Questa, in estrema sintesi, l’opinione di Legambiente che ha scritto una lettera ai sindaci delle città italiane e al presidente dell’Anci Antonio Decaro indicando ai primi cittadini un pacchetto di misure sostenibili e concrete per ripensare la mobilità urbana post COVID-19.
Mobilità sostenibile post emergenza e piste ciclabili
Legambiente ha ideato una serie di proposte che puntano a rendere le città più sostenibili e funzionali nella fase post emergenza. Tra queste c’è quella di puntare sulla mobilità ciclabile, considerando che la bici è il mezzo che permette il migliore distanziamento.Secondo l’associazione ambientalista, si potrebbero realizzare percorsi ciclabili temporanei (con segnaletica orizzontale e verticale) lungo gli assi prioritari e le tratte più frequentate, riservando lo spazio per poi dotarli di protezioni e passaggi esclusivi mirando a trasformarli, nei mesi successivi, in vere ciclabili. Soluzioni del genere, infatti, sono state attuate con successo già in altre parti del mondo come Montpellier, Berlino, Bogotà, Vancouver, New York, Boston e Parigi.
Per Legambiente questi interventi sono a costo quasi zero in quanto le risorse per realizzare le ciclabili sono già state stanziate nella Legge di Bilancio 2020 che prevede 150 milioni di euro per il co-finanziamento di percorsi ciclabili urbani, attraverso progetti semplici e praticabili.
Per attuare quanto previsto, è necessario che il Ministero delle Infrastrutture emani il Decreto che fissa i criteri per l’erogazione dei fondi. Intanto, però, i Comuni si possono preparare, in modo da avere progetti seri da candidare in modo che nel 2021 possano partire i cantieri.
Città post emergenza: le altre proposte Legambiente
Oltre alla realizzazione di piste ciclabili, Legambiente ha proposto di rendere più sicuri i mezzi pubblici attraverso monitoraggi, controlli e tornelli per contingentare gli ingressi e garantire le distanze di sicurezza, e prevedendo più risorse per realizzare tutto ciò.Inoltre, sarà necessario rafforzare la sharing mobility, puntando su auto (meglio elettriche), bici, e-bike, scooter elettrici e monopattini, lo smart working, attraverso aiuti per le aziende che vanno in questa direzione e la rottamazione di auto inquinanti attraverso le risorse previste dal decreto clima.