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Trento, decise procedure più snelle per l’edilizia sostenibile

Trento, decise procedure più snelle per l’edilizia sostenibile

Il Consiglio provinciale ha anche recepito la recente misura statale che consente di fruire del superbonus con CILA

Vedi Aggiornamento del 30/06/2021
Foto: ufficiostampa.provincia.tn.it
Foto: ufficiostampa.provincia.tn.it
di Rossella Calabrese
23/06/2021 - Sgravare i Comuni da alcuni adempimenti per snellire le procedure di avvio delle attività edilizie riguardanti la riqualificazione energetica delle abitazioni. È l’obiettivo di una proposta di legge approvata ieri dal Consiglio provinciale di Trento con procedura d’urgenza e con un’ampia condivisione tra maggioranza e opposizione.

Il testo, approvato attraverso un emendamento proposto dal vicepresidente della Provincia e assessore all’Urbanistica Mario Tonina, posticipa al 31 dicembre l’entrata in vigore dell’articolo 86 della legge urbanistica provinciale del 2008 che prevede misure per l’uso di tecniche di edilizia sostenibile e premi volumetrici per gli edifici con prestazioni energetiche superiori a quelli obbligatori previsti dal regolamento provinciale sulle certificazioni energetiche, secondo un criterio più restrittivo per le nuove costruzioni e confermativo per le riqualificazioni dell’esistente. 

La norma ha inoltre recepito la recentissima misura statale con la quale è stato previsto che gli interventi agevolati con il Superbonus 110%, ad eccezione di quelli realizzati mediante demolizione e ricostruzione, vengano considerati manutenzioni straordinarie, potendo dunque essere realizzati con una semplice Comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA). 
 

“Si tratta di una sollecitazione - ha spiegato Tonina - emersa dal Tavolo dell’Urbanistica, in particolare dal Consiglio delle autonomie, dagli Ordini professionali, dall’Associazione dei tecnici comunali e dalle categorie economiche del settore edile. La necessità di una proroga è data dal fatto che, in questa fase di post-pandemia e per effetto delle misure incentivanti disposte a livello statale, come i Superbonus 110%, si è determinato un sovraccarico dell'attività edilizia, sia sotto i profili progettuali, sia in fase autorizzatoria che di esecuzione e controllo”.
 
“Le categorie rappresentate in seno al Tavolo hanno dunque espresso con forza l’esigenza di posticipare l’entrata in vigore della nuova disciplina delle premialità edilizie, proponendone una contenuta dilazione temporale. Una richiesta - ha aggiunto Tonina - che abbiamo ritenuto doveroso raccogliere, venendo incontro alle oggettive difficoltà che il mondo dell’edilizia sta vivendo e considerato anche che nulla cambia in termini di adeguamento delle misure d’incentivazione che abbiamo individuato”.
 
“La proroga disposta da questo disegno di legge - ha spiegato Tonina - non incide, infatti, sugli obiettivi della legge urbanistica provinciale del 2008 in tema di premialità edilizie che rimangono confermati, ma appare congrua per contrastare le specifiche difficoltà di questo momento storico del settore dell’edilizia, sia sul versante privato che delle amministrazioni pubbliche”.
 
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