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Linee Guida per la classificazione sismica, via libera dal CSLP

Linee Guida per la classificazione sismica, via libera dal CSLP

Le classi di rischio passano da sei ad otto. Atteso l’ok finale del Ministero Infrastrutture entro il 28 febbraio

Vedi Aggiornamento del 18/09/2020
Linee Guida per la classificazione sismica, via libera dal CSLP
di Alessandra Marra
21/02/2017 - Le ‘Linee guida per la classificazione sismica degli edifici’ hanno ottenuto il via libera del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLP) nel corso dell’assemblea plenaria di ieri.

Il documento, quindi, potrebbe ottenere l’approvazione definitiva da parte del Ministero delle Infrastrutture (Mit) entro il 28 febbraio 2017.  
 

Linee guida per la classificazione sismica: cosa prevedono

Le Linee guida consentiranno di misurare il miglioramento antisismico generato da un intervento di messa in sicurezza in base alle condizioni di partenza degli edifici. In più forniscono le indicazioni a cui i professionisti dovranno attenersi per classificare l’immobile (classi di rischio) e certificare il miglioramento ottenuto.
 
Lo strumento, così come approvato dall'assemblea di ieri, è più snello rispetto alla versione precedente, passando da 74 a 12 pagine. Viene dato un maggior peso all'impostazione data dalla Protezione Civile, attraverso una semplificazione della procedura di verifica che risulti meno costosa e più veloce.

Le classi di rischio passano da sei ad otto: si va dalla classe A+, A fino alla G mentre sono previsti due metodi per effettuare le diagnosi: uno standard e uno speditivo. 

Il metodo per le analisi speditive si potrà utilizzare solo per edifici in muratura e permetterà uno scatto di una sola classe sismica, mentre il metodo standard sarà l’unico a permettere il salto di due classi. 
 

Linee guida e Sismabonus

Le Linee guida sono fondamentali anche per il decollo del Sismabonus (il sistema di incentivi riconosciuto dalla Legge di Bilancio 2017 a chi avvierà interventi per il miglioramento sismico).

Il grado dell’incentivo dipenderà, infatti, dai risultati ottenuti dall'intervento antisismico rispetto alle condizioni di partenza dell'edificio (se i lavori porteranno a due salti di classe si potrà ottenere il bonus fino all’85%).
 
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