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Protezione Civile, 11 milioni di euro per la riduzione dei rischi
AMBIENTE
Protezione Civile, 11 milioni di euro per la riduzione dei rischi
Presentato un Piano in 5 anni per le Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia
12/04/2017 - Migliorare le strategie per la riduzione dei rischi idrogeologico, sismico e vulcanico ai fini di protezione civile, rafforzando la cooperazione tra i diversi livelli di governo, le capacità e le competenze del territorio.
È il programma che la Protezione Civile realizzerà in cinque anni, nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con uno stanziamento di 11 milioni di euro.
Due le tipologie di attività previste: la definizione del “progetto standard”, ovvero la definizione degli obiettivi e delle procedure finalizzati alla riduzione di ogni rischio divisi per fasi, e la sua declinazione nell’ambito di specifici contesti territoriali definiti dalle Regioni.
Ogni fase sarà oggetto di monitoraggio e le Regioni saranno supportate e affiancate da una struttura istituita ad hoc composta da soggetti qualificati individuati con procedure di gara.
Il programma sulla riduzione del rischio - promosso dal Dipartimento della Protezione Civile nell’ambito del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 e cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il Fondo Sociale Europeo e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - è stato presentato la scorsa settimana a Roma, in un workshop realizzato dal Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con l’Agenzia per la Coesione Territoriale.
La Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi, ha sottolineato l’importanza di questo programma nell’individuazione di risposte concrete. La concretezza e la competenza - ha aggiunto - sono qualità che caratterizzano il sistema di protezione civile, che è cresciuto negli anni anche attraverso la gestione delle diverse emergenze che hanno segnato la storia del nostro fragile Paese, come l’evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo.
La Sottosegretaria ha sottolineato l’importanza dell’attuale momento storico per il servizio di protezione civile, che, con la legge delega approvata dal Parlamento il 16 marzo scorso, si è voluto rendere ancora più efficace.
Il Capo Dipartimento, Fabrizio Curcio, ha spiegato che il programma ha un respiro internazionale: tutto il mondo si sta interrogando sulle buone pratiche per la riduzione del rischio. In quest’ottica il Dipartimento - che coordina il programma - ha scelto di perseguire l’obiettivo della prevenzione dei rischi attraverso la maggiore sinergia tra le istituzioni: si parte con quattro Regioni che hanno aderito, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, e “se il programma porterà buoni risultati, come ci auguriamo, cercheremo di estenderlo anche ad altre regioni”, ha precisato Curcio.
È il programma che la Protezione Civile realizzerà in cinque anni, nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con uno stanziamento di 11 milioni di euro.
Due le tipologie di attività previste: la definizione del “progetto standard”, ovvero la definizione degli obiettivi e delle procedure finalizzati alla riduzione di ogni rischio divisi per fasi, e la sua declinazione nell’ambito di specifici contesti territoriali definiti dalle Regioni.
Ogni fase sarà oggetto di monitoraggio e le Regioni saranno supportate e affiancate da una struttura istituita ad hoc composta da soggetti qualificati individuati con procedure di gara.
Il programma sulla riduzione del rischio - promosso dal Dipartimento della Protezione Civile nell’ambito del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 e cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il Fondo Sociale Europeo e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - è stato presentato la scorsa settimana a Roma, in un workshop realizzato dal Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con l’Agenzia per la Coesione Territoriale.
La Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi, ha sottolineato l’importanza di questo programma nell’individuazione di risposte concrete. La concretezza e la competenza - ha aggiunto - sono qualità che caratterizzano il sistema di protezione civile, che è cresciuto negli anni anche attraverso la gestione delle diverse emergenze che hanno segnato la storia del nostro fragile Paese, come l’evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo.
La Sottosegretaria ha sottolineato l’importanza dell’attuale momento storico per il servizio di protezione civile, che, con la legge delega approvata dal Parlamento il 16 marzo scorso, si è voluto rendere ancora più efficace.
Il Capo Dipartimento, Fabrizio Curcio, ha spiegato che il programma ha un respiro internazionale: tutto il mondo si sta interrogando sulle buone pratiche per la riduzione del rischio. In quest’ottica il Dipartimento - che coordina il programma - ha scelto di perseguire l’obiettivo della prevenzione dei rischi attraverso la maggiore sinergia tra le istituzioni: si parte con quattro Regioni che hanno aderito, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, e “se il programma porterà buoni risultati, come ci auguriamo, cercheremo di estenderlo anche ad altre regioni”, ha precisato Curcio.