Network
Pubblica i tuoi prodotti
Bando asili nido, dai Comuni 1.676 domande per 2 miliardi di euro

Bando asili nido, dai Comuni 1.676 domande per 2 miliardi di euro

I 400 milioni residui saranno dirottati sui poli dell’infanzia. In arrivo nuovo bando da 70 milioni di euro per il Sud

Vedi Aggiornamento del 06/05/2024
Bando asili nido, dai Comuni 1.676 domande per 2 miliardi di euro
di Rossella Calabrese
18/04/2022 - La proroga di un mese del bando per gli asili nido ha fatto aumentare del 76% le domande presentate dai Comuni.
 
Lo ha comunicato il Ministero dell’Istruzione dopo l’allungamento dal 28 febbraio al 31 marzo 2022 della scadenza dell’avviso pubblico del valore di 2,4 miliardi di euro per la realizzazione di asili nido e scuole dell’infanzia.
 
“In questo mese abbiamo avuto una risposta molto positiva grazie al lavoro fatto con gli altri Ministeri coinvolti, con l’Agenzia per la coesione, con le Prefetture, con l’Associazione dei Comuni - ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi -. Abbiamo organizzato seminari, incontri, aperto linee di supporto dedicate e previsto una campagna di comunicazione specifica. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’occasione senza precedenti: possiamo realizzare dei cambiamenti significativi del nostro sistema scolastico. Ma è un’azione collettiva per la quale c'è bisogno del contributo e della partecipazione di tutti”.
 
Alla chiusura del bando asili, risultano 1.676 le candidature presentate per la fascia da 0 a 2 anni, a fronte delle 953 arrivate il 28 febbraio, alla prima scadenza (+76% a livello nazionale). Le 4 regioni con più domande presentate in termini assoluti sono: Campania (196), Lombardia (157), Lazio (138), Calabria (137).
 
Le risorse richieste - spiega il Ministero - ammontano a circa 2 miliardi di euro sui 2,4 disponibili.
 
I 400 milioni residui andranno immediatamente ricollocati: con un decreto del Ministro dell’Istruzione, di concerto con quelli per le Pari opportunità e la Famiglia, il Sud e la Coesione territoriale e gli Affari regionali e le Autonomie saranno destinati all’ulteriore finanziamento delle candidature già pervenute nell’ambito del bando PNRR per l’incremento dei poli dell’infanzia per la fascia 0-6 anni.
 


In arrivo nuovo bando da 70 milioni di euro per il Sud

In seguito a questa prima operazione - annuncia il Ministero -, circa 70 milioni ancora residui saranno oggetto di un nuovo bando per gli asili nido destinato ai Comuni delle Regioni del Mezzogiorno, con priorità a Basilicata, Molise, Sicilia, che hanno presentato meno candidature rispetto al budget che poteva essere loro assegnato in base alle risorse disponibili nel PNRR.
 
Per esse ci sarà un ulteriore avviso con scadenza a fine maggio, e i comuni saranno accompagnati nella presentazione delle proposte con specifiche azioni di supporto.
 
“Con il decreto che abbiamo predisposto all’esito dei bandi, le risorse disponibili saranno destinate al potenziamento del sistema educativo, mantenendo la quota del 55,29% nel Mezzogiorno, dove più alto è il bisogno” - ha concluso il Ministro. Tale quota risulta dal fatto che saranno soddisfatte tutte le candidature presentate dai Comuni del Mezzogiorno, sia per gli asili nido (fascia 0-2 anni) sia per i poli dell’infanzia (fascia 0-6 anni).
 
Ricordiamo che quello dell’istruzione per la fascia 0-6 anni è uno dei settori in cui è più marcato lo squilibrio territoriale generato dai mancati investimenti dello Stato al Sud negli scorsi decenni. Per gli asili nido, in particolare, la Legge di Bilancio 2022 ha fissato i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) che dovranno essere raggiunti in ogni Comune entro il 2027: 33 posti ogni 100 bambini residenti

Tra i Comuni destinatari dei finanziamenti stanziati con la Legge di Bilancio 2022 ci sono - si legge in una nota del Ministero del Sud e della Coesione territoriale - Napoli, Giugliano, Reggio Calabria e Salerno, e non ci sono Padova, Reggio Emilia, Bergamo o Torino dove il servizio è già vicino o addirittura superiore allo standard fissato dal LEP. “È una prima e potente picconata al muro della diseguaglianza - commenta la Ministra Mara Carfagna -. Migliaia di famiglie meridionali potranno accedere a servizi che al Nord sono giudicati 'normali', ma al Sud rappresentano quasi un'utopia”.
 
Le più lette