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A cosa serve il ringrosso detto anche incamiciatura?

A cosa serve il ringrosso detto anche incamiciatura?

Gli interventi di consolidamento degli edifici esistenti in calcestruzzo sono di tipo locale o globale. Per travi, pilastri e nodi strutturali si usano betoncini cementizi identificati dalle sigle R3 e R4

Vedi Aggiornamento del 22/12/2023
Manicotto GTS, speciale giunzione meccanica per ringrossi ©TECNARIA
Manicotto GTS, speciale giunzione meccanica per ringrossi ©TECNARIA
di Rosa di Gregorio
31/01/2022 - L’attuale progettazione degli edifici, normata dalle norme tecniche delle costruzioni del 2018 (aggiornamento delle NTC del 2008), si basa sul metodo performance based design, una strategia di progetto che ha per oggetto la stima della performance attesa di un edificio soggetto all'evento sismico. Per essa il parametro di riferimento da controllare è lo spostamento e non la resistenza, come avviene per gli edifici realizzati precedentemente alle NTC.
 
Per migliorare il comportamento che una struttura ha sotto l’effetto di una azione sismica si possono adottare varie tecniche di consolidamento.
 
Gli interventi di consolidamento degli edifici esistenti in calcestruzzo armato possono essere raggruppati in due grandi famiglie:
- interventi di rinforzo locale;
- interventi sul comportamento globale.
 
Gli interventi di rinforzo locale mirano ad aumentare la resistenza e la duttilità di alcuni elementi e modificano in maniera minima il comportamento della struttura. Rientrano in questa tipologia:
- rinforzi con FRP (Fiber Reinforced Polymers) ossia materiali compositi fibrorinforzati in matrice polimerica;
- sistema CAM® (Cuciture Attive dei Manufatti);
- ringrossi con profilo in acciaio;
- ringrossi con incamiciatura in calcestruzzo, conosciuti anche con il nome anglosassone jacketing.
 
Gli interventi sul comportamento globale modificano la risposta della struttura, appartengono a questo tipo di interventi:
- l'utilizzo di isolatori sismici;
- l'inserimento di controventi in acciaio (anche dissipativi);
- l'inserimento di pareti strutturali.
 
Nel caso degli interventi di rinforzo locale si agisce su travi, pilastri e nodi strutturali. I rinforzi con FRP così come il sistema CAM® possono essere definiti delle tecniche innovative. Al contrario, i ringrossi sono tecniche di intervento classiche.
 
La scelta di una soluzione piuttosto che dell’altra dipenderà dalle finalità da raggiungere. Se l’obiettivo è migliorare la resistenza a trazione della sezione resistente, si useranno ad esempio i compositi FRP, che lavorano a basso spessore in adesione alla sezione resistente, sono leggeri e non modificano la massa. Se l’obiettivo è invece aumentare la rigidezza, si realizzeranno i ringrossi a base di malte da ripristino che vanno ad aumentare la sezione resistente.
 

Ringrosso con incamiciatura in calcestruzzo: configurazioni e materiali

Per i pilastri l’intervento è reso efficace dall’incremento dimensionale su tutti i lati. Esso consiste nel realizzare intorno all’elemento esistente (reso privo del copriferro) uno strato in c.a. inserendo armature longitudinali e trasversali. Questo tipo di intervento può essere utilizzato sulle travi per creare delle nervature di travi “a spessore” o per aumentare le dimensioni delle travi di fondazione. Nei pilastri bisogna prestare particolare attenzione alla posizione dei baricentri di rigidezze e masse.
 
Le malte usate per i ringrossi sono comunemente chiamate betoncini.
 
I requisiti e le prestazioni delle malte da ripristino utilizzate per i ringrossi sono definiti dalla UNI EN 1504-3:2006. La norma definisce quattro classi di malte da ripristino, suddividendole in malte per riparazioni non strutturali e strutturali. In particolare, le malte per uso non strutturale sono identificate dalle sigle R1 e R2, mentre le sigle R3 e R4 indicano malte per uso strutturale, ovvero i betoncini.
 
I betoncini posso essere di due tipologie:
- quelli a cui si possono aggiungere reti in acciaio o barre di armatura;
- quelli a elevatissime prestazioni e ad altissima duttilità che, essendo fibrati, non hanno bisogno di armature.
 
Un betoncino apporta maggiore resistenza a compressione, mentre l’apporto di resistenza a trazione è dato dalla parte costituita dall’armatura o dalle fibre.
 
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