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Casseri per l’edilizia, guida alla scelta

Casseri per l’edilizia, guida alla scelta

I sistemi per la realizzazione di pareti, solai e pilastri in calcestruzzo: dalle casseforme riutilizzabili ai casseri ‘a perdere’ e termici

Vedi Aggiornamento del 03/10/2019
Casseri per l’edilizia, guida alla scelta
di Alessandra Marra
03/05/2018 - La realizzazione di opere in calcestruzzo armato presuppone l’utilizzo di sistemi a casseri che sorreggono il cls prima che acquisisca le sue caratteristiche meccaniche.

Infatti, prima che pareti, pilastri e solai in calcestruzzo siano in grado di sostenere i carichi di esercizio le casseforme svolgono il compito di ‘sostenere’ il materiale durante la presa e l’indurimento (la presa, che dura circa 24 ore, porta il materiale ad acquisire solo una consistenza solida, l’indurimento, che avviene in 28 giorni circa, porta il cls ad assume le sue caratteristiche meccaniche). 
 

Cassero per il sostegno delle opere in calcestruzzo 

I casseri per l’edilizia (o casseforme) sono attrezzature provvisionali e ausiliarie, concepite per contenere il calcestruzzo durante il getto e la maturazione al fine di conferire al calcestruzzo stesso la forma desiderata.
 
Le operazioni di getto devono essere eseguite in modo da evitare la caduta del materiale da altezze elevate perché si potrebbe verificare la separazione dell’aggregato grosso (segregazione). Le pareti del cassero non devono aprirsi sotto la spinta del calcestruzzo durante il getto e il cassero deve mantenere inalterata la sua posizione e forma.
 
Per eseguire un buon getto, il riempimento delle casseforme deve avvenire lentamente, evitando così la formazione di bolle o sacche d’aria nel materiale. Inoltre, è necessario che la superficie interna del cassero sia pulita e preferibilmente ricoperta di uno strato di disarmante che permetta il facile distacco dal calcestruzzo una volta indurito.

Durante le operazioni di getto, il calcestruzzo introdotto nelle casseforme contiene sempre una quantità di aria inglobata che deve essere eliminata per ottenere un conglomerato durevole e di qualità. Questo scopo si raggiunge attraverso la compattazione o costipazione normalmente eseguita con mezzi meccanici (generalmente attraverso un vibratore che produce una vibrazione del materiale facilitando la fuoriuscita delle bolle d’aria).
 
Quando i pannelli dei casseri non sono ben serrati l’uno contro l’altro possono verificarsi delle fuoriuscite di boiacca; perdendo l’elemento più fluido, in quelle zone si accumulano gli inerti che, una volta scasserato il getto, saranno molto visibili. Di conseguenza, in fase di montaggio dei casseri è necessario che ciascun elemento del cassero combaci esattamente con il 
successivo.
 

Casseforme: le caratteristiche

Le casseforme possono essere in legno, metalliche oppure realizzate con composti plastici.
 
Un cassero deve prima di tutto essere robusto e resistente per permettere l’indurimento del cls. Inoltre, i sistemi utilizzati devono avere un'elevata resistenza all'abrasione ed agli agenti atmosferici.
 
Generalmente le casseforme sono leggere e maneggevoli per un utilizzo rapido e semplice in cantiere. Nel caso dei sistemi riutilizzabili è necessario che si valuti anche la durabilità del prodotto.

Quando una cassaforma non viene rimossa ma rimane solidale con il getto di cls si parla di cassaforma a perdere in quanto viene usata per un solo getto, anziché essere utilizzata più volte. Nel caso in cui si scelga questo sistema, si potrà anche optare per prodotti che (facendo parte della futura costruzione) siano capaci di coniugare alla caratteristiche tipiche di un cassero anche prestazioni termoacustiche (casseforme termiche). 

Per strutture d'ingegneria più complesse si utilizzano casseforme slittanti e automontanti che 'si muovono' con la struttura. 

