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Irregolari lavori di manutenzione, Anac punta i fari su Capri

Irregolari lavori di manutenzione, Anac punta i fari su Capri

Violati i principi di concorrenza, non discriminazione, trasparenza, economicità e rotazione degli affidamenti

Vedi Aggiornamento del 16/05/2023
Foto: Lenets Nikolai © 123rf.com
Foto: Lenets Nikolai © 123rf.com
di Rossella Calabrese
31/03/2022 - Violazione dei principi di libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, economicità e rotazione degli affidamenti previsti dal codice appalti.
 
È questa la conclusione dell’attività di vigilanza effettuata dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) sugli affidamenti di lavori pubblici fatti dal comune di Capri, in Campania, nel periodo 2018-2020.
 
Tra le irregolarità segnalate dall’Anac, c’è la “evidente mancata programmazione della attività di manutenzione”: il Comune - rileva l’Anac - ha estremamente parcellizzato gli appalti di lavori di manutenzione affidando direttamente a singoli soggetti o tramite affidamenti di somme urgenze o tramite procedure negoziate, anche per importi inferiori a 40mila euro.
 
La percentuale di affidamenti diretti di lavori riscontrata dall’Anticorruzione è assai significativa: 48 nel 2018, 63 nel 2019, 47 nel 2020. Con adeguata programmazione, invece - rileva Anac - il Comune avrebbe potuto porre in essere procedure pubbliche (negoziate o aperte) anche pluriennali garantendo la funzionalità degli impianti comunali.
 

Invece, la mancata costante attività di manutenzione da parte del Comune ha comportato, anche in assenza di eventi imprevisti, crolli di muri di contenimento, cedimenti della pavimentazione stradale, dissesti, distacchi di costoni, rottura di tombini, infiltrazioni nelle scuole, con evidenti disagi per la popolazione.
 
Per Anac, inoltre, c’è stato anche un utilizzo “improprio e distorto” della procedura della somma urgenza: il comune di Capri, infatti, vi ha fatto ricorso per lavori riconducibili all’incuria e al degrado (infiltrazioni, distacchi di intonaco, risanamento di aule, dissesti dei muri) e non, come stabilisce la legge, a pericoli causati da eventi imprevedibili.
 
Sul tema, l’Autorità, in più occasioni, ha espressamente chiarito che risulta illegittimo far ricorso alle procedure di somma urgenza nel caso in cui l’urgenza sia causata da comportamento “colpevole” dell’amministrazione, che, pur potendo prevedere l’evento, non ne abbia tenuto conto e non ne abbia valutato i tempi tecnici necessari a intervenire.
 
Durante l’indagine infine è emerso anche il mancato rispetto del criterio di rotazione degli inviti per l’affidamento dei contratti: tale criterio, ricorda Anac, serve a garantire l’effettiva possibilità di partecipazione alle micro, piccole e medie imprese, ed evitare lo stabilizzarsi di rendite di posizione in capo ad alcuni operatori, cui possono derivare vantaggi dalle informazioni acquisite durante il pregresso affidamento.
 
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