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Studi professionali di nuovo ammessi alla Cassa integrazione

Studi professionali di nuovo ammessi alla Cassa integrazione

Il Ministero del Lavoro invita Regioni e Inps a seguire le indicazioni del Consiglio di Stato che ha giudicato discriminatoria l’esclusione

Vedi Aggiornamento del 31/03/2017
Studi professionali di nuovo ammessi alla Cassa integrazione
di Paola Mammarella
07/04/2015 - Anche gli studi professionali avranno diritto alla Cassa integrazione in deroga (Cig). Il Ministero del Lavoro ha chiuso il cerchio della questione invitando le Regioni e l’Inps ad attuare la recente decisione del Consiglio di Stato sulla riammissione agli ammortizzatori sociali.
 
Ricordiamo che alla fine dell’anno scorso, il ministero del Lavoro aveva chiarito che la Cig in deroga era riservata alle imprese di cui all’articolo 2082 del Codice Civile, cioè alle attività economiche organizzate per la produzione o lo scambio di beni e servizi.
 
L’interpretazione del Ministero del Lavoro si era posta in controtendenza rispetto a quanto affermato dall’Inps, che aveva previsto la possibilità di estendere anche al mondo delle professioni i benefici del fondo di solidarietà residuale.
 
La decisione del Ministero aveva destabilizzato il mondo delle professioni ed era stata considerata discriminatoria, tanto che Confprofessioni aveva presentato ricorso al Consiglio di Stato.
 
Nei giorni scorsi il CdS ha dato ragione ai professionisti stabilendo che “l’esclusione degli studi professionali dalla Cassa integrazione in deroga è una “discriminazione operata nei confronti della categoria dei liberi professionisti e del personale che lavora presso di loro, tenuto conto dei vincoli comunitari in materia di definizione di impresa”.
 
Ricordiamo infatti che a livello comunitario i professionisti sono stati equiparati alle imprese, tanto da poter accedere ai finanziamenti Horizon 2020 e Cosme, prima riservati alle Pmi.

Con quest’ultimo passaggio il Ministero del lavoro ha quindi invitato gli enti ad adeguarsi alle indicazioni del Consiglio di Stato.

Positivo il commento di Calogero Lo Castro, presidente di Confedertecnica, che al di là della possibilità di fruire degli ammortizzatori sociali si è detto preoccupato per il perdurare dello stato di grave crisi del settore dei professionisti tecnici per cui saranno avviate diverse attività di confronto.


 
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