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Isolanti in vetro cellulare: proprietà ed applicazioni
FOCUS
Isolanti in vetro cellulare: proprietà ed applicazioni
Resistente, incombustibile, inattaccabile, imputrescibile e totalmente impermeabile, il vetro cellulare è usato per l’isolamento in molti campi applicativi
08/06/2021 - L'interesse sull’argomento isolamento termico è sempre stato molto alto nell'ultimo periodo e sicuramente il “fattore” Superbonus 110% ha un ruolo sulla frequenza di questi risultati.
Per questo continuiamo la nostra esplorazione sui materiali isolanti; dopo la lana di roccia e l’EPS, parleremo del vetro cellulare.
Gli isolanti in vetro cellulare rientrano nella categoria dei materiali isolanti fibrosi minerali.
Le lastre isolanti in vetro cellulare sono un prodotto completamente riciclato; la materia prima di cui sono composte è il vetro.
In fase di produzione alla polvere di vetro viene aggiunto un 5‰ di polvere di carbonio (carbone) che bruciando conferisce alla lastra il colore nero che la caratterizza ma allo stesso tempo crea milioni di celle di vetro ermeticamente sigillate, non intercomunicanti tra di loro e che hanno la funzione espandente. Le bolle di anidride carbonica che si producono all’interno del vetro non riescono ad arrivare in superficie e scoppiare, quindi lo fanno espandere. Questo processo fa espandere la polvere di vetro inziale di circa 20 volte.
Dopo un tempo di raffreddamento il prodotto ottenuto viene tagliato in lastre.
Il vetro utilizzato in questo processo di formazione deve essere rigorosamente trasparente come il vetro float, quello usato per realizzare vetrate per facciate, finestre e partizioni interne, oppure il vetro impiegato come parabrezza delle automobili. Vetri colorati o contenenti ossidi non sono idonei perché i pigmenti e l’ossido interagendo con il carbonio provocherebbero la formazione di bolle più grosse o più piccole, alterando la qualità finale della lastra.
A motivo della sua struttura porosa costituita da vuoti completamente isolati l’uno dall’altro da pareti vetrose, il vetro cellulare viene anche chiamato vetroschiuma.
È proprio nella struttura che risiede la “forza” di questo materiale: eccezionale resistenza a compressione (può arrivare a resistere a carichi elevati pari a 260 tonnellate per mq), incombustibilità (una lastra in vetro cellulare è classificata Euroclasse A1), inattaccabile dalle muffe, dai vermi, dai roditori, dalle radici, dagli acidi forti e quindi imputrescibile.
Le microbolle di aria rendono la lastra isolante con un valore di conducibilità termica λ che varia tra 0,040-0,060 W/mK (*).
La struttura del vetro cellulare inoltre impedisce all'acqua di penetrare nelle cellule di vetro e rende impossibile la condensazione.
Per questo, il vetro cellulare è un materiale isolante altamente consigliato in tutte quelle situazioni in cui è fondamentale evitare possibili perdite, la formazione di condense e garantire un’impermeabilità assoluta. A tal proposito, il vetro cellulare ha un valore di diffusione al vapore (µ) infinito: non esiste pericolo di condensazione all’interno del materiale isolante; anche se immerso nell’acqua rimane asciutto ed il potere isolante è costante nel tempo.
Oltre a non essere attraversato dai liquidi, il vetro cellulare non è neanche attraversato dai gas, per questo è utilizzato per l’isolamento della platea di fondazione, con il triplice effetto di contrastare la dispersione termica, l’infiltrazione di umidità e i gas nocivi presenti nel terreno come il Radon.
Altri impieghi del vetro cellulare, validi sia per le nuove costruzioni che per la riqualificazione dell’esistente, sono:
- isolamento di piani interrati e muri contro terra;
- isolamento ed impermeabilizzazioni di tetti piani e terrazze;
- isolamento a cappotto esterno;
- realizzazione di dettagli costruttivi come la zoccolatura di un cappotto esterno.
Per quanto riguarda la posa, su fondo orizzontale i pannelli possono essere posati a secco se la superficie è completamente piana, prevedendo il solo incollaggio con apposito collante dei giunti verticali, oppure, in assenza di planarità e su superfici verticali ed inclinate le lastre vengono incollate con idoneo collante.
È importante sapere che se il vetro cellulare durante la posa in opera viene trattato con collanti, come bitumi e resine sintetiche, non idonei, perderà la sua caratteristica di riciclabilità al 100%.
