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Ristrutturare per migliorare il comfort abitativo

Ristrutturare per migliorare il comfort abitativo

Soluzioni per migliorare il benessere termico, l’illuminazione naturale e la qualità della vita indoor

Vedi Aggiornamento del 26/03/2020
Ristrutturare per migliorare il comfort abitativo
di Alessandra Marra
17/09/2015 - Continua l’appuntamento Edilportale con il tema della ristrutturazione, uno dei pochi settori dell’edilizia italiana in crescita.
 
Ristrutturare, argomento principale di Edilportale Tour 2016, obbliga gli attori del processo (progettisti, proprietari, amministrazioni pubbliche) ad approcciarsi ad una nuova metodologia d’intervento che porti ad un utilizzo nuovo dei materiali per valorizzare ciò che già esiste.

Dopo aver considerato la settimana scorsa i vantaggi del ristrutturare con sistemi a secco questa settimana analizzeremo le soluzioni costruttive capaci di migliorare il comfort abitativo. Nei prossimi focus parleremo dei sistemi di ristrutturazioni rapidi e poco invasivi, dell'efficientamento energetico e del miglioramento sismico.
 

Comfort abitativo: cos’è e come si raggiunge

Il comfort abitativo è una condizione di benessere che si crea all’interno di un ambiente in funzione di quattro parametri, ovvero la temperatura, la qualità dell’aria, l’acustica e la luminosità. Quando si esegue una ristrutturazione, nella propria abitazione, in ufficio, in una scuola ecc, bisogna far sì che tutti i parametri raggiungano valori ottimali. Tale obiettivo viene conseguito a fronte di un progetto ben studiato e attraverso la scelta dei materiali più adatti.
 

Comfort termico

Il comfort termico è quello stato di benessere in cui il soggetto non avverte sensazioni né di caldo né di freddo, definito come condizione mentale di soddisfazione nei riguardi dell’ambiente termico. Ad esempio la temperatura in un locale abitato per essere percepita confortevole in inverno deve essere oltre 20°C, mentre in estate non deve superare i 26°C. Per poter garantire un buon comfort termico in sede di ristrutturazione bisogna progettare adeguatamente i sistemi di isolamento, soprattutto esterno, per la protezione dell'involucro dell'edificio e per evitare la formazione di ponti termici che comporterebbero delle perdite di prestazioni.
 
Per valutare le prestazioni di un materiale si considera la trasmittanza termica (U), ovvero la quantità di calore che lo attraversa; minore è il coefficiente U, maggiore è la capacità isolante del materiale considerato. Per contenere il surriscaldamento estivo degli ambienti interni è importante la trasmittanza termica periodica (YIE), cioè l’indice che valuta la capacità di una parete opaca di sfasare ed attenuare il flusso termico che la attraversa nell’arco delle 24 ore, e lo sfasamento, ovvero la differenza di tempo fra il momento in cui si registra la temperatura massima superficiale esterna della parete e il momento in cui si registra la massima temperatura sulla superficie interna; quando è superiore alle 8/10 ore allora possiamo ottenere un elevato comfort termico. La normativa sull'efficienza energetica prevede il rispetto di stringenti valori limite di trasmittanza termica di tutti gli elementi costituenti l’involucro, sia per edifici di nuova costruzione sia nel caso di ristrutturazioni, definendo precisi e rigorosi valori di trasmittanza termica delle superfici verticali opache in funzione della zona climatica dove l’edificio è collocato.
 
Isolamento termico
Per migliorare il comfort termico degli ambienti bisogna scegliere, consultando un tecnico esperto, il metodo di isolamento più adatto alle proprie esigenze, sulla base dei dati tecnici relativi alla zona climatica ed alla tipologia delle strutture esistenti. Tuttavia è possibile fornire delle linee guida da seguire in alcune circostanze standard. I metodi d’isolamento variano a seconda delle esigenze: coloro che vivono in villa potrebbero optare senza troppi problemi per metodi più incisivi come l’isolamento a cappotto, mentre chi abita in condominio per agire sull’involucro esterno deve avere il nulla osta dell’assemblea condominiale oppure agire internamente.
 
Sistemi per isolamento a cappotto
Per rendere ottimale il comfort termico di un edificio si dovrebbe applicare all’esterno della struttura un cappotto termico, ovvero un sistema di coibentazione di facciate basato su elementi isolanti prefabbricati che vengono applicati sulla parete esterna mediante incollaggio, oppure mediante un ulteriore fissaggio meccanico con tasselli, e che vengono rivestiti con uno o più strati di rasatura.
 
