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Edilizia e urbanistica, riforma organica in arrivo entro sei mesi

Edilizia e urbanistica, riforma organica in arrivo entro sei mesi

Il Mims nomina la Commissione che riscriverà il Testo Unico dell’edilizia e le norme per la pianificazione del territorio

Aggiornato al 17/11/2021 Vedi Aggiornamento del 31/07/2023
Foto: www.mit.gov.it
Foto: www.mit.gov.it
di Paola Mammarella
16/11/2021 - Una riforma organica dell'edilizia e dell'urbanistica. Sarà l'obiettivo dei 22 esperti, nominati dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) per scrivere il nuovo Testo Unico dell’edilizia e modificare le norme in materia di pianificazione del territorio. La Commissione, istituita con un decreto del Mims, dovrà concludere i lavori a stretto giro: entro sei mesi dovranno infatti essere presentate conclusioni e proposte.
 

Nuovo testo unico edilizia, la Commissione

La Commissione nominata dal Mims si compone di 22 membri:
- Pres. Raffaele Greco (Consiglio di Stato, esperto presso la Struttura tecnica di missione del Ministero), con funzioni di Presidente;
- Cons. Massimiliano Atelli (Corte dei Conti);
- Prof. Bruno Barel (Università di Padova);
- Prof. Stefano Boeri (Politecnico di Milano);
- Prof. Beniamino Caravita di Toritto (Università La Sapienza Roma);
- Arch. Oscar Girotto (Libero professionista);
- Prof. Francesco Karrer (Libero professionista, già Università degli Studi di Roma);
- Prof.ssa Francesca Moraci (Università Mediterranea Reggio Calabria);
- Prof.ssa Laura Ricci (Università La Sapienza Roma);
- Arch. Elvio Rostagno (Libero professionista);
- Pres. Diego Sabatino (Consiglio di Stato);
- Prof. Stefano Stanghellini (Università di Venezia);
- Prof. Paolo Urbani (Università Roma 3 e LUISS);
- Prof.ssa Elisa Valeriani (Università di Modena e Reggio Emilia);
- Prof. Ruggiero Dipace (Università degli Studi del Molise);
- Prof. Fabio Giglioni (Università “La Sapienza” di Roma);
- Arch. Vincenzo Russo (Reg. Campania - Conf. delle Regioni e delle Province autonome);
- Arch. Silvia Risso (Reg. Liguria - Conf. delle Regioni e delle Province autonome);
- Dott. Simone Busoni (UPI - Unione Province d’Italia);
- Dott. Fabio Poggioli (UPI - Unione Province d’Italia);
- Prof.ssa Carla Tedesco (ANCI - Associazione Nazionale dei Comuni Italiani);
- Dott.ssa Stefania Dota (ANCI - Associazione Nazionale dei Comuni Italiani).
 


Edilizia e urbanistica, i principi della riforma

La Commissione dovrà elaborare uno o più provvedimenti per la riforma organica delle norme sulla pianificazione del territorio e standard urbanistici e la modifica delle disposizioni contenute nel Testo unico dell’edilizia.
 
Le nuove norme dovranno coordinare i limiti costituzionali alla legislazione statale con l’autonomia garantita a Regioni ed Enti locali, ma anche individuare gli obiettivi della legislazione nazionale in base agli impegni assunti nell’ambito dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, del programma unionale Next Generation EU, del PNRR e degli obiettivi di contenimento del consumo di suolo e di promozione della rigenerazione urbana.
 
La Commissione, partendo dalla Legge Urbanistica del 1942, dovrà individuare i profili di attualità e a quelli di inadeguatezza e perseguire un obiettivo di uniformità e semplificazione delle regole in relazione all’evoluzione delle nozioni di edilizia, paesaggio, beni culturali e ambiente.
 
Entro sei mesi la Commissione dovrà proporre uno o più provvedimenti di riforma e rendere al Mims una relazione sulle attività svolte.
 

Edilizia e governo del territorio, a che punto siamo

Ricordiamo che a dicembre 2020, un’altra Commissione, istituita presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLP), ha messo a punto un disegno di legge, intitolato “Disciplina delle Costruzioni”, che avrebbe dovuto sostituire il Testo Unico dell’Edilizia. Il testo non ha mai iniziato l’iter in Parlamento.
 
Per il riordino delle norme sulle costruzioni è stato messo a punto anche un disegno di legge delega, che risulta fermo in Senato dall’estate 2021.
 
Sul fronte della rigenerazione urbana, dopo un confronto durato diversi mesi, sta ripartendo l’esame di un disegno di legge ad-hoc.
 
Le norme dovranno ora trovare un opportuno coordinamento per evitare sovrapposizioni.
 
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