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Bonus ristrutturazioni e riqualificazione energetica, accordo in vista sul Dl sviluppo

Bonus ristrutturazioni e riqualificazione energetica, accordo in vista sul Dl sviluppo

Il Ministro Passera ‘ci mette la faccia’, nessun disaccordo, ma confronto sulle risorse per portare a termine l’agenda per la crescita

Vedi Aggiornamento del 06/07/2012
di Paola Mammarella
12/06/2012 - Il decreto infrastrutture sviluppo potrebbe vedere presto la luce. Durante il convegno dei giovani di Confindustria di sabato, il Ministro Corrado Passera con un “ci metto la faccia” ha assicurato che il Governo porterà a termine l’agenda per la crescita.
 
Replicando alle notizie circolate nei giorni scorsi, dopo lo slittamento della discussione del decreto, che non è stato portato in Consiglio dei Ministri, Passera ha aggiunto che non ci sarebbe disaccordo sul finanziamento delle misure, ma confronto per trovare le risorse necessarie.
 
Al momento, tra le ipotesi per finanziare le iniziative a sostegno dello sviluppo spicca l’equiparazione del trattamento fiscale tra le polizze assicurative emesse da compagnie italiane e quelle delle compagnie estere operanti in Italia, ma si potrebbe anche attingere al fondo per gli interventi urgenti e indifferibili.
 
La bozza del decreto, che nell’ultima versione ha ridotto gli incentivi per l’edilizia e l’efficienza energetica inizialmente stabiliti, potrebbe quindi essere discussa e approvata questa settimana.
 
Edilizia e rinnovabili, come potrebbero cambiare gli incentivi
La mediazione tra obiettivi di rilancio e risorse disponibili emerge dalle variazioni introdotte agli incentivi per i lavori di ristrutturazione e gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
 
Per quanto riguarda le ristrutturazioni, il testo più recente conferma l’innalzamento dal 36% al 50% della percentuale di detrazione e il raddoppio del tetto di spesa per ogni unità immobiliare da 48 mila a 96 mila euro, ma accorcia i tempi per beneficiarne al 30 giugno 2013. Si tratta di un incentivo che è andato via via erodendosi. Dalla prima versione, che prevedeva un incremento strutturale delle percentuali di detrazioni, si è passati al limite fino al 31 dicembre 2014, per poi scendere nuovamente a giugno 2013.
 
Situazione analoga per le riqualificazioni energetiche, perché il bonus del 55%, in scadenza al 31 dicembre 2012, potrebbe essere prorogato al 30 giugno 2013, ma con una percentuale di detrazione ridotta al 50%.
 
Fiato sospeso anche per l’Imu a carico delle imprese di costruzioni nel cui magazzino, causa crisi, pesano gli immobili invenduti, che potrebbero essere esentati per tre anni dal pagamento dell’imposta.
 
Il mondo delle costruzioni chiede approvazione rapida
D’accordo con la politica di rigore impostata dal Governo Monti, il presidente di Federcostruzioni Paolo Buzzetti ha esortato l’Esecutivo a intraprendere anche qualche scelta coraggiosa.
Secondo Buzzetti bisognerebbe accantonare le logiche contabili perché le misure contenute nel decreto sviluppo costituiscono “la miccia necessaria per far ripartire un settore traino per l’economia e l’occupazione e sono espressione di un modo virtuoso di concepire la fiscalità, intesa come leva per lo sviluppo al servizio della riqualificazionedelle città”.
 
Dello stesso avviso Ance, Associazione nazionale costruttori edili, e Cnappc, Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, che auspicano un’approvazione rapida del decreto per consentire la ripresa e la rigenerazione urbana.

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