Casseforme slittanti e automontanti 

Tra i sistemi di casseforme che si muovono su delle guide c’è MECCANO RG di ULMA Construction, un sistema rampante che, grazie ad appositi binari guida che fanno parte della struttura portante, può essere movimentato in qualsiasi momento e in tutta sicurezza essendo ancorato e quindi guidato all’edificio in costruzione. Grazie a questa soluzione, il procedimento di movimentazione risulta notevolmente più sicuro, soprattutto ad altezze notevoli, grazie ad una resistenza al vento decisamente migliore rispetto ai classici sistemi rampanti.
 
Un altro esempio è VARIOKIT di PERI che consente di realizzare a costi contenuti casseforme traslabili per gallerie, studiate ad hoc in modo da soddisfare qualsiasi esigenza.
 
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PERI
ULMA Construction
 

Casseforme e sistemi di casseratura per cls

Tra le casseforme a telaio c’è ORMA di ULMA Construction, un sistema composto da pannelli che, uniti mediante morse, vanno a formare la cassaforma capace di sopportare le pressioni elevate esercitate dal calcestruzzo (certificazione GSV).
 
Un altro esempio è TRIO di PERI, un sistema di cassaforma universale per tutte le applicazioni che richiedono ridotti tempi di casseratura, utilizzabile con i comuni sistemi di ancoraggio DW.
 
Tra le casseforme circolari per pareti curve c’è RADIUS di Condor utilizzabile per qualunque raggio di curvatura a partire da 2,50m, senza alcuna modifica degli elementi.
 
Tra le casseforme per strutture impermeabili c’è Cassaforma T-Rock® C.A. NOWATER di T-Rock costituito da lastre-pannello speciali in calcestruzzo ad alta resistenza, da vincoli strutturali in acciaio zincato tra loro interconnessi ed interagenti e da un basamento metallico che consente di realizzare il getto di completamento delle pareti e della platea di fondazione in un’unica soluzione di continuità.
 
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Casseforme a perdere

Tra le casseforme a perdere c’è Muro - "Sistema STEP" di Ferramati srl, un sistema basato su degli elementi che, velocemente collegati tra loro, realizzano una casseratura in polistirene pronta a ricevere il getto di calcestruzzo e a portarlo a maturazione. Inoltre, garantisce un elevato isolamento termico dovuto alla presenza di polistirene sulla superficie interna ed esterna della parete.
 
Un altro esempio è LOHR di Max Frank Italy in polistirolo con fermagetto bordo soletta termoisolante.
 
Per la realizzazione di fondazioni, plinti, bicchieri per pilastri prefabbricati, platee ecc., c’è FLASHFOND TRADIZIONALE di FlashFond con pannelli di lamiera zincata di varie altezze e pareti con superficie a cellule chiuse che impedisce la fuoriuscita e la suddivisione dell'impasto in fase di getto e maturazione e protegge il getto di calcestruzzo dall'acidità del terreno.
 
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Bioisotherm FlashFond
DIDOR ITALIA Max Frank Italy
Ferracin Group PONTAROLO
Ferramati srl RE.PACK
 

Casseforme termiche

Tra i casseri termici a perdere c’è CLIMABLOCK di PONTAROLO un sistema costruttivo per realizzare pareti in cemento armato in grado di integrare, in un'unica soluzione, le capacità di resistenza meccanica del calcestruzzo con le capacità di isolamento termico del polistirene. Il sistema è basato su blocchi cassero che, collegati tra loro attraverso un incastro guidato, realizzano una casseratura in EPS atta a ricevere il getto ed a portarlo a maturazione.

Tra i sistemi di casseratura per parete portante c’è Modulo a getto singolo ECOSISM che permette di variare lo spessore di materiale isolante e getto di calcestruzzo in funzione della fascia climatica di edificazione e del dimensionamento strutturale.

