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Superbonus 110%, pressing delle imprese per la proroga al 2023

Superbonus 110%, pressing delle imprese per la proroga al 2023

Ance prevede un giro d’affari di 42 miliardi di euro. Assistal: ‘indispensabile rendere la misura strutturale’

Vedi Aggiornamento del 11/03/2021
Foto: Iakov Filimonov © 123rf.com
Foto: Iakov Filimonov © 123rf.com
di Rossella Calabrese

01/12/2020 - Le associazioni imprenditoriali della filiera delle costruzioni plaudono alla proposta avanzata alla Camera di prorogare il superbonus 110% al 31 dicembre 2023.
 

ANCE: ‘il Parlamento approvi subito la proroga al 2023’

“Non c’è tempo da perdere. La proroga al 2023 è necessaria per dare reale avvio agli interventi di efficientamento energetico e messa in sicurezza sismica che sono praticamente fermi in attesa che il quadro normativo e il periodo di tempo a disposizione per beneficiarne sia adeguato alle reali necessità”, spiega il Presidente Ance Gabriele Buia.


“L’emendamento presentato sabato e firmato da oltre 60 parlamentari di maggioranza è un segnale chiaro che il Governo non può non accogliere”, sottolinea Buia che invita a rompere ogni incertezza e “a consentire a una delle poche misure di rilancio dell’economia di poter partire dando fiato a un settore come l’edilizia, determinante per la ripresa economica e per l’occupazione”.

D’altronde, dati alla mano, le riserve avanzate soprattutto dal Ministero dell’economia preoccupato per l’eccessivo peso finanziario di questa misura appaiono infondate. “Il nostro Centro studi ha fatto i conti: a fronte di un esborso dello Stato di circa 13 miliardi di euro il superbonus genera un giro di affari di 42 miliardi di euro sull’economia italiana che porta a più entrate per lo Stato di circa 7,5 miliardi di euro e a un risparmio netto per le famiglie di 600 euro ogni anno.”
 
“Siamo pronti a illustrare al Mef le nostre stime e a convincerli che dall’estensione del superbonus ne hanno tutti da guadagnare e non solo in termini economici, ma anche in chiave di sostenibilità e di riduzione dei fattori di rischio dovuti a scarsa manutenzione” continua Buia.
 
“Ci auguriamo che già nelle prossime ore l’emendamento con la proroga venga approvato così da dare avvio concretamente all’incentivo che interesserà migliaia di edifici e di condomini”. 
 


ASSISTAL: ‘indispensabile rendere strutturale il superbonus’

“Il superbonus 110% rappresenta uno strumento di rilancio e sviluppo per l’economia del nostro Paese, un catalizzatore per stimolare maggiori investimenti e creare più lavoro. Lo ha affermato Angelo Carlini Presidente ASSISTAL, l’Associazione Nazionale Costruttori di Impianti, Servizi di Efficienza Energetica ESCo e Facility Management, aderente a Confindustria.
 
“Le stime sull’impatto della misura sul mercato, presentate alla Camera dei Deputati dal Rapporto 2020 per il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio, ci parlano di 2,4 miliardi di euro per il 2021 e addirittura di oltre 8 miliardi complessivi qualora la misura venisse prolungata al 2022” ha aggiunto Carlini.
 
“Siamo profondamente convinti che il Superbonus 110% rappresenti una soluzione valida, efficace e sostenibile alla crisi che stiamo vivendo e accogliamo, quindi, con favore la proposta avanzata dalla stessa Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati sulla necessità di dare continuità alla misura prorogandola fino al 31 dicembre 2023”.
 
“Le imprese dei costruttori di impianti, dei servizi di efficienza energetica e del facility management nel loro complesso sono in Italia più di 140 mila per un totale di 400 mila lavoratori e rappresentano un settore vitale per l’economia del nostro Paese che, non dimentichiamolo, si è dato degli impegni importanti nel processo di transizione energetica”.
 
“Pertanto - ha concluso Angelo Carlini - proprio per poter raggiungere i livelli richiesti di sostenibilità energetica e ambientale è necessario che la misura sia strutturale o almeno abbia un orizzonte temporale più ampio di quello attuale e che sia facilmente accessibile. La misura del Superbonus 110%, associata alla modalità della cessione del credito e dello sconto in fattura, ci permette di far ripartire i cantieri rilanciando in modo concreto e significativo l’economia italiana, provata dall’emergenza Covid”.

 
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