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Dissesto idrogeologico, 25 milioni di euro per la manutenzione dei fiumi

Dissesto idrogeologico, 25 milioni di euro per la manutenzione dei fiumi

Costa chiede alle Regioni di presentare i progetti e al Senato di approvare rapidamente la legge CantiereAmbiente

Vedi Aggiornamento del 06/08/2021
Foto: minambiente.it
Foto: minambiente.it
di Rossella Calabrese
20/11/2019 - Via libera alla manutenzione in cinque distretti idrografici, per un totale di 25 milioni di euro.
 
Nella seduta della Conferenza Istituzionale Permanente (CIP) delle Autorità di bacino di lunedì pomeriggio al Ministero dell’ambiente, sono stati approvati i programmi stralcio per la manutenzione dei territori di: Appennino settentrionale, Alpi orientali, fiume Po, Appennino centrale, Appennino meridionale.
 
“Poiché l’emergenza maltempo di questi giorni riguarda tutta l’Italia - si legge nella nota del Ministero -, è importante intervenire prioritariamente su questo fronte”. Nel corso della riunione, presieduta da Ministro Sergio Costa, con i rappresentanti del Governo, delle Regioni ed i segretari generali dei distretti, è stata confermata l’importanza della manutenzione come misura atta a garantire una costante ed efficace azione di prevenzione dai dissesti.
 
Sono stati quindi adottati i programmi stralcio di manutenzione per i territori delle cinque Autorità destinando ad essi un totale di 25 milioni di euro e, in alcuni casi, è stata prevista anche una fase programmatica al fine di poter finanziare ulteriori interventi con le risorse che a tal fine si dovessero rendere disponibili.
 
Tra le situazioni di maggior rischio, c’è quella del fiume Tagliamento, per il quale la CIP ha istituzionalizzato il tavolo tecnico di confronto tra gli attori principali per la messa in sicurezza del fiume. Per il fiume Sarno, invece, è stato illustrato il Master Plan che si propone di definire ed attuare una serie di misure che diano una risposta alle molteplici criticità presenti su quel territorio.
 
Oltre agli interventi di manutenzione e alle varianti ai Piani, presentati da ciascuna Autorità di Bacino, la Conferenza istituzionale permanente ha approvato anche alcuni regolamenti, relativi ad amministrazione e contabilità, organizzazione e funzionamento degli uffici e assunzioni di personale altamente specializzato, requisito indispensabile per affrontare efficacemente il dissesto idrogeologico.
 

Dissesto idrogeologico, Costa: ‘i tempi sono la priorità assoluta’

“I programmi e i soldi ci sono - ha affermato il ministro Costa -. Considero una priorità assoluta i tempi, che devono essere ristrettissimi. Questi fondi sono per la prevenzione del dissesto e devono essere considerati un investimento. Con la massima collaborazione tra i soggetti coinvolti, credo che si possa raggiungere presto il traguardo di accelerare le tempistiche, un tassello importante del nostro grande disegno contro il dissesto idrogeologico del Paese che, che stiamo contrastando anche con la norma ‘Cantiere ambiente’, che deve essere approvata rapidamente, e con il Piano Stralcio, con il quale abbiamo già stanziato 315 milioni di euro nel 2019 per oltre 260 interventi in tutte le regioni”.
 
Ancora una volta nell’arco di pochi giorni, il ministro sollecita gli enti locali a presentare i progetti esecutivi necessari per aprire i cantieri e si rivolge al Parlamento affinchè acceleri l’esame del ddl CantierAmbiente. Appello necessario, dal momento che il testo è fermo in Commissione Ambiente del Senato dal 2 ottobre, data del primo, e finora unico, esame.
 
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