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Via libera della UE alla nuova direttiva per l’efficienza energetica

Via libera della UE alla nuova direttiva per l’efficienza energetica

Riqualificazione energetica degli edifici tra le misure per raggiungere gli obiettivi 20-20-20

Vedi Aggiornamento del 27/01/2014
di Rossella Calabrese
18/06/2012 - Un accordo provvisorio sulla nuova proposta di direttiva sull’efficienza energetica è stato raggiunto dai membri del Parlamento e del Consiglio europeo giovedì scorso, dopo mesi di negoziati.
 
“Questo accordo - ha dichiarato Claude Turmes, il deputato dei Verdi/ALE, LU che ha condotto le trattative - darà una spinta all’economia europea e contribuirà alla sicurezza energetica e al raggiungimento degli obiettivi climatici. La nuova legislazione sull’efficienza energetica prevede misure vincolanti, che contribuiranno in misura significativa a mantenere l’impegno di ridurre il consumo energetico del 20% entro il 2020”.
 
La direttiva impone agli Stati membri di fissare obiettivi indicativi nazionali e di individuare modi specifici e misurabili per risparmiare energia, ad esempio attraverso la ristrutturazione degli edifici, per garantire che l’Unione europea raggiunga l’obiettivo principale di riduzione del 20% di energia entro il 2020. Ciascuno Stato membro dovrà fissare il proprio obiettivo e presentare un piano nazionale d’azione per l’efficienza, ogni tre anni, nel 2014, 2017 e 2020. La Commissione europea dovrà valutare, entro giugno 2014, i progressi compiuti.
 
La direttiva impone agli Stati membri di rinnovare il 3% della superficie degli edifici riscaldati e/o raffrescati posseduti e occupati da Amministrazioni dello Stato. La norma si applicherà agli edifici con un superficie utile totale superiore a 500 mq e, a partire da luglio 2015, superiore a 250 mq. Tuttavia, gli Stati membri potranno utilizzare mezzi alternativi per raggiungere un risparmio energetico equivalente, ad esempio attraverso la completa ristrutturazione.


Gli Stati membri dovranno effettuare e notificare alla Commissione, entro il dicembre 2015, una ‘valutazione globale’ delle possibilità di applicazione della cogenerazione ad alto rendimento e del teleriscaldamento e raffreddamento efficienti. A tal fine, gli Stati membri dovranno effettuare sul proprio territorio una analisi costi-benefici in base alle condizioni climatiche, di fattibilità economica e di idoneità tecnica.

I deputati hanno anche proposto di istituire forme di finanziamento per l’efficienza energetica, affinchè gli Stati membri facilitino la realizzazione di questi impianti o l’uso di quelli esistenti. Un’idea potrebbe essere quella di elaborare un piano nazionale di efficienza energetica cui i governi centrali e le utility contribuirebbero agli investimenti necessari per le ristrutturazioni e per soddisfare i requisiti della direttiva.

“Questo è un grande passo avanti - ha dichiarato il Commissario per l’energia Günther Oettinger. Per la prima volta abbiamo introdotto misure di efficienza energetica giuridicamente vincolanti; l’Europa è ora molto più pronta a raggiungere l’obiettivo del 20% di efficienza energetica per il 2020. Le misure ridurranno la nostra bolletta energetica, genereranno ulteriore crescita e occupazione, stimoleranno gli investimenti e renderanno i nostri prodotti energeticamente più efficienti”.
 
Il testo è stato approvato in via provvisoria; seguirà la votazione da parte del Comitato per l’energia, probabilmente nel mese di luglio, e poi una sessione plenaria probabilmente nel mese di settembre.
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