai professionisti, in particolare ai più giovani:

volume 1  -  Protocolli Prestazionali, Edilizia privata di nuova costruzione;
volume 2  -  Schede: Edilizia privata di nuova costruzione;
volume 3 -  Sussidi: Edilizia privata di nuova costruzione

Gli standard prestazionali descritti non hanno una diretta valenza deontologica , ma costituiscono un utile riferimento per la definizione dei rapporti contrattuali tra le parti che la norma ritiene debbano essere “sempre”chiari e completi. L’asimmetria informativa che caratterizza il rapporto con il cliente impone, infatti, al professionista di chiarire l’elenco e lo standard delle prestazioni che fornirà, anche differenziandole da quanto questa pubblicazione indica come buona pratica.

 
La pubblicazione stabilisce un raccordo preciso tra le attività professionali descritte, che normalmente oggi caratterizzano il processo edilizio nel settore privato, e gli onorari di riferimento che la tariffa propone e che saranno liberamente contrattati e definiti tra le parti come il Codice Civile prevede, una volta che siano stati descritti l'elenco e la consistenza delle attività richieste e che il professionista si impegna ad eseguire supportando i contenuti dei Protocolli Prestazionali attraverso una copiosa raccolta giurisprudenziale ed un riepilogo di tutta la legislazione tecnica vigente nel settore.
 
 
 
Fonte: www.awn.it
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