Inoltre, è un materiale molto efficace, ma a differenza di altri materiali isolanti è caratterizzato da una maggiore fragilità. È molto importante che le operazioni di posa avvengano con una certa perizia per non danneggiarlo.
(*) De Angelis E. (edizione italiana a cura di), Materiali isolanti, UTET Scienze Tecniche, Milano, 2009
Per questo continuiamo la nostra esplorazione sui materiali isolanti; dopo la lana di roccia e l’EPS, parleremo del vetro cellulare.
Gli isolanti in vetro cellulare rientrano nella categoria dei materiali isolanti fibrosi minerali.
Le lastre isolanti in vetro cellulare sono un prodotto completamente riciclato; la materia prima di cui sono composte è il vetro.
In fase di produzione alla polvere di vetro viene aggiunto un 5‰ di polvere di carbonio (carbone) che bruciando conferisce alla lastra il colore nero che la caratterizza ma allo stesso tempo crea milioni di celle di vetro ermeticamente sigillate, non intercomunicanti tra di loro e che hanno la funzione espandente. Le bolle di anidride carbonica che si producono all’interno del vetro non riescono ad arrivare in superficie e scoppiare, quindi lo fanno espandere. Questo processo fa espandere la polvere di vetro inziale di circa 20 volte.
Dopo un tempo di raffreddamento il prodotto ottenuto viene tagliato in lastre.
Il vetro utilizzato in questo processo di formazione deve essere rigorosamente trasparente come il vetro float, quello usato per realizzare vetrate per facciate, finestre e partizioni interne, oppure il vetro impiegato come parabrezza delle automobili. Vetri colorati o contenenti ossidi non sono idonei perché i pigmenti e l’ossido interagendo con il carbonio provocherebbero la formazione di bolle più grosse o più piccole, alterando la qualità finale della lastra.
A motivo della sua struttura porosa costituita da vuoti completamente isolati l’uno dall’altro da pareti vetrose, il vetro cellulare viene anche chiamato vetroschiuma.
È proprio nella struttura che risiede la “forza” di questo materiale: eccezionale resistenza a compressione (può arrivare a resistere a carichi elevati pari a 260 tonnellate per mq), incombustibilità (una lastra in vetro cellulare è classificata Euroclasse A1), inattaccabile dalle muffe, dai vermi, dai roditori, dalle radici, dagli acidi forti e quindi imputrescibile.
Le microbolle di aria rendono la lastra isolante con un valore di conducibilità termica λ che varia tra 0,040-0,060 W/mK (*).
La struttura del vetro cellulare inoltre impedisce all'acqua di penetrare nelle cellule di vetro e rende impossibile la condensazione.
Per questo, il vetro cellulare è un materiale isolante altamente consigliato in tutte quelle situazioni in cui è fondamentale evitare possibili perdite, la formazione di condense e garantire un’impermeabilità assoluta. A tal proposito, il vetro cellulare ha un valore di diffusione al vapore (µ) infinito: non esiste pericolo di condensazione all’interno del materiale isolante; anche se immerso nell’acqua rimane asciutto ed il potere isolante è costante nel tempo.
Oltre a non essere attraversato dai liquidi, il vetro cellulare non è neanche attraversato dai gas, per questo è utilizzato per l’isolamento della platea di fondazione, con il triplice effetto di contrastare la dispersione termica, l’infiltrazione di umidità e i gas nocivi presenti nel terreno come il Radon.
Altri impieghi del vetro cellulare, validi sia per le nuove costruzioni che per la riqualificazione dell’esistente, sono:
- isolamento di piani interrati e muri contro terra;
- isolamento ed impermeabilizzazioni di tetti piani e terrazze;
- isolamento a cappotto esterno;
- realizzazione di dettagli costruttivi come la zoccolatura di un cappotto esterno.
Per quanto riguarda la posa, su fondo orizzontale i pannelli possono essere posati a secco se la superficie è completamente piana, prevedendo il solo incollaggio con apposito collante dei giunti verticali, oppure, in assenza di planarità e su superfici verticali ed inclinate le lastre vengono incollate con idoneo collante.
È importante sapere che se il vetro cellulare durante la posa in opera viene trattato con collanti, come bitumi e resine sintetiche, non idonei, perderà la sua caratteristica di riciclabilità al 100%.
Inoltre, è un materiale molto efficace, ma a differenza di altri materiali isolanti è caratterizzato da una maggiore fragilità. È molto importante che le operazioni di posa avvengano con una certa perizia per non danneggiarlo.
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(*) De Angelis E. (edizione italiana a cura di), Materiali isolanti, UTET Scienze Tecniche, Milano, 2009