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Allo studio del Governo una riedizione della detrazione 55%

Allo studio del Governo una riedizione della detrazione 55%

La proposta è contenuta nella nuova Strategia Energetica Nazionale messa a punto dal Ministro dello Sviluppo Economico

Vedi Aggiornamento del 14/12/2012
di Rossella Calabrese
03/09/2012 - Estendere nel tempo le detrazioni fiscali del 55%, differenziando la percentuale di spesa detraibile e/o la durata del rimborso in relazione all’effettivo beneficio dell’intervento, introducendo tetti di costo per tipo di intervento ed escludendo dalla detrazione gli impianti già incentivati con altri strumenti.
 
L’intenzione del Governo di riproporre la detrazione del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici è contenuta in una bozza della Strategia Energetica Nazionale circolata in queste ore; la versione definitiva del documento sarà presentata nei prossimi giorni dal Ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera, e sottoposta ad una consultazione pubblica.
 
Altra novità contenuta nel documento riguarda la pianificazione urbanistica: secondo il Governo, gli interventi di efficientamento degli edifici dovranno stimolare e sostenere un ripensamento delle modalità di pianificazione e gestione urbanistica della città, considerato che circa il 70% dell’energia è consumata in contesti urbani, in cui l’edificio diventa il nucleo di un progetto più ampio di riqualificazione del territorio.
 
In attuazione dei programmi dell’Unione Europa “Smart Cities - Città intelligenti”, il Governo sta pensando di avviare azioni in materia di pianificazione energetica e di sviluppo sostenibile urbano, con l’obiettivo di attivare modelli di pianificazione innovativa dei servizi urbani e dei flussi energetici, di efficienza nelle reti, di mobilità e riqualificazione del tessuto edilizio e di partenariato pubblico-privato. Il tema è già oggi presente nell’Agenda Digitale e nel Piano Città istituito dal decreto Crescita.
 
La Strategia EnergeticaNazionale si incentra su quattro obiettivi principali:
1. ridurre significativamente il gap di costo dell’energia per i consumatori e le imprese, con
un allineamento ai prezzi e costi dell’energia europei;
2. migliorare la nostra sicurezza e ridurre la dipendenza di approvvigionamento dall’estero, soprattutto nel settore gas;
3. favorire la crescita economica sostenibile attraverso lo sviluppo del settore energetico;
4. superare gli obiettivi ambientali definiti dal Pacchetto europeo ClimaEnergia 2020.
 
Per realizzare la Strategia, è previsto un investimenti di 180 miliardi di euro da qui al 2020, sia nella green e white economy (rinnovabili e efficienza energetica), sia nei settori tradizionali (reti elettriche e gas, rigassificatori, stoccaggi, sviluppo idrocarburi).
 
Le azioni nel loro complesso consentiranno di ridurre a 15 miliardi di euro/anno, dagli attuali 62, la fattura energetica estera, con la riduzione dall’82 al 65% della dipendenza dall’estero e di ridurre del 19% le emissioni di gas serra, superando gli obiettivi europei per l’Italia, pari al 18% di riduzione rispetto alle emissioni del 1990.
 
Si prevede, inoltre, un 23% di incidenza dell’energia rinnovabile sui consumi totali e oltre il 38% sui consumi elettrici (rispetto all’11% e al 23% rispettivamente del 2010) con una graduale riduzione dall’87 al 75% dei combustibili fossili. I consumi primari rispetto all’andamento inerziale al 2020 dovrebbe scendere del 24% (-4% rispetto al 2010), superando gli obiettivi europei di -20%, grazie alle azioni di efficienza energetica.
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