Generalmente i sistemi d’isolamento dall’esterno a cappotto consentono di raggiungere dei valori di trasmittanza termica delle pareti perimetrali estremamente bassi, di eliminare i ponti termici, sfruttare al meglio l’inerzia termica della muratura e fornire inoltre molteplici vantaggi dal punto di economico (risparmio in bolletta). Il sistema d’isolamento termico a cappotto, abbinando il potere isolante dall’esterno e lo sfruttamento della massa interna della muratura, permette di ottenere un’elevata attenuazione dell’onda termica entrante e un maggior sfasamento temporale in modo che il picco di calore che si è avuto nelle ore più calde del pomeriggio arrivi all’interno nelle ore più fresche notturne, quando può essere più facilmente dissipato grazie alla ventilazione naturale degli ambienti.
 
Un esempio di cappotto esterno è THERMOPHON PV di SETTEF, un sistema di isolamento in polistirene espanso sinterizzato (EPS) con collante e rasante minerale in polvere che unisce ottime caratteristiche isolanti a costi contenuti e ad una grande semplicità di lavorazione, ideale per il ripristino e la riqualificazione delle facciate di edifici esistenti.



Esistono alcune soluzioni particolarmente indicate per l’edilizia residenziale (specie nei casi in cui le norme territoriali vigenti ammettano esclusivamente l’utilizzo di determinati tipi di rivestimento per le chiusure verticali degli edifici) come lISOCAPPOTTO di ISOPAN che può essere definito come una sorta di ‘finto cappotto’ in quanto differisce dal sistema classico per pareti tradizionali per la presenza di un pannello sandwich a doppio rivestimento metallico ricoperto da materiali diversi; in tal modo è possibile nascondere la presenza del pannello sandwich, imitando la resa estetica delle classiche pareti intonacate.




 
VEDI TUTTI I SISTEMI PER ISOLAMENTO A CAPPOTTO
 
 
Facciate ventilate
Un altro metodo per isolare termicamente l’involucro edilizio è la soluzione a facciata ventilata, ovvero quel sistema di pareti perimetrali caratterizzate dalla presenza, tra il materiale isolante e il paramento murario di un’intercapedine d’aria. L’intercapedine consente il passaggio d’aria determinato da un effetto camino naturale. La facciata ventilata viene utilizzata per interventi di riqualificazione energetica su edifici esistenti ed è particolarmente indicata per costruzioni a destinazione terziaria e commerciale.
 
Una facciata ventilata ha molti vantaggi tra cui quello di permettere un isolamento continuo anche in corrispondenza degli elementi strutturali e una migliore prestazione energetica estiva grazie all’intercapedine ventilata che allontana il calore in eccesso derivante dalla radiazione solare. Inoltre attraverso l’esecuzione di un isolamento dall’esterno è possibile sfruttare in modo efficace l’inerzia termica del paramento, ottenendo un miglior controllo delle temperature interne con conseguenti vantaggi in termini di comfort abitativo.
 
Tra i rivestimenti per facciate ventilate più innovativi troviamo i Pannelli in fibre di roccia basaltica di INPEK, pannelli sostenibili, essendo costruiti in basalto (una roccia effusive di origine vulcanica e a disponibilità quasi illimitata) e che coniugano all’efficienza anche buona lavorabilità.
 

 
VEDI TUTTE LE FACCIATE VENTILATE
 
 
Isolamento termico dall’interno
Quando non sussistono le condizioni per effettuare un intervento di riqualificazione energetica dell’involucro sulle facciate esterne dell’edificio, la soluzione migliore è operare direttamente sul lato interno delle pareti. Bisogna però specificare che a fronte di un discreto miglioramento termico tale soluzione potrebbe presentare degli svantaggi come un restringimento degli spazi abitativi interni, il mancato sfruttamento dell’inerzia termica della muratura (lo strato isolante interno non permette di impiegare il calore che in condizioni normali i muri riescono ad accumulare quando si riscalda la casa rilasciando poi nel tempo) e una minore resistenza alla diffusione del vapore.
 
Tuttavia oggi tali sistemi, data la praticità d’esecuzione e l’utilità per coloro che vivono in centri storici e zone vincolate, si sono perfezionati arrivando a dei buoni risultati. Per esempio esistono soluzioni particolarmente attente alla riduzione dello spessore del pacchetto come StoTherm In Aevero di Sto Italia un sistema di isolamento termico per interni con lastra isolante in aerogel, materiale altamente innovativo già impiegato per l’isolamento termico nell’industria missilistica e aeromobile, che consente di ridurre al minimo la perdita di spazio abitativo e ottenere dei valori di conduttività termica molto bassi.
 



VEDI TUTTI I SISTEMI DI ISOLAMENTO TERMICO DALL’ INTERNO
 
 
Finestre a taglio termico
Per mantenere una buona temperatura interna non basta isolare termicamente le pareti se non si pensa anche a come coibentare gli infissi, spesso i punti deboli dell’edificio nel trasferimento del calore dall’ambiente interno e quello esterno. Per ridurre questo effetto negativo oggi sono molto utilizzati e incentivati (detrazioni 65%) gli infissi a taglio termico che interrompono la conducibilità termica.
 
