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Mobili come prima casa, proposta Iva agevolata al 4 per cento
FINANZIAMENTI
Mobili come prima casa, proposta Iva agevolata al 4 per cento
Federlegno Arredo: cucine, armadi a muro e bagni integrate nel processo di ristrutturazione
06/04/2012 - Agevolare l’acquisto di alcune categorie di mobili con un’aliquota Iva al 4 per cento. Come accade per la prima casa. É la proposta di alcuni produttori di mobili, di cui si è fatto portavoce il presidente di Federlegno Arredo Roberto Snaidero durante la presentazione della cinquantunesima edizione del Salone del Mobile di Milano.
A detta del presidente Snaidero, ad alcuni mobili come cucine, armadi a muro e bagni, indispensabili per la funzionalità di una abitazione e parte integrante del processo di ristrutturazione, potrebbe essere applicata l’aliquota agevolata al 4 per cento.
L’agevolazione consentirebbe l’acquisto a un prezzo inferiore, generando un impatto positivo per le imprese del settore.
Al momento, i dati del settore arredamento mostrano una sensibile contrazione del fatturato. A fronte di vendite complessive che sono scese a 20,3 miliardi di euro nel 2011, con un decremento del 4,8%, i consumi interni sono arretrati del 9,7% attestandosi appena sopra i 13 miliardi di euro.
La flessione non sarebbe però provocata da una perdita di competitività del sistema italiano dell’arredamento. Lo confermerebbe il dato delle esportazioni, cresciuto del 4,3 per cento anche nel 2011.
L’aliquota agevolata potrebbe quindi contribuire alla ripresa nel mercato interno. Dopo la presentazione della proposta al Governo, i produttori restano ora in attesa di riscontri.
Un'altra azione per il sostegno al settore dell'arredamento è stata intrapresa nel 2009, con l'introduzione di una detrazione del 20 per cento sull'acquisto di mobili da parte di chi effettuava interventi di ristrutturazione edilizia agevolati con il bonus del 36 per cento (Leggi Tutto).
A detta del presidente Snaidero, ad alcuni mobili come cucine, armadi a muro e bagni, indispensabili per la funzionalità di una abitazione e parte integrante del processo di ristrutturazione, potrebbe essere applicata l’aliquota agevolata al 4 per cento.
L’agevolazione consentirebbe l’acquisto a un prezzo inferiore, generando un impatto positivo per le imprese del settore.
Al momento, i dati del settore arredamento mostrano una sensibile contrazione del fatturato. A fronte di vendite complessive che sono scese a 20,3 miliardi di euro nel 2011, con un decremento del 4,8%, i consumi interni sono arretrati del 9,7% attestandosi appena sopra i 13 miliardi di euro.
La flessione non sarebbe però provocata da una perdita di competitività del sistema italiano dell’arredamento. Lo confermerebbe il dato delle esportazioni, cresciuto del 4,3 per cento anche nel 2011.
L’aliquota agevolata potrebbe quindi contribuire alla ripresa nel mercato interno. Dopo la presentazione della proposta al Governo, i produttori restano ora in attesa di riscontri.
Un'altra azione per il sostegno al settore dell'arredamento è stata intrapresa nel 2009, con l'introduzione di una detrazione del 20 per cento sull'acquisto di mobili da parte di chi effettuava interventi di ristrutturazione edilizia agevolati con il bonus del 36 per cento (Leggi Tutto).