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Asseverazioni e bonus edilizi, non passano le richieste di alleggerire le sanzioni per i professionisti

Asseverazioni e bonus edilizi, non passano le richieste di alleggerire le sanzioni per i professionisti

Confermati i massimali delle assicurazioni e i limiti alla cessione del credito. Le comunicazioni su cessioni e sconto in fattura slittano al 29 aprile

Aggiornato al 17/03/2022 Vedi Aggiornamento del 29/06/2022
Foto: Twitter @SenatoStampa
Foto: Twitter @SenatoStampa
di Paola Mammarella
16/03/2022 - Nulla di fatto per l’alleggerimento delle sanzioni a carico dei professionisti impegnati nelle asseverazioni connesse ai bonus edilizi. Nonostante le richieste, avanzate dalle forze politiche e dal mondo delle professioni, non sono stati approvati gli emendamenti al disegno di legge Sostegni ter.
 
Confermati anche i massimali delle assicurazioni, che i professionisti asseveratori devono stipulare, il limite di tre passaggi, con condizioni, per la cessione del credito e il meccanismo di revisione dei prezzi per contrastare i rincari delle materie prime.
 
L’unica novità, in tema di bonus edilizi, è che slitta al 29 aprile il termine per comunicare all’Agenzia delle Entrate la scelta della cessione del credito e dello sconto in fattura.
 
Il testo del disegno di legge, approvato dalla Commissione Bilancio del Senato, su cui il Governo chiederà la fiducia, sarà oggi e domani all’esame dell’Aula del Senato e poi passerà alla Camera per l’approvazione definitiva.
 

Sanzioni per i professionisti asseveratori

Sono state confermate, nonostante le richieste degli addetti ai lavori, le sanzioni più pesanti a carico dei tecnici che, nelle asseverazioni, espongano informazioni false o omettano informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto o, ancora, attestino falsamente la congruità delle spese. In questi casi, i professionisti saranno puniti con la reclusione da 2 a 5 anni e con la multa da 50mila a 100mila euro.
 
Durante la discussione in Commissione erano stati presentati emendamenti che miravano ad eliminare la reclusione e abbassare gli importi della multa, facendola oscillare da un minimo di 10mila euro a un massimo di 50mila euro.
 
Per ogni intervento comportante attestazioni o asseverazioni, il professionista stipulerà una polizza di assicurazione della responsabilità civile con massimale pari agli importi dell’intervento oggetto delle attestazioni o asseverazioni.
 
Anche in questo caso, gli emendamenti presentati, ma poi respinti, chiedevano che, per i lavori di importo fino a 5 milioni di euro, il massimale fosse pari almeno al 10% dell’importo dei lavori e, per i lavori di importo superiore a 5 milioni di euro, il massimale fosse pari almeno al 20% dell’importo.
 


Cessione crediti, comunicazioni prorogate al 29 aprile

Con un emendamento del Movimento 5 Stelle, i termini per comunicare all’Agenzia delle Entrate la scelta dello sconto in fattura e della cessione del credito sono stati prorogati al 29 aprile.
 
Il termine, normalmente fissato al 16 marzo di ogni anno, era stato già posticipato al 7 aprile per consentire l’aggiornamento del sistema informatico dell’Agenzia delle Entrate alle nuove regole.
 
L’ulteriore proroga, sostengono i promotori dell’emendamento, sarà utile a compensare i blocchi che si sono verificati a causa delle incertezze dovute ai repentini cambiamenti del panorama normativo.
 

Cessione dei crediti con tre passaggi

Confermati i nuovi limiti sulla cessione del credito per evitare le frodi.  Le due cessioni successive alla prima potranno essere effettuate soltanto a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario o imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia.

Non saranno consentite cessioni parziali e, per evitare il frazionamento, al credito sarà attribuito un codice identificativo univoco. 
 

Bonus edilizi e contratti collettivi

Nonostante le richieste avanzate dal mondo imprenditoriale, è stato confermato anche l'obbligo del contratto collettivo per ottenere i bonus edilizi. I lavori edili indicati nell’allegato X del D.lgs. 81/2008, di importo superiore a 70.000 euro, potranno ottenere i bonus edilizi solo se eseguiti da datori di lavoro che applicano i contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali più rappresentative.
Considerando solo le opere agevolate dai bonus edilizi, si tratta dei cantieri temporanei o mobili relativi a lavori di:
- costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento;
- trasformazione, rinnovamento o smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici;
- scavi, montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile.

L'obbligo di applicare i contratti collettivi entrarà in vigore il 27 maggio 2022.
 

Caro materiali e revisione dei prezzi

Nei bandi di gara saranno inserite clausole di revisione dei prezzi.
 
Per i lavori pubblici, le Stazioni Appaltanti potranno valutare le variazioni dei prezzi dei singoli materiali da costruzione superiori al 5% e, eventualmente, procedere alla compensazione.
 
Non è stata accolta la richiesta di estendere questo meccanismo anche ai servizi e alle forniture.

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