Particolare rilevanza assumerà anche il vetro, componente importante negli infissi a taglio termico, generalmente costituito da una camera d’aria e con caratteristiche basso-emissive che ne aumenta le prestazioni di tenuta. La camera interna del vetro camera basso-emissivo, può contenere normalissima aria, ma sempre più diffusa è l’immissione di gas argon che contribuisce ulteriormente all’aumento dell’isolamento termico.
 
Tra gli infissi a taglio termico vi sono quelli in alluminio e legno come 80 IWood di ALUK Group con profili a taglio termico in alluminio all’esterno e in legno all’interno, assemblati con barrette alveolari che garantiscono le massime prestazioni ottenibili in un serramento alluminio/legno.


 
 
VEDI TUTTE LE FINESTRE A TAGLIO TERMICO
 

Comfort visivo: l’illuminazione naturale

Per avere ambienti vivibili e confortevoli è necessaria un’adeguata luminosità, sia nelle fasi diurne che in quelle notturne troppo spesso disturbate dall’illuminazione artificiale. Una corretta progettazione deve prestare particolare attenzione alla superficie delle finestre e alla disposizione di elementi di oscuramento. I benefici di un’illuminazione naturale adeguata nei locali non sono solo psicologici: la luce naturale può ridurre in modo sostanziale i carichi termici ed elettrici di picco nei locali, comportando importanti risparmi energetici. 
 
Finestre
Per migliorare la luminosità degli ambienti bisogna intervenire sui serramenti; nell’ambito di una ristrutturazione però non è sempre possibile variare la dimensione delle aperture (per esempio per chi vive in condominio). Tuttavia si possono usare degli accorgimenti che permettono di massimizzare la luce a disposizione come ad esempio profili snelli e dagli ingombri ridotti per realizzare ampie trasparenze e favorire l’apporto di luce e porte finestre scorrevoli per chi cerca soluzioni di apertura particolarmente confortevoli e funzionali.
 
Tra queste tipologie di infissi c’è EASY SLIDE di FINSTRAL una nuova porta scorrevole con linee particolarmente snelle ed eleganti e con l’anta a scomparsa con ingombri ridotti e profili slanciati e dotata di soglia ribassata di soli 26 mm per agevolare il passaggio tra ambienti interni ed esterni.
 


 
Un altro prodotto particolarmente indicato è Schüco ASS 77 PD.HI di SCHÜCO che rende possibile la realizzazione di vetrate scorrevoli a grande superficie e dalla massima trasparenza, senza rinunciare ad un eccellente isolamento termico, grazie a profili estremamente snelli, di sezione in vista minima nel nodo centrale e grazie ad un telaio esterno a scomparsa inserito nel raccordo alla struttura dell'edificio.
 

 
VEDI TUTTE LE FINESTRE
 

Finestre per tetti
In copertura, per consentire l'illuminazione ed eventualmente l'aerazione degli ambienti domestici vengono realizzate delle finestre da tetto, facilmente apribili; negli ambienti a destinazione industriale o terziaria si opta per soluzioni più adatte alla copertura di grandi superfici, più economiche e veloci da installare, come i lucernari continui e le cupole monolitiche.
 
Quando si deve ristrutturare un sottotetto, o un attico, l’aspetto più importante risulta la luminosità degli ambienti. Chi ristruttura l’ultimo piano ha un vantaggio che altri non hanno, ovvero sfruttare la luce zenitale che proviene dal tetto, oltre che dalle classiche finestre. Per questo si potrebbe optare per la VELUX Elemento verticale VFE 73 che unisce il tetto con la parete verticale in un modo esteticamente nuovo ed originale. 



VEDI TUTTE LE FINESTRE PER TETTI

Per migliorare l’apporto luminoso e regolarne il flusso può essere utile abbinare alle superfici finestrate dei sistemi di oscuramento. Per avere una panoramica sulle tipologie esistenti puoi consultare il Focus Schermature Solari.
 

Comfort acustico

Per il conseguimento del performance acustica di un ambiente è essenziale che gli ambienti possano essere protetti dalle fonti di rumore esterne ed interne; per scegliere l’isolamento acustico più adatto alle tue esigenze leggi anche il Focus Isolamento Acustico
 

Umidità degli ambienti 

La regolazione dell’umidità all’interno delle abitazioni è un fattore molto importante in quanto incide in modo significativo sulla salute umana. Una casa umida crea quindi le condizioni per un ambiente decisamente insalubre che favorisce la formazione di muffe sulle pareti. Quali soluzioni esistono per eliminare l’umidità? Cercale nel Focus sull’Umidità

 
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