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Tra 10 anni gli italiani compreranno ancora casa?

Tra 10 anni gli italiani compreranno ancora casa?

Edilportale Tour 2019 a Pescara spiega l'evoluzione dell'edilizia che si adegua alla nuova domanda

Vedi Aggiornamento del 23/05/2019
Tra 10 anni gli italiani compreranno ancora casa?
28/03/2019 - "Ci saranno ancora proprietari di case tra 10 anni? Ci sarà domanda di lavori?". Così Marco Marcatili, economista presso Nomisma, ha aperto i lavori della tappa Pescara di Edilportale Tour 2019.
 
Gli studi della società di ricerche statistiche rilevano che le compravendite hanno ricominciato a crescere quando i prezzi sono scesi. 
 
In Italia ci sono 2,7 milioni di famiglie che hanno voglia di comprare, ma le compravendite sono solo 500mila. Perché? Per via della difficoltà di contrarre i mutui, accentuata dalla riduzione delle famiglie di origine che garantiscono. 

Tuttavia, aumenta la spesa per l'acquisto di case per investimento e la propensione all' affitto. La scelta però è guidata poco dalla qualità della casa e molto dal contesto: città, servizi, qualità del quartiere. 
 
Come cogliere queste opportunità? Ponendo attenzione a come cambia la domanda: nei prossimi anni serviranno alloggi per anziani, turisti, millennials, co-workers. L'edilizia deve quindi adottare un nuovo vocabolario: edilizia a valore contestuale, edilizia “as a service”, edilizia alternativa, edilizia rigenerativa.

La situazione è stata fotografata anche dai risultati dei tre sondaggi, svolti negli scorsi mesi, sulla domanda nel mercato delle costruzioni, sulla professione e sulle tecnologie. Ne è emerso un quadro dinamico in cui, se da un lato la crisi economica ha avuto impatti negativi sulla committenza pubblica e privata e sui redditi dei progettisti, dall’altro i professionisti sono attivamente alla ricerca di nuove soluzioni per riaffermarsi sul mercato, attraverso l’acquisizione di nuove competenze e l’utilizzo di tecnologie innovative.
 
Juri Franzosi, responsabile FIDEC, ha messo in evidenza l'importanza di creare in edilizia un vero lavoro di squadra. Oggi infatti l'edilizia è il settore in cui vivono più contrapposizioni: ingegneri contro architetti, geometri contro costruttori, PA contro imprese. 
 
Per far ripartire l'edilizia, invece, bisogna "giocare insieme" e creare nuove connessioni. Le connessioni, la difficoltà di rendere ben definito il processo produttivo edilizio ma anche i casi concreti di ‘chi è già ripartito’ sono proprio l'argomento alla base del prossimo Fidec.

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Quanto costa non investire? Lo ha chiesto alla platea Giuseppe Mosconi, Responsabile Didattico del percorso formativo Costruire in Qualità. Lui stesso qualche anno fa si è posto questa domanda e ha iniziato ad investire nel posizionamento della sua impresa edile. Il suo consiglio è dunque quello di farsi conoscere e differenziarsi. Mosconi ha poi promosso la cordata www.costruireinqualita.it che si propone di rendere lineari i rapporti tra tutti gli attori del cantiere. 
 
L'ingegnere esperto in sicurezza, Giuseppe Amaro, ha messo in evidenza che il lavoro di un progettista non si conclude con la progettazione dell'opera o la sua costruzione, ma continua anche per la fase di gestione. Ciò accade anche con il Bim: il modello parametrico non serve solo nella fase progettuale, ma anche in quella gestionale. Per fare degli esempi ha presentato alcuni piani di gestione che ha realizzato in Bim per lo stadio della Roma e la biblioteca degli alberi. Nei progetti realizzati la tecnologia Bim, insieme alla competenza tecniche ingegneristiche, ha permesso di realizzare piani sicuri ed efficienti.
 
Infine, Francesco Fiorindi (Knauf) ha illustrato il sistema Aquapanel e le diverse referenze che dimostrano il guadagno in termini di superficie (stessa trasmittanza con minore spessore), di tempi di posa, di prestazioni e le minori emissioni di CO2.
 
In conclusione, Elena Stoppioni (Save the Planet) ha indicato l’interconnessione esistente tra i progettisti e la sostenibilità, indicando l’importanza di una certificazione ‘green’ non solo dell’opera edilizia finita ma anche del cantiere in tutte le sue fasi.

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Edilportale Tour 2019, le partnership
La decima edizione di Edilportale Tour si arricchisce della prestigiosa collaborazione dell’ANCE, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili. Edilportale Tour 2019 è stato infatti scelto come piattaforma di avvicinamento alla seconda edizione di FIDEC, il Forum Italiano delle Costruzioni, che ha debuttato con successo nel novembre 2018.
 
Edilportale Tour è un’iniziativa di Edilportale in collaborazione con Knauf, Save the Planet e BigMat Italia.
 
Con la partecipazione di: Biemme, Roofingreen, Tecnoart, BG Legno, Aluk Group, Diass, Geal by BeL Chimica, Röfix, Stahlbau Pichler, Elmec Solar, Finder, Niederstätter, Ance Aies Salerno, Brianza Plastica, Geze Italia.
 
Nelle 20 tappe di Edilportale Tour 2019 puoi incontrare le aziende con la formula Archidating per esporre le tue problematiche di progetto e ricevere una consulenza tecnica gratuita. Prenota un appuntamento

La partecipazione a Edilportale Tour 2019 dà diritto a crediti formativi professionali (CFP) per ingegneri, architetti, geologi, geometri e periti industriali.

Partner: Agorà
Sito ufficiale: http://tour.edilportale.com/
 
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