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Fotovoltaico, dal Governo stop ai moduli a terra nelle zone agricole

Fotovoltaico, dal Governo stop ai moduli a terra nelle zone agricole

Via libera invece agli impianti agrivoltaici e a quelli in cave, miniere e aree industriali. Italia Solare: ‘paradossale e miope l’approccio del Governo’

Fotovoltaico, stop ai moduli a terra nelle zone agricole - Foto: Ministro Agricoltura Francesco Lollobrigida, governo.it
Fotovoltaico, stop ai moduli a terra nelle zone agricole - Foto: Ministro Agricoltura Francesco Lollobrigida, governo.it
di Rossella Calabrese
07/05/2024 - Sarà vietato installare nuovi impianti fotovoltaici a terra e aumentare l’estensione di quelli esistenti, nelle zone agricole; sono fatti salvi gli impianti finanziati dal PNRR, quelli agrivoltaici e quelli da realizzare in cave, miniere, aree in concessione a Ferrovie dello Stato e ai concessionari aeroportuali, aree di rispetto della fascia autostradale, aree interne ad impianti industriali.
 
È quanto prevede il Decreto Legge ‘Disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale’ o DL Agricoltura, approvato ieri sera dal Consiglio dei Ministri.
 
“Abbiamo voluto regolamentare l’utilizzo dei pannelli fotovoltaici, perché crediamo che la terra serva a produrre e la produzione energetica deve essere compatibile con quella agricola” - ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri.
 

Italia Solare: paradossale e miope lapproccio del Governo

“Il Governo ha deciso, di fatto, di porre una inutile restrizione sulle installazioni fotovoltaiche in terreni agricoli, disattendendo gli impegni già ratificati. Con questo provvedimento si impedisce l’agrivoltaico a terra se non con strutture elevate e molto costose che necessitano di incentivi per i quali il fotovoltaico poteva fare a meno con provvedimenti più lungimiranti, senza contare l’impatto paesaggistico di questa tipologia di impianti che creerà problemi in fase autorizzativa”.
 
Così Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare, associazione dedicata al fotovoltaico e alle integrazioni tecnologiche per la gestione intelligente dell’energia.
 
“Con amarezza si evidenzia il paradosso del DL Agricoltura che da una parte affronta la siccità e il granchio blu, strettamente connessi ai cambiamenti climatici e dall’altra blocca lo sviluppo del fotovoltaico che è tra le tecnologie in prima linea per contrastare i cambiamenti climatici” - conclude Italia Solare.
 


Fotovoltaico, aree idonee e agrivoltaico

Il DL Agricoltura si inserisce in un quadro normativo complesso e tutt’altro che concluso:
 
- i criteri per la definizione delle aree idonee all’installazione del fotovoltaico sono da lungo tempo oggetto di dibattito e di negoziazione tra le diverse parti in causa; infatti il DM che deve definirli, che è ancora allo studio, propone di consentire l’installazione di impianti fotovoltaici, anche con moduli a terra, nelle aree agricole intorno a siti produttivi; nelle aree agricole realmente coltivate, il decreto ammette impianti a terra per non oltre il 10% della superficie e impianti agrivoltaici;
 
- gli impianti agrivoltaici innovativi sono incentivati dal PNRR con 1,1 miliardi di euro, cui sia aggiungono 600 milioni di euro che proverranno dagli oneri di sistema, per un totale di 1,7 miliardi di euro, ma il Ministero dell’Ambiente tarda ad emanare le regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi.
 
Il nuovo DL Agricoltura sembra non aggiungere nulla di nuovo agli orientamenti già espressi dal Governo ma potrebbe accelerare la definizione del quadro normativo in questa materia.
 
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