Tra i casseri termici per solai c’è SOLAIO PLASTBAU® METAL di POLIESPANSO costituito da elementi in polistirene espanso con doppia funzione: cassero per il contenimento dei getti in cls in prima fase ed elevata coibentazione permanente in seconda fase. Le sue elevate prestazioni sono frutto della collaborazione strutturale fra polistirene espanso e profili metallici zincati opportunamente forati e sagomati.
 
Un altro esempio è Solaio BIG CUBE di Sicilferro, un cassero in polistirene per solai che presenta una struttura portante costituita da un doppio ordine di travi incrociate a perfetto incastro su quelle perimetrali che migliora la risposta del manufatto rispetto alle forze sismiche e garantisce ottime capacità portanti ed una ridottissima deformabilità.
 
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Bioisotherm POLIESPANSO
ECOSISM PONTAROLO
Ferramati srl Sicilferro
Max Frank Italy T-Rock
  


Pannelli cassero autoportanti per solai

Tra i casseri termoisolanti c’è TERMOSOLAIO di Bioisotherm, un cassero totalmente in EPS autoestinguente, pigmentato grigio termoformato con densità non inferiore a 18 Kg/mc, opportunamente sagomato ricevere la colata di calcestruzzo per realizzare un solaio a travetti in c.a. gettato in opera.

Un altro esempio è GEOSKY di Geoplast, un sistema di casseforme in plastica per la realizzazione di solai in opera che permette, grazie alla trave principale con cuneo scorrevole, montaggio e disarmo veloci con riduzione dei tempi di rotazione del getto in cantiere.
 
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Bioisotherm PERI
Condor Plasticform
Doka Italia POLIESPANSO
ECOSISM PONTAROLO
Ferracin Group                Poron
Ferramati srl PROJECT FOR BUILDING
Geoplast Sicilferro
ISOPAN ULMA Construction
Jendy Joss  
 

Sistemi di sostegno per casseforme

Tra i sistemi di puntellatura leggera c’è Staxo 40 di Doka Italia composto da telai in acciaio zincati a caldo adatto per getti orizzontali in opera con carichi elevati e altezze rilevanti.
 
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Doka Italia
PERI
ULMA Construction 


Matrici per pareti facciavista in calcestruzzo

In prefabbricazione e nei getti in opera per imprimere disegni e rilievi sulla faccia a vista del calcestruzzo si possono utilizzare delle matrici per pareti facciavista.
 
Un esempio è RECKLI® di COPLAN una matrice, da collocare all’interno delle casseforme di legno o in ferro, che imprime un disegno sulla superficie a faccia vista e aiuta ad eliminare le imperfezioni, ed abbellire la superficie faccia vista del cls.  
 
Tra le matrici di poliuretano resinato c’è MANO© BLOCKSTONE di PLASMACEM un pannello sagomato che permette di ottenere finiture estetiche nei getti di calcestruzzo.
 
MATRICI PER PARETI FACCIAVISTA IN CALCESTRUZZO >> VEDI TUTTE
 
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Cabox PLASMACEM
COPLAN POLIESPANSO
DIDOR ITALIA POLITOP
ELLE ESSE RE.PACK
Ferramati srl Sicilferro
Geoplast Sive
Isolconfort  
 

Disarmanti e attrezzature per pulizia casseri

Tra i disarmanti per casseforme in metallo o plastica c’è DISARMANTE DMA 2000 di MAPEI con trattamento antiadesivo.
 
Tra i disarmanti per il legno c’è DISTAK-L di Azichem, emulsionabile in acqua, a base di alchilati aromatici ed agenti specifici, per ottenere un'agevole allontanamento (distacco) delle casseforme in legno durante la scasseratura.
 
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Azichem NAICI ITALIA
COPLAN PLASMACEM
DRACO ITALIANA RE.PACK
Gattocel Italia Torggler Chimica
MAPEI Würth
Max Frank Italy  

 
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